Il completamento della Sassari-Alghero non è nell'agenda della Regione
L'8 aprile del 2008 Berlusconi aveva annunciato ad Alghero, da capo del governo, l'arrivo di ingenti risorse per la viabilità in Sardegna.
Carlo Mannoni è stato il Vicepresidente e l'Assessore ai lavori pubblici della Regione Sardegna dal 2004 al 2009. Ha trascorso ad Alghero gran parte della sua infanzia e adolescenza.
Carlo Mannoni |
Si trattava di promesse che in seguito non sarebbero state mantenute, anche perché prive in quel momento di alcun riscontro con i documenti della programmazione economica e finanziaria nazionale. In quelle promesse c'era anche la nuova Sassari-Alghero, quanto mai pertinente dato che il capo del governo di allora aveva parlato proprio ad Alghero.
Dalla Regione gli avevamo risposto che in quegli anni non eravamo certo rimasti, come si suol dire, con le mani in mano e che per la Sassari-Alghero, guarda caso, avevamo portato il finanziamento del secondo e terzo lotto, oggi praticamente ultimati, da 91 a 102 milioni, completandone la progettazione esecutiva per gli appalti che sarebbero stati successivamente banditi proprio nel 2008.
Ne parlo non per citarmi ma solo perché i due lotti di prossima apertura sino al bivio Cantoniera Rudas avranno chissà quando la loro naturale prosecuzione nel tratto verso Alghero, assieme alla nuova circonvallazione nord della città ( dalla direttrice per la via V. Emanuele sino alla strada dei "Due Mari"), assieme alla quale costituisce il lotto mancante, il primo, per il completamento del nuovo collegamento Alghero-Sassari. L'opera, di cui Cappellacci si è sempre disinteressato, atti della programmazione regionale alla mano, è priva, infatti, di finanziamento.
Del primo lotto, del costo di 73 milioni, che in base al programma Anas 2007-2011 si sarebbe dovuto appaltare per la fine del 2009, avevamo avviato in Regione la rielaborazione progettuale per venire incontro alle esigenze della comunità algherese. Si prevedeva la riduzione dell'asse stradale nel tratto terminale dell'arteria per non abbattere alcune case e non spostare la ferrovia, di declassare la circonvallazione da strada a scorrimento veloce a strada urbana per non dividere in due il territorio della città ed, infine, di riprogettare in termini architettonici significativi lo svicolo sulla nuova circonvallazione, nel quale si sarebbe dovuto innestare la nuova 4 corsie, che non a caso avevo definito " la porta di ingresso di Alghero".
Nel Dpef 2010 del governo Berlusconi la data dell'appalto veniva invece spostata al 2013, con una annotazione, però, sin troppo eloquente: "fabbisogno da reperire"! Ed infatti ancora oggi l'opera è priva di copertura finanziaria e non è mai stata presente, dal 2009 in poi, nell'agenda della Regione per i rapporti con lo Stato per le grandi infrastrutture. Non sappiamo inoltre se gli adeguamenti del progetto, che avevamo finanziato all'Anas, siano stati completati o meno.
Sarà pur vero che "asfaltar no es gobernar" ma Alghero non può più attendere il completamento di un opera attesa da decenni che, nella quasi rassegnazione generale, sta cadendo ormai nel dimenticatoio.
Ne parlo non per citarmi ma solo perché i due lotti di prossima apertura sino al bivio Cantoniera Rudas avranno chissà quando la loro naturale prosecuzione nel tratto verso Alghero, assieme alla nuova circonvallazione nord della città ( dalla direttrice per la via V. Emanuele sino alla strada dei "Due Mari"), assieme alla quale costituisce il lotto mancante, il primo, per il completamento del nuovo collegamento Alghero-Sassari. L'opera, di cui Cappellacci si è sempre disinteressato, atti della programmazione regionale alla mano, è priva, infatti, di finanziamento.
Del primo lotto, del costo di 73 milioni, che in base al programma Anas 2007-2011 si sarebbe dovuto appaltare per la fine del 2009, avevamo avviato in Regione la rielaborazione progettuale per venire incontro alle esigenze della comunità algherese. Si prevedeva la riduzione dell'asse stradale nel tratto terminale dell'arteria per non abbattere alcune case e non spostare la ferrovia, di declassare la circonvallazione da strada a scorrimento veloce a strada urbana per non dividere in due il territorio della città ed, infine, di riprogettare in termini architettonici significativi lo svicolo sulla nuova circonvallazione, nel quale si sarebbe dovuto innestare la nuova 4 corsie, che non a caso avevo definito " la porta di ingresso di Alghero".
Nel Dpef 2010 del governo Berlusconi la data dell'appalto veniva invece spostata al 2013, con una annotazione, però, sin troppo eloquente: "fabbisogno da reperire"! Ed infatti ancora oggi l'opera è priva di copertura finanziaria e non è mai stata presente, dal 2009 in poi, nell'agenda della Regione per i rapporti con lo Stato per le grandi infrastrutture. Non sappiamo inoltre se gli adeguamenti del progetto, che avevamo finanziato all'Anas, siano stati completati o meno.
Sarà pur vero che "asfaltar no es gobernar" ma Alghero non può più attendere il completamento di un opera attesa da decenni che, nella quasi rassegnazione generale, sta cadendo ormai nel dimenticatoio.
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