Sul Museo scontro Lubrano-Tedde
L'amministrazione Lubrano replica alla polemica sollevata dal Pdl per la mancata apertura del Museo.
«I tempi per l’apertura del Museo della Città sono inevitabilmente lunghi e non si tratta di apporre una semplice firma come sostenuto dai consiglieri Tedde, Pais Ballarini e Martinelli».
Ribattono dal palazzo di sant'Anna alla nota dei consiglieri Pdl.
«C’è da restare allibiti dal pressapochismo con cui viene lasciato intendere che tutto è pronto per l’apertura della struttura dell’ex Carceretto. Il Museo della Città si porta dietro lacune e problemi strutturali che oggi si pagano e che l’amministrazione si è fatta carico di risolvere», spiegano dal Comune.
«A causa di problemi al tetto dell’immobile verificatisi subito dopo la conclusione delle opere di restauro chiuse nel 2005, già dal 2007 si manifestavano infiltrazioni di acqua piovana. Con maggiore gravità, le infiltrazioni sono diventate sempre più copiose in occasione delle precipitazioni più forti causando nel corso degli anni danni serissimi all’interno della struttura».
«Più volte, l’amministrazione Tedde in quegli anni fu sollecitata dagli uffici ad intervenire - ricorda l'attuale giunta - anche perché successivamente, nel 2009, l’acqua piovana allagava le sale espositive dove erano in corso le opere di allestimento. Una situazione grave che non è stata mai risolta in passato, nonostante i solleciti, e che oggi mostra i suoi effetti: pannellature espositive intaccate irreversibilmente, sistema di illuminazione danneggiato, umido e muffa. Va anche ricordato che nonostante gli allarmi lanciati dagli addetti ai lavori in merito al pericolo rappresentato dalle infiltrazioni sugli allestimenti espositivi, la giunta Tedde non tenne conto del pericolo decidendo di procedere comunque alle operazioni di allestimento».
«Oggi l’amministrazione in carica si trova obbligata ad intervenire in modo urgente e radicale utilizzando i denari dei contribuenti per rimediare ad un problema che se avesse avuto la necessaria considerazione in passato sarebbe già risolto ed oggi, magari, il Museo sarebbe già aperto».
Non si è fatta attendere la reazione di Tedde e seguaci: «La giunta uscente non si è limitata a realizzare il Museo, ma ha seguito anche le procedure per ottenere gli assensi ministeriali per la gestione ed è intervenuta per eliminare le infiltrazioni che avrebbero potuto costituire un ostacolo per il trasferimento dei reperti - scrivono i consiglieri Pdl - Se così non fosse stato il Ministero non avrebbe consentito che i reperti fossero allocati presso il Museo. Ora, se è necessario un ulteriore intervento di impermeabilizzazione è bene che il sindaco Lubrano non perda tempo in polemiche improduttive ed agisca così come chiesto dai consiglieri di opposizione».
Museo archeologico di Alghero |
Ribattono dal palazzo di sant'Anna alla nota dei consiglieri Pdl.
«C’è da restare allibiti dal pressapochismo con cui viene lasciato intendere che tutto è pronto per l’apertura della struttura dell’ex Carceretto. Il Museo della Città si porta dietro lacune e problemi strutturali che oggi si pagano e che l’amministrazione si è fatta carico di risolvere», spiegano dal Comune.
«A causa di problemi al tetto dell’immobile verificatisi subito dopo la conclusione delle opere di restauro chiuse nel 2005, già dal 2007 si manifestavano infiltrazioni di acqua piovana. Con maggiore gravità, le infiltrazioni sono diventate sempre più copiose in occasione delle precipitazioni più forti causando nel corso degli anni danni serissimi all’interno della struttura».
«Più volte, l’amministrazione Tedde in quegli anni fu sollecitata dagli uffici ad intervenire - ricorda l'attuale giunta - anche perché successivamente, nel 2009, l’acqua piovana allagava le sale espositive dove erano in corso le opere di allestimento. Una situazione grave che non è stata mai risolta in passato, nonostante i solleciti, e che oggi mostra i suoi effetti: pannellature espositive intaccate irreversibilmente, sistema di illuminazione danneggiato, umido e muffa. Va anche ricordato che nonostante gli allarmi lanciati dagli addetti ai lavori in merito al pericolo rappresentato dalle infiltrazioni sugli allestimenti espositivi, la giunta Tedde non tenne conto del pericolo decidendo di procedere comunque alle operazioni di allestimento».
«Oggi l’amministrazione in carica si trova obbligata ad intervenire in modo urgente e radicale utilizzando i denari dei contribuenti per rimediare ad un problema che se avesse avuto la necessaria considerazione in passato sarebbe già risolto ed oggi, magari, il Museo sarebbe già aperto».
Marco Tedde |
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