Chi vince le elezioni ha il diritto e il dovere di governare
Il coordinatore cittadino del Pdl a proposito delle nomine.
Mario Conoci |
Chi vince le elezioni ha il diritto e il dovere di governare. Il diritto è garantito e tutelato dal nostro ordinamento e non è posto in discussione, il dovere, invece, attiene all'esercizio delle azioni dei singoli soggetti (sindaco, assessori, consiglieri comunali) e degli organi collegiali ( giunta, consiglio comunale) previsti dalle leggi ed eletti dai cittadini.
Questa breve premessa è utile per sottolineare come la nuova maggioranza, come a suo tempo lo è stata la precedente, è nel pieno dei suoi diritti ma sopratutto dei suoi doveri.
La confusione che pare regnare in questi giorni circa il governo delle società partecipate e degli enti che fanno capo al comune appare per questo poco comprensibile, sino al punto da portare il sindaco, secondo quanto dice la stampa, a convocare una riunione riservata di maggioranza per mettere un po' d'ordine su questo punto legato alle nomine.
Questa breve premessa è utile per sottolineare come la nuova maggioranza, come a suo tempo lo è stata la precedente, è nel pieno dei suoi diritti ma sopratutto dei suoi doveri.
La confusione che pare regnare in questi giorni circa il governo delle società partecipate e degli enti che fanno capo al comune appare per questo poco comprensibile, sino al punto da portare il sindaco, secondo quanto dice la stampa, a convocare una riunione riservata di maggioranza per mettere un po' d'ordine su questo punto legato alle nomine.
Dal giorno successivo alle elezioni la nuova amministrazione era, come lo è oggi, nelle condizioni di indicare i nuovi rappresentanti, esercitando peraltro il legittimo ruolo al quale la città l'ha chiamata, e questo non sarebbe un assalto alle poltrone, ma il legittimo e doveroso esercizio di una funzione di governo.
Naturalmente il sindaco ha fra le sue facoltà quella di chiedere ai presidenti o consiglieri indicati dalla precedente amministrazione di rimanere al proprio posto anche sino al termine dei rispettivi mandati. Sembra invece che si trovi più utile sollevare polemiche inutili piuttosto che esercitare il diritto/dovere di fare scelte ed esercitarle concretamente.
La precedente maggioranza si è sempre assunta la responsabilità delle proprie scelte, scelte che ha fatto secondo criteri di competenza e capacità riconosciuti anche dal nuovo sindaco che, infatti, ha chiesto a molti di proseguire nel mandato o addirittura, come nel caso della ex presidente della Secal, di far parte della giunta.
La precedente maggioranza si è sempre assunta la responsabilità delle proprie scelte, scelte che ha fatto secondo criteri di competenza e capacità riconosciuti anche dal nuovo sindaco che, infatti, ha chiesto a molti di proseguire nel mandato o addirittura, come nel caso della ex presidente della Secal, di far parte della giunta.
Oggi si può comprendere che l'aver trattato le nomine e gli incarichi sempre in modo demagogico ponga più di qualche imbarazzo alla nuova maggioranza e che quello che sta accadendo sia il frutto delle divisioni interne e della difficoltà a trovare accordi trasparenti per le così dette "poltrone", con il sindaco obbligato ad indicare i dirigenti comunali per ruoli che hanno invece contenuti politici o la maggioranza a continuare la via della demagogia e dei polveroni piuttosto che quella della responsabilità e della trasparenza (il caso della auto candidatura di un importante rappresentante della maggioranza subito stroncata dal sindaco e da un consigliere ne è l'esempio).
È giusto, invece, sottolineare come questi incarichi siano stati, per scelta della maggioranza di centrodestra, o gratuiti o retribuiti in modo molto contenuto, e su questo invitiamo a pubblicare le retribuzioni per evitare definitivamente demagogia spicciola e falsità in malafede. Il Parco di Porto Conte risponde invece a regole differenti in quanto si tratta di un ente regionale i cui organismi devono auto limitare i propri compensi così come peraltro già avvenuto in passato, e l'idea di indicare il sindaco alla presidenza, che certamente non cumulerebbe le due indennità, è certamente da percorrere. Crediamo sia giusto dunque esortare la nuova maggioranza ad esercitare immediatamente, senza cercare alibi, il ruolo e le responsabilità che i cittadini le hanno attributo.
Chi si candida a guidare un città deve essere pronto a farlo da subito. Il ruolo dell'opposizione deve essere quello di stimolare, anche accompagnandolo con proprie proposte, l'esercizio del dovere ad amministrare da parte della maggioranza, e sarebbe sbagliato sperare, o peggio, lavorare perché questo non avvenisse. Chi ha vinto le elezioni però deve governare da subito guardando alle responsabilità che ha davanti senza perdere tempo a cercare alibi guardando indietro.
Mario Conoci è coordinatore cittadino del Pdl
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