Le infrastrutture di trasporto sono un mezzo e non un fine
Stiamo vivendo un momento socio-economico che non tollera errori di pianificazione.
Umberto Borlotti |
Occorre evitare che le
scelte sulle infrastrutture strategiche possano divenire delle trappole future. L’ovvia riflessione per chi vive
su un’isola è quella che un’efficace ed efficiente mobilità ne determina il suo
giusto sviluppo. Ma spesso le cose ovvie sono
quelle sulle quali si lavora meno dando per scontato che “qualcuno“ alla fine intervenga.
Io noto una gran confusione nei
ruoli, nella definizione d’obiettivi e nell’individuazione delle priorità. Mi limiterei a parlare solo di
trasporto aereo perché a me più adatto invitando altri con competenza specifica
ad intervenire sul settore navale, forse ancora più strategico.
In questi ultimi dieci anni abbiamo
vissuto una straordinaria mutagenesi trasportistica aerea. È caduto il mito della compagnia
di bandiera, il vettore sardo sta cambiando pelle, gli aeroporti hanno
condizionato i mercati turistici e le abitudini dei residenti con gli accordi
low-cost, il settore charter è in via d’estinzione, aeroporti che aprono e
chiudono, la concorrenza spietata nel mediterraneo.
Questo sconvolgimento dei
modelli, che ha generato effetti positivi e negativi, evidenzia, però la
mancanza di un regista che mi piacerebbe chiamare destination manager.
Nessuno ha governato i processi,
equilibrato le reti, orientato gli investimenti, mutuata la formazione,
analizzato i dati, valutato i risultati e predisposto correttivi e adeguamenti. Al di fuori dei suoi compiti
istituzionali il nostro scalo è orfano di un progetto territoriale concreta della
quale far parte con compiti precisi e sostentamento garantito.
Il mio modesto ma urgente invito
è quello di aprire un dibattito serio, un tavolino di lavoro, si chiami come si
vuole, senza dare medaglie o croci ma idee e progetti concreti e non libri di
sogni. Solo così contribuiremo a
migliorare la qualità della vita delle future generazioni.
Alghero, pur con tutti i suoi
limiti, potrebbe rappresentare un modello-pilota. Termino convinto, purtroppo, che
una mancanza di governance di questi processi potrebbe rappresentare la nostra
Carbosulcis.
Umberto Borlotti è esperto di trasporto aereo. È stato direttore generale della società di gestione dell'aeroporto di Alghero Sogeaal dal 1998 al 2009 e componente del Direttivo Assaeroporti dal 2005 al 2009.
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