L’Amministrazione non partecipa a progetti irrealizzabili sul tema della casa
Il Comune ha ritenuto di avviare un serio programma di edilizia residenziale pubblica.
Programma fatto di idee chiare e di progetti fattibili con l’intenzione di colmare un vuoto protrattosi per lungo tempo fino ad oggi. Per questo motivo ha definito una strategia che persegue la fattibilità dei progetti, valutando prospettive di attuazione previste dalle opportunità che la Regione mette a disposizione.
Nel caso della graduatoria approvata dalla Giunta regionale in merito al Piano nazionale di edilizia abitativa, Alghero non compare perché l’Amministrazione comunale ha ritenuto di non partecipare per due motivi.
Il primo riguarda la tempistica: il Comune ha avuto a disposizione poco più di 15 giorni di tempo ( la giunta infatti si è insediata il 16 Luglio e la scadenza del bando era prevista per il 7 agosto) per una opportunità che prevedeva un iter di preparazione molto lungo e criteri inapplicabili per un Comune come Alghero. Fin dall’apertura dei termini del bando, il 14 Giugno 2012, il Comune, amministrato dal Commissario Straordinario, avrebbe dovuto reperire immobili attraverso una manifestazione di interesse rivolta a proprietari di immobili per l’acquisizione e successiva riqualificazione per l’utilizzo sociale.
Il secondo motivo riguarda i termini economici del programma regionale. Il Comune, infatti, avrebbe dovuto acquistare immobili ad un prezzo di circa 600 euro a mq, cifra assolutamente fuori mercato per una città come Alghero e per tutte le città costiere o capoluoghi di provincia. Tant’è vero che a beneficiare dei fondi sono tutti comuni di piccole o piccolissime dimensioni, in gran parte dell’interno della Sardegna, dove i prezzi delle abitazioni sono infinitamente più bassi.
L’unica eccezione è rappresentata da Cagliari, presente in graduatoria con un intervento dell’Area che ha evidentemente proposto la riqualificazione di immobili degradati di sua proprietà. Non così ad Alghero, dove l’Agenzia Regionale per l’edilizia Abitativa, non avendo immobili degradati visto che non si costruisce una casa popolare da almeno dieci anni, ha presentato un progetto di manutenzione straordinaria di alcune porzioni di edifici.
Questa Amministrazione, che ha idee e progetti, ha quindi ragionevolmente deciso di perseguire la strada della concretezza partecipando ad un'altra e più attuabile opportunità, con il progetto di riqualificazione urbana e di realizzazione di alloggi comunali di edilizia residenziale pubblica da destinare alla locazione a canone moderato nella a borgata di Santa Maria La Palma. Il progetto prevede una spesa di 5 milioni di euro, destinati per il 50% alla realizzazione di alloggi e per il 50% alla riqualificazione della parte storica della borgata. In questo caso dedichiamo più attenzione ad una borgata che merita un rilancio anche in funzione del suo ruolo guida nell’agro. Il progetto infatti mira a creare una nuova centralità, con nuove funzioni, qualità, servizi e accoglienza per nuovi residenti.
Massimo Canu |
Nel caso della graduatoria approvata dalla Giunta regionale in merito al Piano nazionale di edilizia abitativa, Alghero non compare perché l’Amministrazione comunale ha ritenuto di non partecipare per due motivi.
Il primo riguarda la tempistica: il Comune ha avuto a disposizione poco più di 15 giorni di tempo ( la giunta infatti si è insediata il 16 Luglio e la scadenza del bando era prevista per il 7 agosto) per una opportunità che prevedeva un iter di preparazione molto lungo e criteri inapplicabili per un Comune come Alghero. Fin dall’apertura dei termini del bando, il 14 Giugno 2012, il Comune, amministrato dal Commissario Straordinario, avrebbe dovuto reperire immobili attraverso una manifestazione di interesse rivolta a proprietari di immobili per l’acquisizione e successiva riqualificazione per l’utilizzo sociale.
Il secondo motivo riguarda i termini economici del programma regionale. Il Comune, infatti, avrebbe dovuto acquistare immobili ad un prezzo di circa 600 euro a mq, cifra assolutamente fuori mercato per una città come Alghero e per tutte le città costiere o capoluoghi di provincia. Tant’è vero che a beneficiare dei fondi sono tutti comuni di piccole o piccolissime dimensioni, in gran parte dell’interno della Sardegna, dove i prezzi delle abitazioni sono infinitamente più bassi.
L’unica eccezione è rappresentata da Cagliari, presente in graduatoria con un intervento dell’Area che ha evidentemente proposto la riqualificazione di immobili degradati di sua proprietà. Non così ad Alghero, dove l’Agenzia Regionale per l’edilizia Abitativa, non avendo immobili degradati visto che non si costruisce una casa popolare da almeno dieci anni, ha presentato un progetto di manutenzione straordinaria di alcune porzioni di edifici.
Questa Amministrazione, che ha idee e progetti, ha quindi ragionevolmente deciso di perseguire la strada della concretezza partecipando ad un'altra e più attuabile opportunità, con il progetto di riqualificazione urbana e di realizzazione di alloggi comunali di edilizia residenziale pubblica da destinare alla locazione a canone moderato nella a borgata di Santa Maria La Palma. Il progetto prevede una spesa di 5 milioni di euro, destinati per il 50% alla realizzazione di alloggi e per il 50% alla riqualificazione della parte storica della borgata. In questo caso dedichiamo più attenzione ad una borgata che merita un rilancio anche in funzione del suo ruolo guida nell’agro. Il progetto infatti mira a creare una nuova centralità, con nuove funzioni, qualità, servizi e accoglienza per nuovi residenti.
Massimo Canu è l'Assessore all'Urbanistica e Politiche Abitative del Comune di Alghero
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