In consiglio la battaglia del Pd contro la chiusura del tribunale
Un ordine del giorno per scongiurare la chiusura del tribunale di Alghero.
Lo firmano i consiglieri del Partito democratico Gavino Tanchis, Matteo Tedde, Enrico Daga, Gavino Scala, Raimondo Cacciotto e Gabriella Esposito.
Con l'applicazione delle nuove indicazioni del Governo Monti «la città di Alghero - si legge nel documento - sarebbe costretta a subire – in un periodo di crisi economica senza precedenti - l’ennesimo torto incentrato a mortificare prospettive di sviluppo ed efficienza, che fino ad oggi hanno assicurato giustizia ad un bacino di utenza di oltre cento mila persone».
«L’accorpamento della sezione distaccata e del giudice di pace al capoluogo di provincia, - prosegue l'ordine del giorno - determinerebbe un grave danno e comporterebbe notevoli disagi per i cittadini dei 19 comuni del comprensorio che vengono serviti, il tutto senza il riscontro di un minimo risparmio di spesa, dal momento che il dislocamento di tutte le funzioni presso gli uffici giudiziari di Sassari causerebbe l’impoverimento del territorio sotto il profilo funzionale ed amministrativo; un enorme aggravio di tempi e dei costi per l’utenza, professionisti, aziende tutti costretti a recarsi a Sassari anche per semplici adempimenti; una lievitazione dei costi a danno della stessa amministrazione, se si pensa all’aumento dei tempi necessari alle forze di polizia per adempiere ai loro compiti istituzionali».
L'ordine del giorno punta a far assumere una posizione ferma dell'assemblea civica per evitare la chiusura del Palazzo di giustizia e e della sede del giudice di pace di Alghero, nei confronti del Ministero dell'Interno.
Lo firmano i consiglieri del Partito democratico Gavino Tanchis, Matteo Tedde, Enrico Daga, Gavino Scala, Raimondo Cacciotto e Gabriella Esposito.
«L’accorpamento della sezione distaccata e del giudice di pace al capoluogo di provincia, - prosegue l'ordine del giorno - determinerebbe un grave danno e comporterebbe notevoli disagi per i cittadini dei 19 comuni del comprensorio che vengono serviti, il tutto senza il riscontro di un minimo risparmio di spesa, dal momento che il dislocamento di tutte le funzioni presso gli uffici giudiziari di Sassari causerebbe l’impoverimento del territorio sotto il profilo funzionale ed amministrativo; un enorme aggravio di tempi e dei costi per l’utenza, professionisti, aziende tutti costretti a recarsi a Sassari anche per semplici adempimenti; una lievitazione dei costi a danno della stessa amministrazione, se si pensa all’aumento dei tempi necessari alle forze di polizia per adempiere ai loro compiti istituzionali».
L'ordine del giorno punta a far assumere una posizione ferma dell'assemblea civica per evitare la chiusura del Palazzo di giustizia e e della sede del giudice di pace di Alghero, nei confronti del Ministero dell'Interno.
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