Low cost a rischio, il Pdl lancia un appello all'unità del territorio
Il territorio deve fare quadrato per non perdere le compagnie low cost.
Velivolo Ryanair |
Il coordinatore cittadino del Pdl rilancia la battaglia per la modifica della legge 10 del 2010, nella parte in cui assoggetta i vettori con tariffe stracciate a gare e vincoli, come quelli previsti dalla imposizione degli oneri di servizio pubblico.
«Così si rischia di avvalorare la tesi degli aiuti di stato piuttosto che inquadrare i finanziamenti come un'azione di legittima promozione in co-marketing», rileva Conoci.
Il rappresentante del Partito del popolo della libertà algherese sostiene l’urgenza di assumere una presa di posizione forte e unitaria per la riscrittura della legge 10 anche tramite una proposta di legge di iniziativa popolare «utile – sostiene Conoci - affinché anche le istituzioni europee abbiano riguardo delle prospettive di sviluppo dei territori e della libertà di movimento dei cittadini piuttosto che degli interessi forti di compagnie aeree che pretendono di operare facendo pagare tariffe che mortificano la libertà di movimento delle persone e le possibilità di lavoro e sviluppo delle nostre imprese».
Il rappresentante del Partito del popolo della libertà algherese sostiene l’urgenza di assumere una presa di posizione forte e unitaria per la riscrittura della legge 10 anche tramite una proposta di legge di iniziativa popolare «utile – sostiene Conoci - affinché anche le istituzioni europee abbiano riguardo delle prospettive di sviluppo dei territori e della libertà di movimento dei cittadini piuttosto che degli interessi forti di compagnie aeree che pretendono di operare facendo pagare tariffe che mortificano la libertà di movimento delle persone e le possibilità di lavoro e sviluppo delle nostre imprese».
Gli esiti dell’indagine Ue sui presunti aiuti di stato alle low cost, rischiano, secondo il coordinatore locale Pdl, di «compromettere il più importante strumento di crescita e sviluppo che da più di dieci anni ha interessato il nostro territorio e la Sardegna». Ma non deve essere una battaglia di parte. Per Conoci serve una mobilitazione generale, senza bandiere. «Adesso che gli eccessi e le contrapposizioni della campagna elettorale sono alle nostre spalle è necessario che questa diventi una battaglia di tutti – dice - Ogni progetto di crescita, ogni modello di sviluppo basato sul turismo, sarebbe inutile senza una rete di trasporti integrata con un sistema internazionale nel quale le low cost rappresentano un elemento imprescindibile».
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