Nomine parco: il Pdl chiede taglio di poltrone e compensi
Una riforma della legge del Parco regionale di Porto Conte.
Tra le novità la scelta del presidente al di fuori delle mura di via Columbano.
Finora infatti la poltrona più importante di Casa Gioiosa è stata occupata da un componente dell’assemblea civica, che, per statuto, coincide con quella dell’ente parco.
Ma secondo il gruppo politico di centro destra è necessario oggi pescare altrove. «Al fine di garantire la presenza di una figura altamente qualificata che potrebbe non essere presente fra i componenti del consiglio comunale», precisano il coordinatore cittadino Mario Conoci e il vice Michele Pais.
Ma secondo il gruppo politico di centro destra è necessario oggi pescare altrove. «Al fine di garantire la presenza di una figura altamente qualificata che potrebbe non essere presente fra i componenti del consiglio comunale», precisano il coordinatore cittadino Mario Conoci e il vice Michele Pais.
In base alla loro proposta il consiglio dovrebbe chiedere alla Regione, anche l’azzeramento del direttivo e la riduzione dei membri dell’assemblea. Anziché 24, secondo Conoci e Pais basterebbero 10 rappresentanti, proporzionalmente suddivisi tra maggioranza e opposizione.
«In questi anni di gestione è emerso che il ruolo del presidente – sostengono i due responsabili del Pdl locale - è certamente importante e sovrasta, sino ad annullarne di fatto le funzioni, quello del consiglio direttivo, mentre la perfetta coincidenza dell'assemblea con il consiglio comunale ha prodotto un organismo eccessivo senza portare un beneficio in termini di efficienza e di operatività, oltre a rappresentare un onere economico rilevante per le casse del Parco».
La modifica dello statuto va autorizzata dalla Regione. Ma c’è qualcosa che l’attuale consiglio può fare da subito: «Assumere l'impegno per una drastica riduzione degli emolumenti previsti per il presidente ed il consiglio direttivo, dando così concreta attuazione ai punti programmatici espressi in campagna elettorale».
«In questi anni di gestione è emerso che il ruolo del presidente – sostengono i due responsabili del Pdl locale - è certamente importante e sovrasta, sino ad annullarne di fatto le funzioni, quello del consiglio direttivo, mentre la perfetta coincidenza dell'assemblea con il consiglio comunale ha prodotto un organismo eccessivo senza portare un beneficio in termini di efficienza e di operatività, oltre a rappresentare un onere economico rilevante per le casse del Parco».
La modifica dello statuto va autorizzata dalla Regione. Ma c’è qualcosa che l’attuale consiglio può fare da subito: «Assumere l'impegno per una drastica riduzione degli emolumenti previsti per il presidente ed il consiglio direttivo, dando così concreta attuazione ai punti programmatici espressi in campagna elettorale».
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