Dichiarazioni programmatiche del il Sindaco Stefano Lubrano in Consiglio Comunale del 16 Luglio 2012
Cari Concittadini di Alghero
Signora Presidente
Signori Vice Presidenti
Signore Consigliere e Signori Consiglieri,
dopo mesi di deriva amministrativa e politica da oggi la nostra Città può finalmente tornare a contare su una guida scelta e voluta attraverso le elezioni amministrative.
Il percorso della più lunga campagna elettorale a cui la nostra Città abbia mai assistito ci ha consentito di confrontarci nelle strade, nelle piazze, nelle case, nelle sale, nei mercati, condividendo con tutti coloro i quali abbiamo parlato l’idea di una Città che guardasse alle vere necessità delle persone, dell’economia, dell’ambiente, del decoro, dell’equità, l’idea che si tornasse ad essere tutti quanti consapevoli della necessità di tornare ad essere una Comunità, dove nessuno è lasciato indietro, dove è il merito il criterio di scelta, dove è la trasparenza il miglior modo attraverso cui chiedere il consenso, dove il rispetto delle regole è il metodo per garantire certezze per tutti, dove l’ipocrisia lasci lo spazio alla responsabilità per chi si fa carico di ruoli importanti come quello di amministrare, sia che sia un Sindaco, un assessore, un consigliere o un elettore.
Abbiamo proposto e condiviso l’idea di un cambiamento, la possibilità cioè di liberarsi finalmente dagli schemi del vecchio modo di considerare la politica, a cui spesso vengono date giovani mani di vernice ma che coprono, per poco tempo, vecchi e decrepiti intonaci.
La nostra idea è quella di una politica semplice, che tutti possano comprendere, che superi le cosi dette barriere ideologiche, spesso alibi per nascondere giochi miseri e meschini, che guardi alle migliori energie che la nostra Città può offrire per dare una nuova speranza, di crescita e di sviluppo.
Riteniamo che per crescere davvero occorra cambiare davvero, occorra cioè smetterla di raccontare ai propri concittadini la favola che in campagna elettorale possa valere tutto e poi, una volta eletti, si debbano cambiare le proprie idee, le proprie convinzioni, solo perché le logiche debbano tornare ad essere sempre le stesse.
Il centro sinistra ad Alghero si è affermato perché ha orientato la proprio politica sul chiedere fiducia alla gente, che in questo periodo storico, odia la politica ed i politici di mestiere, portando un’unica promessa, ovvero “noi saremo diversi”, noi siamo il cambiamento. Per noi del centro sinistra, la parola cambiamento significa: “fare le cose che diciamo!” Gli algheresi ci hanno consentito di vincere riponendo la propria fiducia proprio su questo aspetto, e la vera rivoluzione che da Alghero parte verso tutta la Sardegna è questa: essere conseguenti alle cose che si dicono.
In questi primi giorni di mandato, abbiamo avuto modo di far comprendere quale sia il valore del cambiamento, presentando alla Città il mantenimento, già da subito di tante promesse.
Una rappresentanza in Consiglio Comunale di tanti giovani, di tante donne segno di un cambiamento reale della base, di chi milita nei partiti e nelle liste civiche da cui provengono. Una Presidente del Consiglio donna, la prima della storia del nostro Consiglio Comunale, una Giunta Comunale composta da tante energie competenti, che confermano esattamente ciò che in campagna elettorale abbiamo affermato, ovvero che venissero messe da parte logiche spartitorie, che si guardasse al merito senza pregiudizi né di appartenenze, né di genere, regalando ad Alghero, per la prima volta nella propria storia amministrativa, una Giunta formata per il 60% da donne.
È grazie quindi alla sensibilità di chi ha proposto e di chi ha accettato questo pesante incarico che ci apprestiamo a governare per i prossimi cinque anni la nostra Città, consapevoli che il compito sarà davvero gravoso e pesante, perché 6 persone saranno chiamate a svolgere il lavoro che prima svolgevano in 10, tanti erano gli assessori nella precedente Consiliatura, perché la Città è in grave difficoltà, perché la congiuntura nazionale e mondiale è davvero pessima.
UN COMUNE TRASPARENTE PER UNA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA
Trasparenza, imparzialità, partecipazione: saranno i principi fondamentali della nuova Casa Comunale.
Saranno obiettivi prioritari:
- fine del cosiddetto “spoils system” e della pratica clientelare con cui le forze di governo distribuiscono cariche istituzionali;
- riorganizzazione degli uffici comunali, razionalizzazione delle risorse umane e ottimizzazione delle competenze;
- introduzione del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) per consentire ad ogni cittadino l’accesso agli atti di tutta l’attività amministrativa;
- pubblicazione sul sito del Comune di tutti gli incarichi in organismi pubblici e in società partecipate; la procedura di assegnazione sarà all’insegna della massima trasparenza;
- concorsi pubblici per tutte le assunzioni, con criteri trasparenti e verificabili da tutti i cittadini;
- sistema di rotazione per l’attribuzione degli incarichi, con meccanismo che favorisca i giovani professionisti;
- istituzione della figura del Consigliere Comunale Aggiunto per dare attuazione ai principi d'uguaglianza, di pari dignità, d'integrazione degli stranieri e della cultura multietnica;
- realizzazione di una autentica partecipazione democratica, utilizzando anche gli attuali strumenti di comunicazione web; la partecipazione riguarderà sia le grandi scelte (in particolare sarà molto intensa ed estesa per il PUC, il Piano energetico e il nuovo capitolo per i rifiuti) sia le piccole, importanti opere di quartiere, in cui gli abitanti saranno coinvolti nella progettazione e – quando possibile – nella realizzazione e gestione;
- attuazione del metodo della rendicontazione dell’attività svolta da parte del Sindaco e della Giunta, con cadenze sistematiche, in tutti i quartieri e le borgate cittadine;
- redazione del bilancio partecipato.
ORGANIZZAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Pensiamo che per raggiungere obiettivi di breve, medio e lungo termine occorra avere piena coscienza e consapevolezza della necessità di avere un’ organizzazione efficiente,con risorse umane motivate, con processi di lavoro efficaci e con obiettivi ben chiari e definiti.
Riteniamo che le risorse umane e l’intera organizzazione dell’ amministrazione comunale siano stati privati in maniera sistematica dell’opportunità di rispondere all’unico vero riferimento per cui essa esiste, ovvero il cittadino. Abbiamo assistito allo svuotamento di intere eccellenze, vedi la programmazione e la cultura, alla disumanizzazione di servizi essenziali quali quelli del sociale, al ribaltamento della relazione amministrazione-cittadino dove dovrebbe essere quest’ultimo l’obiettivo del lavoro di un’amministrazione, e non il contrario.
Si sono interpretati i concetti di coordinamento e di coinvolgimento in comando e sottomissione. Non si è quindi voluto governare ma comandare, ed i risultati devastanti emergono in tutta la loro desolazione, con la mancanza di un segretario generale e di due dirigenti su 5, costringendo tutta la struttura a sforzi enormi per garantire un'attività minima.
Abbiamo quindi da subito avviato le azioni che, rispettando i parametri di spesa imposti dal Governo Monti, ci consentiranno in pochi mesi di ricostruire l’organizzazione in termini di struttura, persone, contenuti, compiti ed obiettivi. Pensiamo che introdurre finalmente, anche nella Pubblica Amministrazione il concetto di coinvolgimento, di dialogo, di confronto possa consentire di trasferire al cittadino intanto un’accoglienza diversa, risposte in tempi ragionevoli, ed efficienza in termini di costi.
BILANCIO E SITUAZIONE FINANZIARIA
La nostra azione dovrà tener conto di tagli sempre più importanti da parte del Governo centrale, tagli cui dovremo far fronte con una oculata gestione delle finanze pubbliche. Mai più si dovrà scommettere con i soldi pubblici su prodotti finanziari pensando di gestire in forma “creativa” le casse della Città. Sarà determinante per la sopravvivenza dell’Ente attuare norme elementari quali controllo dei costi degli uffici, valorizzazione del patrimonio immobiliare della Amministrazione Comunale, riduzione al minimo dell’uso di locali di terzi che costano un’enormità alle casse comunali.
A queste azioni occorrerà aggiungere il recupero dell’evasione contributiva attraverso l’incrocio di dati ma anche l’individuazione di sistemi di progressività finalizzati a defiscalizzare in parte le fasce più deboli della popolazione.
Impiegheremo un forte impegno per il reperimento di risorse dai fondi europei, statali e regionali, indirizzato a progetti di sviluppo sostenibile.
Valorizzazione delle risorse umane interne all’amministrazione comunale al fine di ridurre la necessità di attingere a professionalità esterne.
POLITICHE PER LA FAMIGLIA E CONSULTE
Nel corso della nostra campagna elettorale abbiamo più volte detto che per noi la condivisione è davvero il metodo per la buona politica.
Abbiamo quindi intenzione di attivare il regolamento delle consulte, che ci consentirà di confrontarci ufficialmente e istituzionalmente con i Comitati di Borgata, i Comitati di Quartiere, le Associazioni di volontariato, di categoria, sportive, attiveremo la Consulta Giovanile così da avviare un percorso formale con le esigenze dei nostri giovani, per lo studio, lo svago e sopra tutto per le prospettive ed il futuro.
La nostra sarà una politica aperta al confronto continuo con i nostri cittadini, anche attraverso gli incontri settimanali tra il Sindaco ed i cittadini, magari qui in Via Columbano, e gli incontri, una volta al mese con i quartieri e le borgate.
Verrà istituito dell’Ufficio per la Famiglia, che svolgerà attività di supporto ai vari assessorati e che porti avanti i punti sottoscritti con l’Associazione Famiglie Numerose.
SVILUPPO, CRESCITA E LAVORO
Lavoro, lavoro, lavoro!
Questa è stata la parola che abbiamo più di tutte sentite dai nostri interlocutori e su cui ci siamo confrontati in questa campagna elettorale.
Tutti quanti noi sappiamo che non è compito di un’Amministrazione Comunale fungere da Ufficio di Collocamento ma è invece dovere di una Comunità attraverso il Sindaco, la Giunta ed il Consiglio Comunale pensare ed attuare azioni che consentano di favorire il rilancio delle imprese della nostra economia, a generare nuove occasioni di impresa sia locale che attraendola dall’esterno.
Vogliamo smantellare il monopolio economico vigente ad Alghero, dare risposte alle imprese e avviare dialogo con amministrazione comunale. Riteniamo sia possibile da subito attuare azioni che consentano di favorire l’inserimento di risorse umane nelle aziende con importanti benefici fiscali per quest’ultime, se assumono disoccupati di lungo termine, almeno da sei mesi, donne e ragazzi sotto i 25 anni. Questi incentivi verranno incrementati in caso di contratti a tempo indeterminato, cosi come pensiamo sia possibile avviare al lavoro tanti giovani attraverso accordi con le aziende locali e le aziende partecipate del Comune.
Lo sviluppo passa anche attraverso la programmazione e non è un caso che la nostra Amministrazione ha previsto un assessorato strategico, fondamentale che coniuga azioni immediate per le imprese locali con l’attrazione di investimenti e di finanziamenti dall’UE. Per troppi anni è mancata l’attuazione di strategie di lungo termine, che attraggano fondi per creare solide basi per lo sviluppo, per il lavoro. Coniugare le attività produttive con il polo universitario e le politiche UE significa andare verso le direttive UE di Europa 2020.
POLITICHE SOCIALI E SANITARIE
I piani sanitari e sociali assegnano ai Comuni ed alle aziende Sanitarie il ruolo di promuovere, in maniera sinergica ed attraverso azioni integrate il benessere fisico, psichico, sociale ed economico dei cittadini.
Secondo i piani sanitari nazionali ed europei, investire in salute significa prima di tutto investire nello sviluppo umano e nel benessere sociale ed economico. Lo strumento per garantire i servizi sociosanitari integrati nel territorio è il Piano Locale Unitario dei Servizi alla Persona (Plus).
Nell’ambito delle politiche sociali e sociosanitarie è, dunque, prioritario attuare una progettazione integrata e partecipata come prevista dalla L.R. 23/05 attraverso l’attivazione della valutazione dei bisogni del territorio e della programmazione condivisa con tutti gli attori in campo: i portatori di interessi singoli o associati, ASL, Comuni, privato sociale, volontariato.
Il Comune di Alghero deve appropriarsi di un protagonismo che sinora non ha espresso all’interno del Distretto Sanitario assumendo la funzione di comune capofila, che gli compete in quanto Comune di maggiori dimensioni, o ancora meglio dotandosi di un PLUS autonomo che consentirebbe un migliore utilizzo dei fondi nell’interesse dei servizi rivolti al cittadino e secondo le specificità del territorio di appartenenza. Questo consentirebbe una maggiore incisività delle azioni integrate rivolte alle nuove povertà, alla famiglia, agli anziani, ai minori, ai disabili ed ai portatori di un disagio, agli adolescenti ed alla scuola come luogo di azioni di prevenzione. I Servizi sociali e sanitari nelle loro diverse articolazioni e nelle azioni congiunte devono sostenere, potenziare, secondo quanto previsto dalle leggi, il benessere globale delle persone ed, in particolare, garantire la miglior qualità di vita possibile delle fasce più deboli, come anziani, disabili psichici, portatori di handicap, malati, famiglie a rischio e minori a rischio.
L’amministrazione comunale è chiamata a fornire in tale ambito servizi di supporto diretto come ad esempio per interventi professionali di tipo psicologico e sociale, asili nido, assistenza educativa domiciliare, assistenza domiciliare integrata, affido familiare, inserimenti lavorativi, tirocini formativi. Intendiamo garantire, attraverso la coprogettazione con la ASL, gli interventi di integrazione ed inclusione sociale nel settore della salute mentale (Centro Alzheimer da realizzare, in accordo con l’Azienda Sanitaria Locale, nell’ambito della rete regionale di riabilitazione e sostegno alle famiglie; attuare il progetto del Centro di Salute mentale aperto 24 ore su 24) e delle dipendenze patologiche, favorire gli inserimenti lavorativi, aprire centri di aggregazione di quartiere, promuovere attività sportive integrate volte a favorire l’inclusione sociale dei minori a rischio e dei disabili.
Tutte le azioni di promozione della salute e di miglioramento della qualità di vita non devono essere tese verso una mera assistenza, ma, accanto alla necessità di intervenire nelle emergenze quotidiane legate al tema del disagio sociale, occorre attuare una politica che consenta di passare dal "sussidio" alla "sussidiarietà" per la crescita personale, sociale e culturale delle persone e delle famiglie.
La gestione del settore sanitario è affidata alla Regione Sardegna che ha avviato un’azione di ridimensionamento degli ospedali algheresi all’interno di una politica di centralizzazione, contro la quale è necessaria una forte attività di pressione a livello regionale. Occorre fare in modo che Alghero mantenga la propria autonomia nell’ambito della Azienda Sanitaria Locale e conservi almeno tutte le discipline attualmente presenti negli attuali presidi, potenziandole e unificandole in un’unica gestione che metta il cittadino al centro di un’applicazione concreta del diritto alla salute.
Gli obiettivi che ci prefissiamo sono:
- la realizzazione di un nuovo polo opsedaliero e la messa in sicurezza di interi reparti dell’Ospedale Civile e di quello Traumatologico e Riabilitativo;
- il rafforzamento dei servizi dell’assistenza territoriale, della medicina del territorio e delle attività di prevenzione.
La casa è diventata quasi un lusso anche per le persone con famiglie e redditi medi. Negli ultimi 10 anni a causa di una assenza totale delle politiche abitative ben 300 famiglie hanno lasciato Alghero per trasferirsi nei centri limitrofi, mentre 500 famiglie sono ancora in attesa di un alloggio in case popolari.
Dobbiamo invece aumentare le possibilità di accesso alla prima casa e a prezzi agevolati soprattutto per le persone in difficoltà, far ripartire l’edilizia popolare, rimettere in moto il mercato degli affitti, rimettere a nuovo i quartieri storici e creare lavoro per le imprese locali.
È invece nostra intenzione dare risposte alle famiglie che desiderino tornare ad Alghero, a quelle che desiderino formarsi e che non lo fanno per i costi insostenibili, anche degli affitti.
Sottoscriveremo i Patti Territoriali e con l’istituzione dell’ufficio di intermediazione sociale dell’abitare, che chiameremo “Abitare ad Alghero”, si favoriranno contatti ed accordi tra proprietari ed affittuari consentendo ad entrambi di usufruire dei benefici della L. 431/98 con importanti agevolazioni fiscali (IMU, imposta di registro, detrazioni Irpef) per i primi e notevoli aiuti (canone agevolato con riduzione tra il 10 e 20%) per i secondi; attraverso l’ufficio “Abitare ad Alghero” si potranno tutelare i piccoli proprietari da morosità, danni e contenziosi con polizze fidejussorie a carico del Comune.
Lavoreremo per aumentare le possibilità di accesso alla prima casa a prezzi agevolati: non solo affitti calmierati quindi, ma anche, attraverso il nuovo PUC, piani attuativi d’iniziativa pubblica e di lottizzazione convenzionata proposti da cooperative, imprese, privati, che prevedano l’autocostruzione o la cessione di quote volumetriche.
Stiamo già lavorando sui bandi e crediamo si debba far di tutto per portare all’approvazione del Consiglio Comunale entro i termini richiesti. Crediamo si debba far ripartire l’iter che consenta la realizzazione di 50 alloggi di edilizia popolare AREA bloccati dal 2001 con la cessione a breve di aree nelle zone di Carrabuffas, Caragol e del Carmine, con assegnazioni entro il 2013.
Ci adopereremo per pianificare il recupero urbano dei quartieri di Sant'Agostino e della Pietraia tramite finanziamento pubblico e privato proveniente da cessione nuovi volumi edificatori.
Sosterremo l’edificazione di nuovi alloggi con superficie pari al vecchio e riqualificazione dell’esistente, con modalità costruttive ecocompatibili. Il comparto dell’edilizia potrà finalmente tornare ad avere certezze di mercato, dove tutte le imprese hanno piena dignità ad operare ad Alghero, con queste iniziative creeremo i presupposti per nuove opportunità di lavoro sia per le aziende strutturate, sia per le piccole e medie imprese edilizie locali anche attraverso incentivi indirizzati alla riqualificazione dell’edilizia urbana e rurale.
IL PUC
La nostra Città, dopo più di 20 anni, non ha ancora approvato il proprio Piano Urbanistico Comunale, ed è questo il punto cruciale del mancato sviluppo, con regole certe, della nostra Città.
Abbiamo visto che non si tratta di avere o meno maggioranze forti e qualificate, abbiamo invece visto che è il peso stesso degli evidenti interessi particolari ad aver negato l’opportunità di porre fine al disordine, a varianti prive di senso e di nessun vantaggio strategico, urbanistico e di vivibilità della nostra Città.
In tempi brevi vogliamo approvare il nuovo Piano Urbanistico Comunale, che sia adeguato alle esigenze dello sviluppo locale e che non avvantaggi pochi ma garantisca una equa distribuzione dei benefici derivanti dalle scelte di piano.
Per questa ragione abbiamo proposto in campagna elettorale l’idea di arrivare ad un’approvazione del PUC con una maggioranza ampia e qualificata che veda un pieno coinvolgimento anche della minoranza in Consiglio Comunale, che veda però come punto irrinunciabile un reale beneficio oggettivo, generale, ovvero per tutta la Città.
Dobbiamo rendere chiaro e trasparente ogni attivtà legata al PUC con l’ufficio di piano aperto alla Città, con il continuo confronto con i nostri cittadini, con l’istituzione, a costo zero, della figura di un garante che, indicato ed eletto dal Consiglio Comunale, possa partecipare alle riunioni tecniche del PUC e relazionare in maniera puntuale ed indipendente sia il Consiglio che la Città sull’evoluzione e sulle attività dei lavori inerenti il PUC.
Pensiamo che questo strumento debba essere non semplicemente un’idea urbanistica ma un piano di sviluppo, Il PUC deve prevedere servizi e mobilità, contribuendo a migliorare la qualità di vita urbana secondo criteri di equità sociale e territoriale.
Naturalmente il PUC deve rispondere alle politiche abitative precedentemente illustrate, dando priorità massima al problema della casa. Le eventuali nuove edificazioni nella cerchia urbana, ma anche a Fertilia e nelle borgate, devono essere orientate a risolvere la questione dell’abitare, creando nuove centralità portando funzioni, qualità e servizi alle periferie della città, a Fertilia e nelle borgate di Santa Maria La Palma, Guardia Grande, Maristella, Sa Segada, Tanca Farrà, Corea-Villassunta, Arenosu-Gutierrez.
Vogliamo anche fare un grande sforzo per finanziare interventi di ristrutturazione, risanamento e recupero dei quartieri storici e del patrimonio esistente, ponendo particolare attenzione alla riconversione sostenibile degli immobili e con interventi pianificati quartiere per quartiere, anche mediante l’utilizzo di fondi europei.
Successivamente all’approvazione del PUC si deve accompagnare una serie di piani attuativi per quartieri urbani, Fertilia e le borgate, elaborati con il coinvolgimento degli abitanti e l’introduzione della nuova figura dell’Architetto di Quartiere, collegamento tra cittadini e amministrazione.
INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ
Siamo convinti che l’idea di una buona vivibilità di Alghero passi da una nuova viabilità non pensando solo a soluzioni legate alle problematiche del traffico ma anche come fondamentale elemento per il miglioramento della qualità della vita nella nostra città e per l’inclusione.
La circonvallazione, già finanziata dalla Regione nel 2008 ma ancora ferma, andrà realizzata con urgenza. In questi giorni stiamo lavorando con i nostri uffici per sbloccare l’iter, con l’auspicio che non vengano posti ostacoli alla nostra azione perché di colore politico diverso da quello oggi attualmente al governo della Regione Sardegna.
Concentreremo il nostro sforzo al fine di comprendere quale futuro debba avere il trasporto pubblico nella nostra Città, se legato (a costo zero) all’azienda regionale o se in rete con il sistema dei trasporti dell’area vasta Sassari Porto Torres, nel qual caso la Città di Alghero dovrà avere pieno titolo nelle decisioni strategiche ed operative. In ogni caso è opportuno porsi il problema di contenimento sia dell’inquinamento che dei parcheggi.
È doveroso guardare a macchine elettriche e a GPL, al bus a chiamata, alla ciclabilità diffusa in tutti i quartieri, integrata con reti multimodali per la mobilità.
Non dimentichiamo le esigenze di bambini e bambine: maggiore attenzione sarà data ai progetti (come il Piedibus) che danno valore alla mobilità autonoma dei piccoli e, in generale, alla mobilità pedonale di tutti.
Vogliamo finalmente che il porto produca valore per l’economia della Città, per tutti i mesi dell’anno, attraverso un progetto organico di sviluppo che individui le modalità di gestione più efficaci. Il Porto ha bisogno di servizi, dell’ottimizzazione degli spazi portuali e del coinvolgimento di tutti gli operatori, club, marinerie, associazioni.
Confermiamo di essere assolutamente contrari al ventilato allargamento della darsena con il sacrificio della spiaggia di S. Giovanni che, assieme ad altre spiagge urbane, sarà oggetto di recupero e rinaturalizzazione e di un utilizzo sulla base di regole certe.
Le aree industriali ed artigianali di San Marco, Ungias e Galantè, saranno ampliate e dotate di collegamenti con la città, con l’obiettivo di rafforzare una vocazione verso le tecnologie e i servizi avanzati. La costante concertazione con le categorie di commercianti e artigiani potrà favorire una crescita ben organizzata e compatibile con le esigenze della città.
Sarà nostra cura stimolare una più efficace azione di conoscenza e di fruizione delle offerte sportive in città, condividendo un percorso con le associazioni e le società impegnate nelle diverse specialità, dando tutto il supporto per le necessità basilari ed andando verso la direzione di un polo polisportivo. Sarà prioritaria la realizzazione della copertura della Piscina comunale.
Pensiamo infine sia importante riuscire finalmente a realizzare una struttura comunale che ospiti cani e gatti, consentendo alla nostra Città di poter contare su una infrastruttura che contribuisca a porre finalmente ordine e garantisca agli animali d’affezione abbandonati di poter venir ricoverati e ricollocati presso quelle persone che decidono di impegnarsi ad averne cura.
AMBIENTE ED ECONOMIE VERDI
Da subito la nostra Giunta ed il Consiglio lavoreranno per prevedere un Piano Comunale dell’Energia per diffondere l’installazione di piccoli impianti di auto-generazione pubblici e privati, sia di famiglie che di imprese, dando la precedenza a quelle artigiane e agricole, semplificando al massimo le procedure di autorizzazione.
Sul fronte dei rifiuti, se la raccolta differenziata ha raggiunto un accettabile 40%, è invece gravemente carente la pulizia urbana. Vogliamo Alghero pulita: introdurremo sistematiche operazioni di spazzamento e di lavaggio stradale e promuoveremo una campagna per la sensibilizzazione al decoro urbano.
Un'attenzione particolare dovrà essere data ad azioni di riduzione della produzione di rifiuti e di riciclo e riuso. La bellezza della città dipende da ciascuno di noi.
Il capitolato di appalto per i rifiuti (in scadenza nel 2013) andrà definito con la partecipazione dei cittadini e delle categorie produttive, introducendo reali premialità per la riduzione e la differenziazione.
Apposite misure amministrative consentiranno al Comune, alle altre istituzioni, alle mense pubbliche, ai centri commerciali, alle aziende e agli ospedali di ottenere una forte riduzione nella produzione di rifiuti.
La depurazione è un’emergenza cittadina. La compromissione ambientale della laguna, causata dall’immissione delle acque reflue, si manifesta con produzione anomala di alghe e si è estesa fino al mare antistante la spiaggia di Maria Pia. È un problema serissimo, per il quale occorre una soluzione rapida: entro tre mesi dall’insediamento, ci impegniamo ad individuare la soluzione tecnica che, con il minor costo possibile di realizzazione e di gestione, permetta di risolvere definitivamente questo grave problema ambientale. Ci impegniamo, inoltre, a ricercare le risorse economiche per la sua realizzazione sollecitando gli enti competenti.
Il Sistema delle aree protette che comprende il Parco Regionale di Porto Conte, l’Area Marina Protetta di Capo Caccia, i SIC (Sito di Interesse Comunitario) “Lago Baratz-Porto Ferro”, “Capo Caccia-P.ta Giglio”, “Entroterra e Zona Costiera tra Bosa, Capo Marargiu e P. Tangone” e la Zona di Protezione Speciale (ZPS) Capo Caccia, l’Area 5 del Parco Geominerario della Sardegna rappresenta una Rete Ecologica di straordinario valore ambientale ed economico che noi consideriamo uno degli attrattori turistici più importanti del territorio.
Per una corretta valorizzazione che metta al centro delle scelte i benefici per la comunità occorrerà definire un progetto organico di sviluppo attraverso il quale valutare le modalità di gestione più efficaci, avendo sempre presente l’esigenza di tutela dell’ambiente coniugato con l’impegno per lo sviluppo di attività economiche sostenibili che dovranno coinvolgere i settori produttivi del territorio.
In tal senso sarà finalmente attuata una politica volta a far dialogare serenamente il Parco con le aziende agricole e rurali per mettere da parte una volta per tutte i timori e le incomprensioni ed avviare un fruttuoso percorso per il sostegno alla produzione ed alla rinascita del comparto agricolo algherese
Un punto indispensabile della nostra politica sarà quello unire gli organismi e la gestione delle aree protette, riducendo in maniera sensibile i costi sia in termini di emolumenti, sia in termine di numero di incarichi sia, infine, in termini logistici. che al tempo stesso tuteli l’ambiente e s’impegni
LE AREE STRATEGICHE DI SVILUPPO: MARIA PIA, SURIGHEDDU E MAMUNTANAS
Queste aree sono l’emblema, insieme al Parco e all’Aria Marina, della incapacità ad Alghero di poter generare valore da beni naturali di enorme pregio. In particolare Maria Pia, tra l’altro oggetto di pesanti polemiche nel corso della campagna elettorale, avrà una particolare attenzione perché dovrà svolgere la funzione di collegamento tra la cinta urbana, l’area della bonifica agraria con le sue borgate e il Parco Naturale Regionale di Porto Conte.
Vogliamo in primo luogo condividere con gli algheresi in maniera trasparente quali usi e quali strategie adottare per dare valore a Maria Pia. Partiremo dall’idea di voler restituire all’uso pubblico quest’area e per questo intendiamo realizzare un grande parco urbano, che sia occasione non di preservazione ma di utilizzo, con anche il coinvolgimento di piccole attività che offrano servizi al suo interno; andremo a potenziare le strutture sportive esistenti e realizzarne delle altre.
Per raggiungere questo obiettivo faremo un grande concorso di idee che dovrà inserire in un unico progetto il parco urbano di Maria Pia, le strutture sportive, la nuova ricettività a sostegno della multifunzionalità dell’area e il Palazzo della Cultura, delle Arti e dei Congressi.
L’area di Maria Pia, grazie alla sua vicinanza con lo stagno del Calich, è il naturale collegamento tra la città e il Parco di Porto Conte. Per tale motivo il PUC la considererà un’area filtro.
Il piano di valorizzazione delle aziende agricole di Surigheddu e Mamuntanas, per il quale si dovrà ricercare l’interlocuzione della Regione, dovrà costituire un modello sperimentale di agricoltura integrata con i settori turistico, sportivo ed energetico, articolando le varie funzioni secondo le specifiche vocazioni del complesso. L’attività principale riguarderà le produzioni agroalimentari tipiche del nostro territorio. Si prevedono infrastrutture, cantine, caseifici, oleifici, ricoveri per il bestiame, capanni per macchine agricole.
Saranno previste strutture sportive e ricreative al servizio del territorio e del turismo. Altro settore integrativo sarà quello della produzione di energie alternative a basso impatto ambientale.
TURISMI INTEGRATI
Il principio di base per una nuova economia si chiama integrazione.
Non si può vivere di solo turismo per pochi mesi all’anno. Alghero avrà più direzioni di sviluppo e il turismo rappresenterà l’economia trainante, ma solo con l’integrazione delle economie potrà esserci sviluppo e competitività. E questa integrazione passa per la concertazione tra operatori privati ed enti pubblici: mettere insieme esigenze, potenzialità e responsabilità di ciascuno per pianificare in maniera condivisa il futuro ed uscire dall’emergenza continua.
La città possiede le potenzialità per tornare ad essere località guida non solo del turismo sardo ma anche del Mediterraneo. Dobbiamo modificare il nostro modo di considerare il turismo, basato quasi esclusivamente sui posti letto come fattore unico di sviluppo. Dobbiamo essere finalmente capaci di attrarre flussi di motivazioni, organizzare prodotti e proporli sul mercato.
Abbiamo un’enorme ricchezza, in termini naturalistici, logistici, culturali che ci può consentire di offrire occasioni di viaggio e soggiorno al mercato nazionale ed estero in tutti i mesi dell’anno.
Inoltre il turismo dovrà finalmente porsi come fattore di sviluppo integrato che stimoli e sostenga l’integrazione dei diversi settori economici attivi in Città.
Dovremo ritrovare quei punti di forza che ci consentano di essere riconosciuti a livello internazionale come località di riferimento nel mediterraneo per la cultura, l’enogastronomia, le attività ed infrastrutture sportive, il cicloturismo, il congressuale, la nautica, il livello di accoglienza non solo delle strutture ricettive ma anche della Città in tutti i propri servizi.
Lo sviluppo turistico del territorio non può essere identificato esclusivamente con la realizzazione di nuove strutture ricettive ma può passare attraverso la riqualificazione del patrimonio esistente e l’attivazione di servizi complementari per il turismo, anche censendo e mettendo in rete le economie sommerse (come le cosiddette “seconde case”).
Valorizzare quanto c’è di bello nel nostro territorio sarà il mezzo fondamentale per conquistare turismi durevoli, non più legati alla fruizione balneare. Il sistema dei parchi e quello dei beni culturali, i prodotti locali e le tradizioni, agricoltura di prossimità, sport, turismi settoriali sono beni potenziali che, coordinati e integrati, potranno costituire gli elementi fondamentali di un turismo non più limitato alla sola stagione estiva.
In quest’ottica sarà fondamentale la valorizzazione dei prodotti locali artigianali ed enogastronomici. Il nostro stile di vita, i nostri oggetti, il nostro cibo possono diventare valore aggiunto per l’esperienza turistica.
Avremo cura di razionalizzare la comunicazione ed i supporti web, creando un unico marchio per promuovere Alghero, definendo un piano di marketing triennale che ci consenta di programmare in termini di promo-commercializzazione e di comunicazione, coinvolgendo in questa azione anche le aziende private.
AGRICOLTURA E COMMERCIO DI PROSSIMITÀ
Alghero produce, in forma discontinua e frammentata, solo il 33% di quel che consuma.
Il tema del cibo dovrà essere centrale nelle politiche pubbliche. L’agricoltura, un tempo riferimento economico importante del nostro territorio soffre oggi una pesante crisi che ha quasi polverizzato le proprie capacità produttive.
Abbiamo alta qualità di prodotti a fronte di una contenuta capacità produttiva; lavoreremo quindi per sostenere l’aggregazione delle imprese cosi che possano darsi obiettivi di vednita ben più ampi rispetto al solo mercato algherese, per arrivare quindi a Santa teresa, a Bosa, a Olbia a Cagliari e magari anche oltre il Tirreno.
L’ Amministrazione Comunale sosterrà a tal fine la realizzazione di un centro di stoccaggio e di spedizione, attraverso cui, con un unico marchio, i nostri produttori potranno finalmente competere a pieno titolo prima sul merctao regionale e poi su quello nazionale. La filiera agroalimentare sarà dimensionata in base allo sviluppo economico del territorio, puntando su tipicità e qualità. con il turismo, con le reti commerciali, con le mense pubbliche e private.
Produttori (anche piccoli e associati), sistemi di trasporto a minimo impatto, Gruppi di Acquisto Solidale, mercati locali incentivati dal Comune saranno i protagonisti del rilancio della vocazione agricola del territorio. Sarà quindi fondamentale favorire una nuova cultura alimentare anche attraverso le scuole.
Incentiveremo anche la creazione di orti urbani: tramite bandi, vogliamo assegnare a cittadini e associazioni appezzamenti di terreni comunali, di superficie non inferiore a 50 metri quadri. Naturalmente le coltivazioni, che dovranno avere carattere biologico, non potranno essere a scopo di lucro.
CULTURA, ISTRUZIONE E SPORT
La promozione della Cultura è un’esigenza di civiltà e progresso ed è alla base del miglioramento della qualità della vita della nostra comunità.
La città dispone di un buon tessuto di associazioni e di micro imprese culturali. L’obiettivo sarà mettere a sistema il variegato mondo della cultura dotandolo di adeguati spazi ed attenzioni.
Ci impegniamo a recuperare e attivare le strutture dell’ex Cotonificio e della ex Vetreria per servizi alla cittadinanza ed in particolare per i nostri giovani. Le biblioteche cittadine assumeranno un ruolo primario nella promozione culturale nella nostra città, strutture vive di partecipazione creativa.
Il tema dell’identità catalana di Alghero è un valore aggiunto non ancora pienamente valorizzato. La Catalogna ci guarda al di là del mare: è nostra intenzione intensificare i rapporti istituzionali e gli interscambi culturali e commerciali favorendo non solo la tutela e la conservazione del nostro patrimonio culturale ed identitario ma,stimolando ed incentivandone l’utilizzo quando si tratta del catalano di Alghero facendo leva su entità pubbliche e le associazioni locali che operano a tale scopo. Coinvolgendo le scuole, ma anche le famiglie, formando i docenti al fine di poter garantire l’attuazione delle progettualità che svilupperemo attraverso l’Ufficio della lingua Catalana di Alghero, su leggi nazionali (482) e regionali (26).
Daremo cura ed attenzione alle altre identità del nostro territorio (la città di fondazione, Fertilia, le borgate rurali, ma anche la sardità), dovranno emergere nelle loro peculiarità e punti di forza e trovare occasione di diffusione e valorizzazione.
Occorrono investimenti per mettere in sicurezza la maggior parte delle scuole cittadine, oggi insicure e vere fonti di dispersione energetica. Il 40% degli istituti manca di spazi attrezzati per attività sportive, musicali e artistiche.
Va dunque definito un Piano per l’edilizia scolastica capace di affrontare in termini concreti queste problematiche e di favorire una riconversione sostenibile che, in prospettiva, riguardi anche gli altri edifici pubblici: in questa opera di recupero e ripensamento delle scuole coinvolgeremo le varie anime della scuola.
Vogliamo che, compatibilmente con gli orari didattici, le scuole siano aperte a cittadini e associazioni e coinvolte nella vita sociale e culturale della città, diventando punti di snodo aperti alla ricchezza e alla contaminazione interculturale.
Intendiamo anche stimolare un collegamento permanente con altre realtà culturali al fine di rendere immediate le occasioni di conoscenza attive oltre l’ambito strettamente scolastico.
La presenza della Facoltà di Architettura è un elemento centrale per il sistema educativo e culturale di Alghero, anche oltre gli evidenti benefici di carattere economici e sociale. Vogliamo assegnarle tutti gli spazi necessari per le sue attività didattiche e di ricerca, spazi che saranno anch’essi utilizzabili da tutta la città: tra questi, in particolare puntiamo a una grande biblioteca pubblica a gestione congiunta tra Comune e Università, un’aula magna, sale multimediali. La presenza dell’Università può essere l’occasione per rafforzare la nascita di centri e gruppi di ricerca e diventare incubatrice di imprese e attività in settori ad alto valore aggiunto. Architettura ad Alghero è l’unica Facoltà (ora Dipartimento) che non ha sede a Cagliari o Sassari e va riconosciuta e finanziata come sede decentrata.
Ci impegniamo a recuperare il ruolo primario del Comune riguardo al servizio fondamentale dell’istruzione, operando di concerto con le diverse istituzioni scolastiche, mediante la promozione di iniziative culturali e il supporto di quelle autoprodotte dal mondo della scuola.
Ci impegneremo per ristabilire e valorizzare il rapporto con le istituzioni competenti in materia (ministero dell’Istruzione e sue emanazioni in ambito locale, Regione, Provincia) a difesa dei legittimi interessi della popolazione studentesca di Alghero e del territorio.
Sempre nell’ottica dell’apertura e della partecipazione, vogliamo istituire una consulta rappresentativa del mondo dell’istruzione e formazione algherese, che abbia un ruolo consultivo nei confronti dell’assessore della Pubblica istruzione.
CONCLUSIONI
Sentiamo tutti il peso della responsabilità, ma di fronte a questa non ci tireremo indietro. Sentiamo ogni giorno, ogni momento l’entusiasmo della speranza che finalmente ad Alghero si possano superare quegli ostacoli che ci hanno resi schiavi di invidie, di fastidi personali, di giochi oscuri, dove mai erano presenti interessi collettivi, dove mai Alghero veniva messa al centro dell’attenzione.
Chiedo al Signore di dare a noi tutti la forza di non dimenticare mai le ragioni per cui ci siamo candidati e le ragioni che ci hanno portato a governare, e prego che noi tutti ci adopereremo con saggezza, lungimiranza, umiltà per servire chi veramente conta, ovvero la nostra Città.
Viva Alghero!
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