Per una zonizzazione e poche regole certe
Musica per le mie orecchie. Leggi i quesiti » |
Carmelo Spada |
Sono in crescita le lamentele da parte della popolazione, poiché una percentuale significativa di essa risulta esposta. Si stima che circa il 25 per cento della popolazione europea è esposta a livelli di rumore che gli esperti sanitari considerano inaccettabili, in quanto possono causare fastidio, disturbi del sonno ed effetti negativi sulla salute.
La situazione estiva della città di Alghero: da offerta di servizi a problema
Il comune di Alghero non è dotato di zonizzazione acustica comunale, pertanto si applicano i limiti indicati dal DPCM 215 del 14/11/1997. Inoltre il Piano Commerciale del 2007 fissa alle ore 1.00 l’orario massimo per la musica dal vivo all’esterno dei bar nella zona urbana; mentre nel centro storico l’intrattenimento musicale è consentito esclusivamente all’interno dei locali con il solo utilizzo di strumenti a corda e a fiato senza amplificazione sino alle ore 24. Lo stesso piano fissa i limiti massimi di immissione a 55 dB dalle ore 6 alle ore 22 e 45 dB dalle ore 22 alle ore 6.
In città nel corso dell’estate si è registrata un’esplosione parossistica della musica dal vivo svolta all’esterno delle attività commerciali, sul suolo pubblico occupato dalle stessa a pochi metri di distanza, talvolta sovrapponendosi l’una all’altra, distorcendo, disturbando un intero quartiere. In realtà quella musica dovrebbe limitarsi ad intrattenere solo gli avventori. Tecnicamente ciò è ottenibile, senza arrecare disturbo al circondario, utilizzando casse acustiche unidirezionali e compressori del suono come previsto dalle norme vigenti (DPCM 215/99 artt. 3 e 4). In molti casi le immissioni più o meno incontrollate con alti volumi si manifestano per molti giorni consecutivi (o addirittura tutti i giorni) nell’arco della settimana.
Ben diverso è il caso degli occasionali concerti pubblici che si svolgono in varie zone della città e che si concludono generalmente entro la mezzanotte. Nella stagione estiva nessuno pretende il silenzio tombale, molto diversa ed esasperante è l’impossibilità di poter stare dentro casa, anche con le finestre chiuse, senza poter dormire sino all’alba e poi dover andare a lavorare.
L’amministrazione comunale non deve lasciare i cittadini soli davanti a questo problema, deve governare il fenomeno anche attraverso la consultazione nell’ambito del forum dell’Agenda locale 21, di tutta la comunità locale. È necessaria una puntuale zonizzazione e poche regole certe (che ci sono) da far rispettare.
Chi e come deve far rispettare le regole? Questo è il vero problema
I cittadini esasperati, costretti a subire passivamente i decibel, dopo le 22 possono solo chiamare i numeri di emergenza 112 e 113, mentre sarebbe logico che ad occuparsene siano i vigili urbani con strumenti adeguati. La polizia municipale di Olbia ha risolto questo problema operando con fonometro sino alle 02.30 del mattino. La polizia municipale di Alghero deve essere messa in condizioni di poter essere efficace potenziando attività e centrale operativa 24 su 24 ore nel periodo estivo, ora attiva solo sino alle ore 22.00. Attraverso una diversa e più adeguata strategia potrà esserci razionale divisione dei compiti tra le forze dell’ordine, prevenzione, presenza e pronto intervento anche contro il disturbo della quiete pubblica.
Il progetto del WWF Sardegna
Il WWF Sardegna sta sviluppando, con il neo presidente Antonello Secci, una campagna regionale sull’inquinamento acustico. Ci siamo resi conto che è un problema subdolo, sottovalutato ma di vasta portata che riguarda la salute umana e l’ambiente. La legge 447/95 definisce il rumore un pericolo per la salute umana. Secondo i dati UE il 25 per cento della popolazione è esposta al rumore che ne limita la qualità della vita. Ogni anno vengono spesi 38 miliardi di euro per cercare di porre rimedio al rumore invasivo.
Carmelo Spada è insegnante di storia dell'arte. Da anni militante nell'associazione WWF e di recente ha ricostituito la sezione di Alghero.
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