La condanna per l’esproprio Saica frena il primo bilancio Lubrano
Le ruspe demoliscono la ex fabbrica Salca |
Una cifra che potrebbe anche salire in quanto la società proprietaria dell’area, dove oggi sorge il parcheggio a raso di Piazzale della Pace, con molte probabilità, deciderà di andare avanti con il contenzioso giudiziario, considerando che aveva chiesto, in prima battuta, oltre dieci milioni di euro per il valore di quel sito in posizione strategica: 15mila metri quadrati di superficie di fronte al porto e a due passi dalle antiche mura.
L'ex giunta osserva la demolizione |
L’esproprio risale a 10 anni fa. La giunta Tedde, al primo mandato, decise di occupare l’area per bonificarla dai decadenti ruderi di una fabbrica dismessa coperta da tonnellate di eternit.
La srl titolare dello spazio contestò l'indennizzo fissato: poco più di 450mila euro, da cui l’ente locale avrebbe voluto decurtare inoltre le spese sostenute per l’intervento di bonifica. In base a una perizia del Ctu la Solem avrebbe avuto diritto a un compenso molto più alto, quasi dieci milioni di euro, più un milione e trecentomila euro a titolo di indennità di occupazione per il periodo dal 24 aprile 2003 al 2 dicembre dell’anno dopo.
Un fardello che ricade ora sull’amministrazione appena insediata che ha dovuto trovare le risorse necessarie per coprire la sentenza, attraverso un avanzo di amministrazione vincolato e fondi dell’ente pubblico. Presto quindi il consiglio comunale sarà chiamato a riconoscere la legittimità del debito fuori bilancio.
Ma al suo debutto la giunta di centro sinistra si è ritrovata di fronte un'altra mazzata: a luglio è arrivato un altro colpo di scure che taglia cinque milioni di euro di trasferimenti statali. Vero è che queste mancate entrate saranno compensate dall’Imu. Si stima di incamerare dall’imposta sugli immobili non meno di undici milioni di euro. In più il comune spera di recuperare denaro dalla lotta all’evasione fiscale. Ogni singolo centesimo ora più che mai è necessario per mandare avanti l’attività amministrativa e i servizi per la collettività. Per questo motivo il preventivo che a breve approderà in aula riconferma le tariffe Imu stabilite sotto la gestione commissariale.
In questa prima fase di legislatura, e in questo momento in cui le normative cambiano all’ordine del giorno, la mano della politica sulle scelte di bilancio è estremamente marginale o inesistente. Si tratta di una manovra tecnica costruita facendo una corsa contro il tempo.
Un fardello che ricade ora sull’amministrazione appena insediata che ha dovuto trovare le risorse necessarie per coprire la sentenza, attraverso un avanzo di amministrazione vincolato e fondi dell’ente pubblico. Presto quindi il consiglio comunale sarà chiamato a riconoscere la legittimità del debito fuori bilancio.
Ma al suo debutto la giunta di centro sinistra si è ritrovata di fronte un'altra mazzata: a luglio è arrivato un altro colpo di scure che taglia cinque milioni di euro di trasferimenti statali. Vero è che queste mancate entrate saranno compensate dall’Imu. Si stima di incamerare dall’imposta sugli immobili non meno di undici milioni di euro. In più il comune spera di recuperare denaro dalla lotta all’evasione fiscale. Ogni singolo centesimo ora più che mai è necessario per mandare avanti l’attività amministrativa e i servizi per la collettività. Per questo motivo il preventivo che a breve approderà in aula riconferma le tariffe Imu stabilite sotto la gestione commissariale.
In questa prima fase di legislatura, e in questo momento in cui le normative cambiano all’ordine del giorno, la mano della politica sulle scelte di bilancio è estremamente marginale o inesistente. Si tratta di una manovra tecnica costruita facendo una corsa contro il tempo.
«Dal 24 luglio, giorno del mio insediamento, abbiamo lavorato a un ritmo serrato insieme a tutti gli altri settori per rispettare la scadenza del 31 agosto per la presentazione del preventivo, poi posticipata al 30 ottobre», spiega la delegata alle Finanze Paola Scanu. Rispetto al documento contabile predisposto dal commissario regionale, le modifiche sono prevalentemente adeguamenti ai tagli e alle norme che cambiano continuamente. «E’ un bilancio molto tecnico per rientrare nel patto di stabilità che quest’anno prevede un saldo di 5 milioni e 200 mila euro, ma non sappiamo ancora come la Regione concorrerà al raggiungimento dell’obiettivo - spiega l'assessore - Stiamo lavorando per razionalizzare e valorizzare il patrimonio pubblico. Oggi gli enti locali devono organizzarsi per produrre risorse in modo autonomo».
(Di seguito le immagini dell'arrivo delle ruspe nell'area ex Saica, nell'anno 2002)
(Di seguito le immagini dell'arrivo delle ruspe nell'area ex Saica, nell'anno 2002)
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