Liberi di crescere: arte e sport per rieducare minori ribelli
Un’opportunità di riscatto attraverso l’arte e la cultura per chi, nonostante la giovane età, ha già avuto problemi con la giustizia.
E’ tempo per fare i primi bilanci del progetto di inclusione sociale “Liberi di crescere” arrivato alla fine.
I protagonisti sono ragazzi, di età compresa tra i 15 e i 20 anni, sottoposti a provvedimenti giudiziari o che hanno interrotto il percorso di studi e che, per questi motivi, sono destinati a faticare più dei loro coetanei per trovare un’occupazione e per collocarsi nella società.
L’assessorato ai Servizi sociali per finanziare queste attività mirate al reinserimento sociale dei minori ha impegnato fondi specifici. I ragazzi sono stati coinvolti in una serie di iniziative finalizzate al reinserimento lavorativo, attraverso proposte culturali, sportive ed educative. Sono stati predisposti percorsi personalizzati preparati da un’equipe psico – pedagogica con attività di sostegno e di consulenza rivolte alle famiglie. Il modello l’hanno fornito analoghe pratiche già sperimentate con successo in Inghilterra e in Francia basate sul recupero dei ragazzi in difficoltà tramite un percorso di avvicinamento all’arte e alla cultura e in particolare alle forme del teatro e dell’artigianato artistico.
Questo pomeriggio alle 16,30, nella sala conferenze della Fondazione Meta, saranno presentati i risultati del programma finanziato all’interno del Por 2007-2013. Nel corso del convegno cui parteciperà anche il sindaco Stefano Lubrano, saranno mostrati i lavori realizzati dai ragazzi realizzati durante i laboratori del progetto “Liberi di crescere”. L’incontro proseguirà nella mattinata di domani con l’appuntamento dal titolo “Le politiche sociali per l’inclusione sociale – progetti e nuove pratiche” nel corso del quale l’assessore ai Servizi Sociali Romina Caula illustrerà le nuove progettualità dell’amministrazione.
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