Alghero Migliore: «A casa presidente e direttivo del Parco»
L’attuale sistema di gestione della riserva naturalistica di Porto Conte va rivisto.
Su questo punto concordano Pdl e C’è un’Alghero migliore.
Su questo punto concordano Pdl e C’è un’Alghero migliore.
«In modo particolare, la conduzione dei suoi organi si è dimostrata eccessivamente dispendiosa, spesso a danno di attività più consone al ruolo del Parco», sostiene il gruppo di centro sinistra che propone inoltre l’apertura dell’assemblea anche ad altre istituzioni, così da favorire la creazione di una rete territoriale.
Non solo. I militanti di Un’Alghero Migliore condividono l’idea di un taglio netto alle poltrone, propongono la cancellazione degli stipendi previsti per presidente e direttivo (da sostituire con gettoni di presenza) e chiedono all’amministrazione Lubrano di promuovere a Cagliari la modifica alla legge statutaria affinché il presidente possa essere individuato al di fuori dal consiglio comunale, sulla base delle competenze.
«Prendiamo atto, con soddisfazione, che anche il Pdl dopo dieci anni di gestione del Parco abbia cambiato posizione», dicono.
E poi C’è un’Alghero Migliore ritiene sia arrivato il momento di mandare a casa l’attuale consiglio direttivo e il presidente Francesco Sasso. Quest’ultimo peraltro non è più consigliere comunale da circa nove mesi. L’incarico, secondo il movimento politico alleato, dovrebbe essere assunto pro tempore dal sindaco, per garantire il funzionamento dell’ente in questa fase di transizione.
Infine c’è un altro problema da affrontare: i rapporti con la riserva marina di Capo Caccia – Isola Piana. Finora infatti i due enti hanno lavorato su binari paralleli:
Non solo. I militanti di Un’Alghero Migliore condividono l’idea di un taglio netto alle poltrone, propongono la cancellazione degli stipendi previsti per presidente e direttivo (da sostituire con gettoni di presenza) e chiedono all’amministrazione Lubrano di promuovere a Cagliari la modifica alla legge statutaria affinché il presidente possa essere individuato al di fuori dal consiglio comunale, sulla base delle competenze.
«Prendiamo atto, con soddisfazione, che anche il Pdl dopo dieci anni di gestione del Parco abbia cambiato posizione», dicono.
E poi C’è un’Alghero Migliore ritiene sia arrivato il momento di mandare a casa l’attuale consiglio direttivo e il presidente Francesco Sasso. Quest’ultimo peraltro non è più consigliere comunale da circa nove mesi. L’incarico, secondo il movimento politico alleato, dovrebbe essere assunto pro tempore dal sindaco, per garantire il funzionamento dell’ente in questa fase di transizione.
Infine c’è un altro problema da affrontare: i rapporti con la riserva marina di Capo Caccia – Isola Piana. Finora infatti i due enti hanno lavorato su binari paralleli:
«L’altro Parco regionale (Molentargius), ha siglato in questi giorni un protocollo d'intesa con l'Area marina di Capo Carbonara per creare una grande e unica area protetta che oltretutto abbraccia più territori comunali. Pensiamo che questo modello di integrazione debba essere perseguito anche nel nostro territorio tra il Parco e l'Area marina protetta, per promuovere processi di reale tutela e di sviluppo sostenibile».
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