Per il Pdl è finito l'idillio in casa Lubrano
«Troppe chiacchere e pochi risultati. La città guarda con preoccupazione alle incertezze della giunta Lubrano».
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| Marco Tedde |
Contro risposta dei quattro consiglieri comunali Pdl all’intervento del neo sindaco: «Due sono i modi di amministrare una città – scrivono in una nota - Uno è quello basato sul fare e l'altro sul dire. Nostro malgrado assistiamo quotidianamente alla preoccupante dimostrazione che il Lubrano ha deciso di privilegiare il secondo».
Secondo Marco Tedde, Gianni Martinelli, Michele Pais ed Ennio Ballarini «Piuttosto che impegnarsi a risolvere i tanti problemi cittadini, che quest'estate si sono amplificati in modo drammatico, il Sindaco Lubrano con cadenza settimanale “ingolfa” i quotidiani e propina agli algheresi distillati di amenità e fresche vaporizzazioni sofistiche basate su sterili lamentazioni e caratterizzate dalla non conoscenza dei problemi, della macchina amministrativa e delle procedure da seguire».
I rappresentanti di opposizione mettono in evidenzia la brevità della “luna di miele” della coalizione di centro sinistra al governo della città: «Preso da riunioni segrete di maggioranza nelle quali si discute solo di lottizzazioni e organigramma, Lubrano dimentica di partecipare al bando regionale per l’edilizia abitativa e fa perdere ad Alghero la possibilità di realizzare cinquanta alloggi popolari».
«In città giorno dopo giorno – prosegue la nota del gruppo consiliare Pdl - emerge e si consolida la percezione dell'incespicante incedere del sindaco Lubrano e della sua giunta, peraltro rafforzata da autorevoli amministratori che provengono dal centrodestra. Nel frattempo i veri problemi degli algheresi e la seria programmazione segnano il passo. Noi, dal canto nostro, continuiamo inascoltati ad offrire la nostra collaborazione. Saremo al fianco del sindaco se e allorquando si parlerà di lavoro, sviluppo e di programmazione dell’Alghero futura, quella delle nuove generazioni. Ma se il buon giorno si vede dal mattino c' è da essere fortemente preoccupati».
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