Conoci, Cencelli e analgesici morali
Ivan Blečić |
Mario Conoci invita la maggioranza al senso del dovere, a praticare responsabilità e trasparenza. Il consiglio non è sbagliato, è marcio il pulpito.
Qualche tempo fa ho pubblicato sul mio blog un documento che mi era pervenuto e che, se fosse autentico, mostrerebbe come nel 2007 la coalizione di centrodestra avrebbe deciso di spartire le cariche ad Alghero tra partiti che hanno vinto le elezioni. Se avete voglia, vi invito di leggerlo qui, è istruttivo.
Come se uscito da una fonderia D.O.C. dei manuali Cencelli e pure da una scuola molto avanzata, il documento sancisce la spartizione delle cariche tra i partiti dell'allora maggioranza: tutte, da quelle pesanti delle presidenze del Parco, della Secal e della Società in house, per arrivare sino all'Istituto Musicale. Tutte.
Bisogna ingoiare analgesici morali in dosi da cavallo per poter pubblicamente dire – come fa Mario Conoci – che "la precedente maggioranza si è sempre assunta la responsabilità delle proprie scelte, scelte che ha fatto secondo criteri di competenza e capacità" a proposito degli incarichi di nomina comunale.
Mentre i consigli di Mario Conoci non sono in sé sbagliati, questa affermazione è falsa. Come si può sostenere che il criterio di scelta sia stato quello di competenza e capacità, quando l'unico criterio di attribuzione in quel documento pare essere quello dei voti presi dai partiti alle elezioni?
Minimizzando, qualche esponente del Pdl a suo tempo mi aveva risposto: "E beh? Che c'è di male? Come altro si potrebbe fare?"
Ecco che cosa c'è di male. C'è di male quest'idea bacata che le cariche possano a priori essere proprietà di questo o di quel partito; c'è di male l'idea che tutte le cariche, e specie quelle strettamente tecniche, siano patrimonio privato di una maggioranza, anziché servire l'interesse pubblico e bene comune (dio mio, l'Istituto Musicale!) E c'è di male pensare di poter candidamente dire di essere stati responsabili e trasparenti quando al tuo passaggio neanche l'acqua del mare rimane trasparente e usi responsabilità come una vacua parola-prezzemolo (c'erano poi anche quelle del "dovere morale" e della politica con la "P" maiuscola, ricordate?)
Il mio è un argumentum ad hominem?, un rifiuto dell'argomento solo per il carattere di chi lo esprime? Tutt'altro, come ho detto: le raccomandazioni di Conoci sono per la gran parte corrette e condivisibili. Tuttavia, è di rilievo pubblico anche il carattere delle persone, non in generale, ma sì di chi si candida agli incarichi pubblici. E per questo il pulpito dal quale parlano conta.
Ma il nostro e questa polemica in sé non sono in fondo così importanti. Continui pure Mario Conoci ad assumere i suoi analgesici morali. L'importante è invece tenere memoria delle pratiche e delle abitudini praticate in passato dalla sua ex-maggioranza. Non possano ripetersi mai più.
Ivan Blečić è ricercatore presso il Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica; insegna corsi di Valutazione, Economia urbana e Teorie di giustizia del territorio.
Articoli correlati:
Articoli correlati:
Altri in
Recenti in
Recenti in
Commenti