Lubrano presidente di Porto Conte. Pdl: «E' l'inizio della crisi»
Come da programma il sindaco è stato eletto alla carica di presidente dell'ente parco. Bordate dagli avversari politici.
Stefano Lubrano |
Con sedici voti a favore e nove schede bianche della minoranza il primo cittadino succede a Francesco Sasso nella guida dell'Azienda speciale Parco di Porto Conte.
Ma dietro questa elezione, a sentire gli oppositori di Lubrano, la battaglia interna alla maggioranza non si è affatto placata. Anzi.
«Crediamo che solo all'apparenza risolva la crisi della coalizione di sinistra alla guida della città che è esplosa praticamente in concomitanza con la proclamazione degli eletti», criticano i consiglieri Pdl Marco Tedde, Gianni Martinelli, Ennio Ballarini e Michele Pais.
A loro dire «è solo un “pannicello caldo” che lenisce momentaneamente un sintomo, ma non affronta le vere patologie della maggioranza che sono annidate nel suo dna politico».
«Da oggi la maggioranza e la giunta Lubrano sono ufficialmente in crisi e si apre una verifica dall’esito tutt’altro che scontato». Secondo il gruppo di centro destra è questa la vera lettura di ciò che Lubrano definisce “apertura del tavolo politico”.
A detta di Tedde e gli altri sono i principali limiti di questo governo: «Un sindaco che di sinistra non lo è mai stato» e la «difficoltà di coabitazione della sinistra riformista rappresentata dal Pd con la sinistra comunista e antagonista».
Secondo i quattro esponenti del Pdl finora il Partito democratico è stato emarginato «sonoramente schiaffeggiato in pubblico», mentre è stato privilegiato «inspiegabilmente un innaturale rapporto con la sinistra radicale».
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