Programma centrosinistra elezioni comunali 2012
IL PROGETTO PER ALGHERO
Stefano Lubrano è portatore non solo di un programma politico per la città di Alghero, ma di un progetto più ampio per una migliore qualità della vita, un nuovo sviluppo economico, un riequilibrio delle opportunità, la valorizzazione dei talenti e il forte impegno per la riduzione delle disuguaglianze sociali.
Tratti identitari di questo progetto sono: la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali; la trasparenza; la riduzione dei costi della politica; il perseguimento del bene pubblico come obiettivo primario.
Stefano Lubrano è portatore non solo di un programma politico per la città di Alghero, ma di un progetto più ampio per una migliore qualità della vita, un nuovo sviluppo economico, un riequilibrio delle opportunità, la valorizzazione dei talenti e il forte impegno per la riduzione delle disuguaglianze sociali.
Tratti identitari di questo progetto sono: la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali; la trasparenza; la riduzione dei costi della politica; il perseguimento del bene pubblico come obiettivo primario.
PRINCIPI E CANTIERI DEL NUOVO SVILUPPO URBANO
I PRINCIPI
IL PAESAGGIO e l’ambiente sono il capitale primario della comunità.
Le COSTE non sono merce: la loro tutela è la premessa indispensabile per ogni sviluppo del territorio.
L’ACCESSO ALLA CASA, diventato incompatibile perfino per le persone e le famiglie con redditi medi, sarà oggetto di uno speciale piano per l’edilizia sociale, convenzionata, sovvenzionata e/o in autocostruzione associata e assistita, definendo nel PUC aree adeguate.
Come già praticato in alcune parti d’Italia e in molte parti d’Europa, il Comune stipulerà speciali convenzioni di collaborazione con imprese di costruzione e proprietari dei suoli per ottenere una quota degli alloggi costruiti da destinare a un sistema di affitti a prezzo accessibile in cambio della possibilità di edificare e di una fiscalità agevolata.
In tempi brevi vogliamo approvare il nuovo PIANO URBANISTICO COMUNALE, che sia adeguato alle esigenze dello sviluppo locale e che non avvantaggi pochi ma garantisca una equa distribuzione dei benefici derivanti dalle scelte di piano.
Il PUC deve prevedere servizi e mobilità, contribuendo a migliorare la qualità di vita urbana secondo criteri di equità sociale e territoriale.
La priorità massima è quella della casa. Le eventuali nuove edificazioni nella cerchia urbana, ma anche a Fertilia e nelle borgate, devono essere orientate a risolvere la questione dell’abitare. Devono essere previsti interventi di completamento e densificazione per dare finalmente una casa agli algheresi, che si tratti di edilizia pubblica, di edilizia sociale, di cooperative, privata o di autocostruzione assistita.
Vogliamo anche fare un grande sforzo per finanziare interventi di RISTRUTTURAZIONE, RISANAMENTO E RECUPERO dei quartieri storici e del patrimonio esistente, ponendo particolare attenzione alla riconversione sostenibile degli immobili e con interventi pianificati quartiere per quartiere, anche mediante l’utilizzo di fondi europei.
Il Comune deve incentivare l’USO DELLE CASE VUOTE: si potrebbe così rafforzare l’offerta residenziale per gli studenti universitari e ampliare la ricettività diffusa. Può farlo utilizzando la leva fiscale, prevedendo sgravi per i proprietari che affittano e aggravi per le case lasciate sfitte.
Entro pochi mesi dalla sua approvazione, al PUC si deve accompagnare una serie di piani di dettaglio per quartieri urbani, Fertilia e le borgate, elaborati con il coinvolgimento degli abitanti e l’introduzione della nuova figura dell’Architetto di Quartiere, collegamento tra cittadini e amministrazione.
Creare NUOVE CENTRALITÀ, portando funzioni, qualità e servizi alle periferie della città, a Fertilia e nelle borgate di Santa Maria La Palma, Guardia Grande, Maristella, Sa Segada, Tanca Farrà, Corea-Villassunta, Arenosu-Gutierrez: i cittadini che vivono fuori dalla cerchia urbana devono godere di tutti i servizi minimi essenziali. Non solo, i comitati di quartiere e di borgata vanno rilanciati e resi interlocutori attivi dell’amministrazione.
E non devono sentirsi esclusi: una NUOVA VIABILITÀ per Alghero, non sarà solo una soluzione alle problematiche del traffico ma anche un fondamentale elemento per il miglioramento della qualità della vita nella nostra città e per l’inclusione.
La circonvallazione, già finanziata dalla Regione nel 2008 ma ancora ferma, andrà realizzata con urgenza.
Ma non si può vivere strangolati dalle auto: il trasporto pubblico (minibus a GPL) e la ciclabilità diffusa in tutti i quartieri andranno integrati in RETI MULTIMODALI PER LA MOBILITÀ.
Non dimentichiamo le esigenze di bambini e bambine: maggiore attenzione sarà data ai progetti (come il Piedibus) che danno valore alla mobilità autonoma dei piccoli e, in generale, alla mobilità pedonale di tutti.
Vogliamo VALORIZZARE IL PORTO: occorre un progetto organico di sviluppo che individui le modalità di gestione più efficaci.
Il Porto ha bisogno di servizi, dell’ottimizzazione degli spazi portuali e del coinvolgimento di tutti gli operatori, club, marinerie, associazioni. Siamo assolutamente contrari al ventilato allargamento della darsena con il sacrificio della spiaggia di S. Giovanni che, assieme ad altre spiagge urbane, sarà oggetto di recupero e rinaturalizzazione e di un utilizzo sulla base di regole certe.
TURISMI INTEGRATI
Il principio di base per una nuova economia si chiama INTEGRAZIONE.
Non si può vivere di solo turismo per pochi mesi all’anno. Alghero avrà più direzioni di sviluppo e il turismo rappresenterà l’economia trainante, ma solo con l’integrazione delle economie potrà esserci sviluppo e competitività. E questa integrazione passa per la concertazione tra operatori privati ed enti pubblici: mettere insieme esigenze, potenzialità e responsabilità di ciascuno per pianificare in maniera condivisa il futuro ed uscire dall’emergenza continua.
La città possiede le potenzialità per proporsi quale Porta del Turismo Sostenibile, un marchio fondato su pochi essenziali elementi:
– buona relazione tra le comunità degli ospiti e quella dei residenti;
– integrazione delle diverse economie;
– qualità certificata della sostenibilità ambientale delle strutture ricettive;
– riqualificazione delle attuali strutture ricettive per la realizzazione di nuovi servizi specializzati.
Lo sviluppo turistico del territorio non può essere identificato esclusivamente con la realizzazione di nuove strutture ricettive ma può passare attraverso la riqualificazione del patrimonio esistente e l’attivazione di servizi complementari per il turismo, anche censendo e mettendo in rete le economie sommerse (come le cosiddette “seconde case”). È da escludere invece la realizzazione di una struttura alberghiera nel centro della città come l’area Salca (comunemente chiamata Area Saica, oggi Piazzale della Pace).
Valorizzare quanto c’è di bello nel nostro territorio sarà il mezzo fondamentale per conquistare turismi durevoli, non più legati alla fruizione balneare. Il sistema dei parchi e quello dei beni culturali, i prodotti locali e le tradizioni, agricoltura di prossimità, sport, turismi settoriali sono beni potenziali che, coordinati e integrati, potranno costituire gli elementi fondamentali di un turismo non più limitato alla sola stagione estiva.
In quest’ottica sarà fondamentale la valorizzazione dei prodotti locali artigianali ed enogastronomici. Il nostro stile di vita, i nostri oggetti, il nostro cibo possono diventare valore aggiunto per l’esperienza turistica.
NUOVA EDILIZIA E AREE ARTIGIANALI
L’EDILIZIA possiede in città professionalità e saperi che vanno diretti verso settori compatibili con unanuova qualità e una rinnovata competitività di mercato. Il Piano Urbanistico Comunale e il regolamento edilizio saranno gli strumenti che supporteranno i cantieri della nuova edilizia, basata sulla riqualificazione degli edifici e sulla creazione di servizi. Opere di demolizione-ricostruzione a maggiore efficienza energetica, coibentazione, uso di tecnologie innovative, riduzione della dispersione termica ed acustica saranno regolati e sostenuti da apposite norme e premialità.
LE AREE INDUSTRIALI E ARTIGIANALI, San Marco, Ungias, Galantè, saranno ampliate e dotate di collegamenti con la città, con l’obiettivo di rafforzare una vocazione verso le tecnologie e i servizi avanzati. La costante concertazione con le categorie di commercianti e artigiani potrà favorire una crescita ben organizzata e compatibile con le esigenze della città.
AMBIENTE E ECONOMIE VERDI
Entro un anno occorrerà prevedere un Piano Comunale dell’ENERGIA per diffondere l’installazione di piccoli impianti di auto-generazione pubblici e privati, sia di famiglie che di imprese, dando la precedenza a quelle artigiane e agricole, semplificando al massimo le procedure di autorizzazione.
Sul fronte dei RIFIUTI, se la raccolta differenziata ha raggiunto un accettabile 40%, è invece gravemente carente la pulizia urbana. Vogliamo Alghero pulita: introdurremo sistematiche operazioni di spazzamento e di lavaggio stradale e promuoveremo una campagna per la sensibilizzazione al decoro urbano. Un'attenzione particolare dovrà essere data ad azioni di riduzione della produzione di rifiuti e di riciclo e riuso. La bellezza della città dipende da ciascuno di noi.
Il capitolato di appalto per i rifiuti (in scadenza nel 2013) andrà definito con la partecipazione dei cittadini e delle categorie produttive, introducendo reali premialità per la riduzione e la differenziazione. Apposite misure amministrative consentiranno al Comune, alle altre istituzioni, alle mense pubbliche, ai centri commerciali, alle aziende e agli ospedali di ottenere una forte riduzione nella produzione di rifiuti.
La DEPURAZIONE è un’emergenza cittadina. La compromissione ambientale della laguna, causata dall’immissione delle acque reflue, si manifesta con produzione anomala di alghe e si è estesa fino al mare antistante la spiaggia di Maria Pia. Dal maggio del 2011 le acque depurate sono in parte destinate al riuso in agricoltura, causando ulteriori danni alle colture della Nurra.
È un problema serissimo, per il quale occorre una soluzione rapida: entro tre mesi dall’insediamento, ci impegniamo ad individuare la soluzione tecnica che, con il minor costo possibile di realizzazione e di gestione, permetta di risolvere definitivamente questo grave problema ambientale. Ci impegniamo, inoltre, a ricercare le risorse economiche per la sua realizzazione sollecitando gli enti competenti.
Maria Pia nei Parchi Urbani: i Parchi urbani saranno il più importante polmone verde della città, aree di svago e tempo libero. Comprendono l’attuale fascia costiera pinetata e a ginepreto, l’area di Maria Pia. A quest’ultima sarà riservata particolare attenzione, perché dovrà svolgere la funzione di collegamento tra la cinta urbana, l’area della bonifica agraria con le sue borgate e il Parco Naturale Regionale di Porto Conte.
Vogliamo restituire all’uso pubblico quest’area e per questo intendiamo realizzare un grande parco urbano, potenziare le strutture sportive esistenti e realizzarne delle altre. Per raggiungere questo obiettivo faremo un grande concorso di idee che dovrà inserire in un unico progetto il parco urbano di Maria Pia, le strutture sportive, la nuova ricettività a sostegno della multifunzionalità dell’area e il Palazzo della Cultura, delle Arti e dei Congressi.
L’area di Maria Pia, grazie alla sua vicinanza con lo stagno del Calich, è il naturale collegamento tra la città e il Parco di Porto Conte. Per tale motivo il PUC la considererà un’area filtro.
Il Sistema delle AREE PROTETTE che comprende il Parco Regionale di Porto Conte, l’Area Marina Protetta di Capo Caccia, i SIC (Sito di Interesse Comunitario) “Lago Baratz-Porto Ferro”, “Capo Caccia-P.ta Giglio”, “Entroterra e Zona Costiera tra Bosa, Capo Marargiu e P. Tangone” e la Zona di Protezione Speciale (ZPS) Capo Caccia, l’Area 5 del Parco Geominerario della Sardegna rappresenta una Rete Ecologica di straordinario valore ambientale ed economico che noi consideriamo uno degli attrattori turistici più importanti del territorio. Per una corretta valorizzazione che metta al centro delle scelte i benefici per la comunità occorrerà definire un progetto organico di sviluppo attraverso il quale valutare le modalità di gestione più efficaci. Un punto indispensabile di questo progetto è l’unificazione degli organismi e del sistema di gestione delle aree protette, che al tempo stesso tuteli l’ambiente e s’impegni per lo sviluppo di attività economiche sostenibili che dovranno coinvolgere i settori produttivi del territorio.
RITORNO ALLA TERRA: AGRICOLTURA E COMMERCIO DI PROSSIMITÀ
Alghero produce, in forma discontinua e frammentata, solo il 33% di quel che consuma.
Il tema del cibo dovrà essere centrale nelle politiche pubbliche.
L’AGRICOLTURA DI PROSSIMITÀ, a scala ridotta, dovrà essere il cuore di uno sviluppo in sintonia con la natura. La filiera agroalimentare sarà ridimensionata in base allo sviluppo economico del territorio.
Caratteristiche della nuova agricoltura: tipicità e qualità dell’agroalimentare, FILIERA CORTA e INTEGRATA con il turismo, con le reti commerciali, con le mense pubbliche e private. Produttori (anche piccoli e associati), sistemi di trasporto a minimo impatto, Gruppi di Acquisto Solidale, mercati locali incentivati dal Comune saranno i protagonisti del rilancio della vocazione agricola del territorio. Sarà quindi fondamentale favorire una nuova cultura alimentare anche attraverso le scuole.
Incentivare la creazione di ORTI URBANI: tramite bandi, vogliamo assegnare a cittadini e associazioni appezzamenti di terreni comunali, di superficie non inferiore a 50 metri quadri. Le coltivazioni, che dovranno avere carattere biologico, non potranno essere a scopo di lucro.
Un Piano per Surigheddu e Mamuntanas. Il piano di valorizzazione delle aziende agricole di Surigheddu e Mamuntanas, per il quale si dovrà ricercare l’interlocuzione della Regione, dovrà costituire un modello sperimentale di agricoltura integrata con i settori turistico, sportivo ed energetico, articolando le varie funzioni secondo le specifiche vocazioni del complesso. L’attività principale riguarderà le produzioni agroalimentari tipiche del nostro territorio. Si prevedono infrastrutture, cantine, caseifici, oleifici, ricoveri per il bestiame, capanni per macchine agricole. Saranno previste strutture sportive e ricreative al servizio del territorio e del turismo. Altro settore integrativo sarà quello della produzione di energie alternative a basso impatto ambientale.
LA CULTURA CHE FA ECONOMIA, L’ISTRUZIONE, LO SPORT
La promozione della CULTURA è un’esigenza di civiltà e progresso ed è alla base del miglioramento della qualità della vita della nostra comunità. La città dispone di un buon tessuto di associazioni e di micro imprese culturali. L’obiettivo sarà mettere a sistema il variegato mondo della cultura dotandolo di adeguati spazi ed attenzioni . Ci impegniamo a recuperare e attivare le strutture dell’ex Cotonificio e della ex Vetreria per servizi alla cittadinanza ed in particolare per i nostri giovani. Le biblioteche cittadine assumeranno un ruolo primario nella promozione culturale nella nostra città, strutture vive di partecipazione creativa.
Il tema dell’identità catalana di Alghero è un valore aggiunto non ancora pienamente valorizzato. La Catalogna ci guarda al di là del mare: è nostra intenzione intensificare i rapporti istituzionali e gli interscambi culturali e commerciali favorirà la conservazione del nostro patrimonio culturale ed identitario. Ma anche le altre identità del nostro territorio (la città di fondazione, Fertilia, le borgate rurali, ma anche la sardità), dovranno emergere nelle loro peculiarità e punti di forza e trovare occasione di diffusione e valorizzazione.
Occorrono investimenti per mettere in sicurezza la maggior parte delle SCUOLE CITTADINE, oggi insicure e vere fonti di dispersione energetica. Il 40% degli istituti manca di spazi attrezzati per attività sportive, musicali e artistiche. Va dunque definito un Piano per l’edilizia scolastica capace di affrontare in termini concreti queste problematiche e di favorire una riconversione sostenibile che, in prospettiva, riguardi anche gli altri edifici pubblici: in questa opera di recupero e ripensamento delle scuole coinvolgeremo le varie anime della scuola. Vogliamo che, compatibilmente con gli orari didattici, le scuole siano aperte a cittadini e associazioni e coinvolte nella vita sociale e culturale della città, diventando punti di snodo aperti alla ricchezza e alla contaminazione interculturale. Intendiamo anche stimolare un collegamento permanente con altre realtà culturali al fine di rendere immediate le occasioni di conoscenza attive oltre l’ambito strettamente scolastico.
La presenza della facoltà di Architettura è un elemento centrale per il sistema educativo e culturale di Alghero, anche oltre gli evidenti benefici di carattere economici e sociale. Vogliamo assegnarle tutti gli spazi necessari per le sue attività didattiche e di ricerca, spazi che saranno anch’essi utilizzabili da tutta la città: tra questi, in particolare puntiamo a una grande biblioteca pubblica a gestione congiunta tra Comune e Università, un’aula magna, sale multimediali. La presenza dell’Università può essere l’occasione per rafforzare la nascita di centri e gruppi di ricerca e diventare incubatrice di imprese e attività in settori ad alto valore aggiunto. Architettura ad Alghero è l’unica Facoltà (ora Dipartimento) che non ha sede a Cagliari o Sassari e va riconosciuta e finanziata come sede decentrata.
Ci impegniamo a recuperare il ruolo primario del Comune riguardo al servizio fondamentale dell’istruzione, operando di concerto con le diverse istituzioni scolastiche, mediante la promozione di iniziative culturali e il supporto di quelle autoprodotte dal mondo della scuola. Ci impegneremo per ristabilire e valorizzare il rapporto con le istituzioni competenti in materia (ministero dell’Istruzione e sue emanazioni in ambito locale, Regione, Provincia) a difesa dei legittimi interessi della popolazione studentesca di Alghero e del territorio. Sempre nell’ottica dell’apertura e della partecipazione, vogliamo istituire una consulta rappresentativa del mondo dell’istruzione e formazione algherese, che abbia un ruolo consultivo nei confronti dell’assessore della Pubblica istruzione.
Non è più rinviabile un’azione di promozione complessiva volta alla salvaguardia della lingua e della cultura algherese, ruolo che il Comune deve esercitare attivamente riappropriandosi dei suoi compiti statutari, in collaborazione con le entità pubbliche e le associazioni locali che operano a tale scopo.
Occorre inoltre stimolare una più efficace azione di conoscenza e di fruizione delle offerte sportive in città, andare verso la realizzazione di un polo polisportivo e realizzare la copertura della Piscina comunale.
DISAGIO SOCIALE, PRIORITÀ PROGRAMMATICA
I piani sanitari e sociali assegnano ai Comuni ed alle aziende Sanitarie il ruolo di promuovere, in maniera sinergica ed attraverso azioni integrate il benessere fisico, psichico, sociale ed economico dei cittadini; secondo i piani sanitari nazionali ed europei, investire in salute significa prima di tutto investire nello sviluppo umano e nel benessere sociale ed economico. Lo strumento per garantire i servizi sociosanitari integrati nel territorio è il Piano Locale Unitario dei Servizi alla Persona (Plus). Nell’ambito delle politiche sociali e sociosanitarie è, dunque, prioritario attuare una progettazione integrata e partecipata come prevista dalla L.R. 23/05 attraverso l’attivazione della valutazione dei bisogni del territorio e della programmazione condivisa con tutti gli attori in campo: i portatori di interessi singoli o associati, ASL, Comuni, privato sociale, volontariato.
Il Comune di Alghero deve appropriarsi di un protagonismo che sinora non ha espresso all’interno del Distretto Sanitario , assumendo la funzione di Comune capofila, che gli compete in quanto Comune di maggiori dimensioni, o ancora meglio dotandosi di un PLUS autonomo che consentirebbe un migliore utilizzo dei fondi nell’interesse dei servizi rivolti al cittadino e secondo le specificità del territorio di appartenenza. Questo consentirebbe una maggiore incisività delle azioni integrate rivolte alle nuove povertà, alla famiglia, agli anziani, ai minori, ai disabili ed ai portatori di un disagio, agli adolescenti ed alla scuola come luogo di azioni di prevenzione.
I Servizi sociali e sanitari nelle loro diverse articolazioni e nelle azioni congiunte devono sostenere, potenziare, secondo quanto previsto dalle leggi, il benessere globale delle persone ed, in particolare, garantire la miglior qualità di vita possibile delle fasce più deboli, come anziani, disabili psichici, portatori di handicap, malati, famiglie a rischio e minori a rischio.
L’amministrazione comunale è chiamata a fornire in tale ambito servizi di supporto diretto, come: interventi professionali di tipo psicologico e sociale, asili nido, assistenza educativa domiciliare, assistenza domiciliare integrata, affido familiare, inserimenti lavorativi, tirocini formativi. Intendiamo garantire, attraverso la co-progettazione con la ASL, gli interventi di integrazione ed inclusione sociale nel settore della salute mentale (Centro Alzheimer da realizzare, in accordo con l’AZIENDA Sanitaria Locale, nell’ambito della rete regionale di riabilitazione e sostegno alle famiglie; attuare il progetto del Centro di Salute mentale aperto 24 ore su 24) e delle dipendenze patologiche, favorire gli inserimenti lavorativi, aprire centri di aggregazione di quartiere, promuovere attività sportive integrate volte a favorire l’inclusione sociale dei minori a rischio e dei disabili.
Tutte le azioni di promozione della salute e di miglioramento della qualità di vita non devono essere tese verso una mera assistenza, ma, accanto alla necessità di intervenire nelle emergenze quotidiane legate al tema del disagio sociale, occorre attuare una politica che consenta di passare dal "sussidio" alla "sussidiarietà" per la crescita personale, sociale e culturale delle persone e delle famiglie.
SANITÀ: TERRITORIALIZZAZIONE E NUOVO POLO OSPEDALIERO
La gestione del SETTORE SANITARIO è affidata alla Regione Sardegna che ha avviato un’azione di ridimensionamento degli ospedali algheresi all’interno di una politica di centralizzazione, contro la quale è necessaria una forte attività di pressione a livello regionale. Occorre fare in modo che Alghero mantenga la propria autonomia nell’ambito della Azienda Sanitaria Locale e conservi almeno tutte le discipline attualmente presenti negli attuali presidi, potenziandole e unificandole in un’unica gestione che metta il cittadino al centro di un’applicazione concreta del diritto alla salute.
Gli obiettivi:
– la realizzazione di un nuovo Polo Ospedaliero e la messa in sicurezza di interi reparti dell’Ospedale Civile e di quello Traumatologico e Riabilitativo;
– il rafforzamento dei servizi dell’assistenza territoriale, della medicina del territorio e delle attività di prevenzione.
UN COMUNE TRASPARENTE PER UNA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA
Trasparenza, imparzialità, partecipazione: saranno i principi fondamentali della nuova Casa Comunale. Saranno obiettivi prioritari:
Fine del cosiddetto “spoils system” e della pratica clientelare con cui le forze di governo distribuiscono cariche istituzionali;
Riorganizzazione degli uffici comunali, razionalizzazione delle risorse umane e ottimizzazione delle competenze;
Introduzione del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) per consentire ad ogni cittadino l’accesso agli atti di tutta l’attività amministrativa;
Pubblicazione sul sito del Comune di tutti gli incarichi in organismi pubblici e in società partecipate; la procedura di assegnazione sarà all’insegna della massima trasparenza;
Concorsi pubblici per tutte le assunzioni, con criteri trasparenti e verificabili da tutti i cittadini;
Sistema di rotazione per l’attribuzione degli incarichi, con meccanismo che favorisca i giovani professionisti.
Istituzione della figura del Consigliere Comunale Aggiunto per dare attuazione ai principi d'uguaglianza, di pari dignità, d'integrazione degli stranieri e della cultura multietnica;
Realizzazione di una autentica partecipazione democratica, utilizzando anche gli attuali strumenti di comunicazione web. La partecipazione riguarderà sia le grandi scelte (in particolare sarà molto intensa ed estesa per il PUC, il Piano energetico e il nuovo capitolo per i rifiuti) sia le piccole, importanti opere di quartiere, in cui gli abitanti saranno coinvolti nella progettazione e – quando possibile – nella realizzazione e gestione;
Attuazione del metodo della rendicontazione dell’attività svolta da parte del Sindaco e della Giunta, con cadenze sistematiche, in tutti i quartieri e le borgate cittadine.
Il bilancio partecipato.
BILANCIO DA RISANARE
Il BILANCIO COMUNALE è attualmente caratterizzato da un grave disavanzo finanziario.
Proponiamo:
Il recupero dell’evasione contributiva attraverso l’incrocio di dati;
Sistemi di progressività finalizzati a defiscalizzare in parte le fasce più deboli della popolazione;
Verifica e razionalizzazione della spesa pubblica e “messa a punto” della macchina amministrativa per migliorare efficienza e risparmio;
Riesame delle forme e della funzionalità delle società in house e delle fondazioni;
Forte impegno per il reperimento di risorse dai fondi europei, statali e regionali, indirizzato a progetti di sviluppo sostenibile;
Valorizzazione delle risorse umane interne all’amministrazione comunale al fine di ridurre la necessità di attingere a professionalità esterne.
I PRINCIPI
IL PAESAGGIO e l’ambiente sono il capitale primario della comunità.
Le COSTE non sono merce: la loro tutela è la premessa indispensabile per ogni sviluppo del territorio.
I CANTIERI
L’ACCESSO ALLA CASA, diventato incompatibile perfino per le persone e le famiglie con redditi medi, sarà oggetto di uno speciale piano per l’edilizia sociale, convenzionata, sovvenzionata e/o in autocostruzione associata e assistita, definendo nel PUC aree adeguate.
Come già praticato in alcune parti d’Italia e in molte parti d’Europa, il Comune stipulerà speciali convenzioni di collaborazione con imprese di costruzione e proprietari dei suoli per ottenere una quota degli alloggi costruiti da destinare a un sistema di affitti a prezzo accessibile in cambio della possibilità di edificare e di una fiscalità agevolata.
In tempi brevi vogliamo approvare il nuovo PIANO URBANISTICO COMUNALE, che sia adeguato alle esigenze dello sviluppo locale e che non avvantaggi pochi ma garantisca una equa distribuzione dei benefici derivanti dalle scelte di piano.
Il PUC deve prevedere servizi e mobilità, contribuendo a migliorare la qualità di vita urbana secondo criteri di equità sociale e territoriale.
La priorità massima è quella della casa. Le eventuali nuove edificazioni nella cerchia urbana, ma anche a Fertilia e nelle borgate, devono essere orientate a risolvere la questione dell’abitare. Devono essere previsti interventi di completamento e densificazione per dare finalmente una casa agli algheresi, che si tratti di edilizia pubblica, di edilizia sociale, di cooperative, privata o di autocostruzione assistita.
Vogliamo anche fare un grande sforzo per finanziare interventi di RISTRUTTURAZIONE, RISANAMENTO E RECUPERO dei quartieri storici e del patrimonio esistente, ponendo particolare attenzione alla riconversione sostenibile degli immobili e con interventi pianificati quartiere per quartiere, anche mediante l’utilizzo di fondi europei.
Il Comune deve incentivare l’USO DELLE CASE VUOTE: si potrebbe così rafforzare l’offerta residenziale per gli studenti universitari e ampliare la ricettività diffusa. Può farlo utilizzando la leva fiscale, prevedendo sgravi per i proprietari che affittano e aggravi per le case lasciate sfitte.
Entro pochi mesi dalla sua approvazione, al PUC si deve accompagnare una serie di piani di dettaglio per quartieri urbani, Fertilia e le borgate, elaborati con il coinvolgimento degli abitanti e l’introduzione della nuova figura dell’Architetto di Quartiere, collegamento tra cittadini e amministrazione.
Creare NUOVE CENTRALITÀ, portando funzioni, qualità e servizi alle periferie della città, a Fertilia e nelle borgate di Santa Maria La Palma, Guardia Grande, Maristella, Sa Segada, Tanca Farrà, Corea-Villassunta, Arenosu-Gutierrez: i cittadini che vivono fuori dalla cerchia urbana devono godere di tutti i servizi minimi essenziali. Non solo, i comitati di quartiere e di borgata vanno rilanciati e resi interlocutori attivi dell’amministrazione.
E non devono sentirsi esclusi: una NUOVA VIABILITÀ per Alghero, non sarà solo una soluzione alle problematiche del traffico ma anche un fondamentale elemento per il miglioramento della qualità della vita nella nostra città e per l’inclusione.
La circonvallazione, già finanziata dalla Regione nel 2008 ma ancora ferma, andrà realizzata con urgenza.
Ma non si può vivere strangolati dalle auto: il trasporto pubblico (minibus a GPL) e la ciclabilità diffusa in tutti i quartieri andranno integrati in RETI MULTIMODALI PER LA MOBILITÀ.
Non dimentichiamo le esigenze di bambini e bambine: maggiore attenzione sarà data ai progetti (come il Piedibus) che danno valore alla mobilità autonoma dei piccoli e, in generale, alla mobilità pedonale di tutti.
Vogliamo VALORIZZARE IL PORTO: occorre un progetto organico di sviluppo che individui le modalità di gestione più efficaci.
Il Porto ha bisogno di servizi, dell’ottimizzazione degli spazi portuali e del coinvolgimento di tutti gli operatori, club, marinerie, associazioni. Siamo assolutamente contrari al ventilato allargamento della darsena con il sacrificio della spiaggia di S. Giovanni che, assieme ad altre spiagge urbane, sarà oggetto di recupero e rinaturalizzazione e di un utilizzo sulla base di regole certe.
TURISMI INTEGRATI
Il principio di base per una nuova economia si chiama INTEGRAZIONE.
Non si può vivere di solo turismo per pochi mesi all’anno. Alghero avrà più direzioni di sviluppo e il turismo rappresenterà l’economia trainante, ma solo con l’integrazione delle economie potrà esserci sviluppo e competitività. E questa integrazione passa per la concertazione tra operatori privati ed enti pubblici: mettere insieme esigenze, potenzialità e responsabilità di ciascuno per pianificare in maniera condivisa il futuro ed uscire dall’emergenza continua.
La città possiede le potenzialità per proporsi quale Porta del Turismo Sostenibile, un marchio fondato su pochi essenziali elementi:
– buona relazione tra le comunità degli ospiti e quella dei residenti;
– integrazione delle diverse economie;
– qualità certificata della sostenibilità ambientale delle strutture ricettive;
– riqualificazione delle attuali strutture ricettive per la realizzazione di nuovi servizi specializzati.
Lo sviluppo turistico del territorio non può essere identificato esclusivamente con la realizzazione di nuove strutture ricettive ma può passare attraverso la riqualificazione del patrimonio esistente e l’attivazione di servizi complementari per il turismo, anche censendo e mettendo in rete le economie sommerse (come le cosiddette “seconde case”). È da escludere invece la realizzazione di una struttura alberghiera nel centro della città come l’area Salca (comunemente chiamata Area Saica, oggi Piazzale della Pace).
Valorizzare quanto c’è di bello nel nostro territorio sarà il mezzo fondamentale per conquistare turismi durevoli, non più legati alla fruizione balneare. Il sistema dei parchi e quello dei beni culturali, i prodotti locali e le tradizioni, agricoltura di prossimità, sport, turismi settoriali sono beni potenziali che, coordinati e integrati, potranno costituire gli elementi fondamentali di un turismo non più limitato alla sola stagione estiva.
In quest’ottica sarà fondamentale la valorizzazione dei prodotti locali artigianali ed enogastronomici. Il nostro stile di vita, i nostri oggetti, il nostro cibo possono diventare valore aggiunto per l’esperienza turistica.
NUOVA EDILIZIA E AREE ARTIGIANALI
L’EDILIZIA possiede in città professionalità e saperi che vanno diretti verso settori compatibili con unanuova qualità e una rinnovata competitività di mercato. Il Piano Urbanistico Comunale e il regolamento edilizio saranno gli strumenti che supporteranno i cantieri della nuova edilizia, basata sulla riqualificazione degli edifici e sulla creazione di servizi. Opere di demolizione-ricostruzione a maggiore efficienza energetica, coibentazione, uso di tecnologie innovative, riduzione della dispersione termica ed acustica saranno regolati e sostenuti da apposite norme e premialità.
LE AREE INDUSTRIALI E ARTIGIANALI, San Marco, Ungias, Galantè, saranno ampliate e dotate di collegamenti con la città, con l’obiettivo di rafforzare una vocazione verso le tecnologie e i servizi avanzati. La costante concertazione con le categorie di commercianti e artigiani potrà favorire una crescita ben organizzata e compatibile con le esigenze della città.
AMBIENTE E ECONOMIE VERDI
Entro un anno occorrerà prevedere un Piano Comunale dell’ENERGIA per diffondere l’installazione di piccoli impianti di auto-generazione pubblici e privati, sia di famiglie che di imprese, dando la precedenza a quelle artigiane e agricole, semplificando al massimo le procedure di autorizzazione.
Sul fronte dei RIFIUTI, se la raccolta differenziata ha raggiunto un accettabile 40%, è invece gravemente carente la pulizia urbana. Vogliamo Alghero pulita: introdurremo sistematiche operazioni di spazzamento e di lavaggio stradale e promuoveremo una campagna per la sensibilizzazione al decoro urbano. Un'attenzione particolare dovrà essere data ad azioni di riduzione della produzione di rifiuti e di riciclo e riuso. La bellezza della città dipende da ciascuno di noi.
Il capitolato di appalto per i rifiuti (in scadenza nel 2013) andrà definito con la partecipazione dei cittadini e delle categorie produttive, introducendo reali premialità per la riduzione e la differenziazione. Apposite misure amministrative consentiranno al Comune, alle altre istituzioni, alle mense pubbliche, ai centri commerciali, alle aziende e agli ospedali di ottenere una forte riduzione nella produzione di rifiuti.
La DEPURAZIONE è un’emergenza cittadina. La compromissione ambientale della laguna, causata dall’immissione delle acque reflue, si manifesta con produzione anomala di alghe e si è estesa fino al mare antistante la spiaggia di Maria Pia. Dal maggio del 2011 le acque depurate sono in parte destinate al riuso in agricoltura, causando ulteriori danni alle colture della Nurra.
È un problema serissimo, per il quale occorre una soluzione rapida: entro tre mesi dall’insediamento, ci impegniamo ad individuare la soluzione tecnica che, con il minor costo possibile di realizzazione e di gestione, permetta di risolvere definitivamente questo grave problema ambientale. Ci impegniamo, inoltre, a ricercare le risorse economiche per la sua realizzazione sollecitando gli enti competenti.
Maria Pia nei Parchi Urbani: i Parchi urbani saranno il più importante polmone verde della città, aree di svago e tempo libero. Comprendono l’attuale fascia costiera pinetata e a ginepreto, l’area di Maria Pia. A quest’ultima sarà riservata particolare attenzione, perché dovrà svolgere la funzione di collegamento tra la cinta urbana, l’area della bonifica agraria con le sue borgate e il Parco Naturale Regionale di Porto Conte.
Vogliamo restituire all’uso pubblico quest’area e per questo intendiamo realizzare un grande parco urbano, potenziare le strutture sportive esistenti e realizzarne delle altre. Per raggiungere questo obiettivo faremo un grande concorso di idee che dovrà inserire in un unico progetto il parco urbano di Maria Pia, le strutture sportive, la nuova ricettività a sostegno della multifunzionalità dell’area e il Palazzo della Cultura, delle Arti e dei Congressi.
L’area di Maria Pia, grazie alla sua vicinanza con lo stagno del Calich, è il naturale collegamento tra la città e il Parco di Porto Conte. Per tale motivo il PUC la considererà un’area filtro.
Il Sistema delle AREE PROTETTE che comprende il Parco Regionale di Porto Conte, l’Area Marina Protetta di Capo Caccia, i SIC (Sito di Interesse Comunitario) “Lago Baratz-Porto Ferro”, “Capo Caccia-P.ta Giglio”, “Entroterra e Zona Costiera tra Bosa, Capo Marargiu e P. Tangone” e la Zona di Protezione Speciale (ZPS) Capo Caccia, l’Area 5 del Parco Geominerario della Sardegna rappresenta una Rete Ecologica di straordinario valore ambientale ed economico che noi consideriamo uno degli attrattori turistici più importanti del territorio. Per una corretta valorizzazione che metta al centro delle scelte i benefici per la comunità occorrerà definire un progetto organico di sviluppo attraverso il quale valutare le modalità di gestione più efficaci. Un punto indispensabile di questo progetto è l’unificazione degli organismi e del sistema di gestione delle aree protette, che al tempo stesso tuteli l’ambiente e s’impegni per lo sviluppo di attività economiche sostenibili che dovranno coinvolgere i settori produttivi del territorio.
RITORNO ALLA TERRA: AGRICOLTURA E COMMERCIO DI PROSSIMITÀ
Alghero produce, in forma discontinua e frammentata, solo il 33% di quel che consuma.
Il tema del cibo dovrà essere centrale nelle politiche pubbliche.
L’AGRICOLTURA DI PROSSIMITÀ, a scala ridotta, dovrà essere il cuore di uno sviluppo in sintonia con la natura. La filiera agroalimentare sarà ridimensionata in base allo sviluppo economico del territorio.
Caratteristiche della nuova agricoltura: tipicità e qualità dell’agroalimentare, FILIERA CORTA e INTEGRATA con il turismo, con le reti commerciali, con le mense pubbliche e private. Produttori (anche piccoli e associati), sistemi di trasporto a minimo impatto, Gruppi di Acquisto Solidale, mercati locali incentivati dal Comune saranno i protagonisti del rilancio della vocazione agricola del territorio. Sarà quindi fondamentale favorire una nuova cultura alimentare anche attraverso le scuole.
Incentivare la creazione di ORTI URBANI: tramite bandi, vogliamo assegnare a cittadini e associazioni appezzamenti di terreni comunali, di superficie non inferiore a 50 metri quadri. Le coltivazioni, che dovranno avere carattere biologico, non potranno essere a scopo di lucro.
Un Piano per Surigheddu e Mamuntanas. Il piano di valorizzazione delle aziende agricole di Surigheddu e Mamuntanas, per il quale si dovrà ricercare l’interlocuzione della Regione, dovrà costituire un modello sperimentale di agricoltura integrata con i settori turistico, sportivo ed energetico, articolando le varie funzioni secondo le specifiche vocazioni del complesso. L’attività principale riguarderà le produzioni agroalimentari tipiche del nostro territorio. Si prevedono infrastrutture, cantine, caseifici, oleifici, ricoveri per il bestiame, capanni per macchine agricole. Saranno previste strutture sportive e ricreative al servizio del territorio e del turismo. Altro settore integrativo sarà quello della produzione di energie alternative a basso impatto ambientale.
LA CULTURA CHE FA ECONOMIA, L’ISTRUZIONE, LO SPORT
La promozione della CULTURA è un’esigenza di civiltà e progresso ed è alla base del miglioramento della qualità della vita della nostra comunità. La città dispone di un buon tessuto di associazioni e di micro imprese culturali. L’obiettivo sarà mettere a sistema il variegato mondo della cultura dotandolo di adeguati spazi ed attenzioni . Ci impegniamo a recuperare e attivare le strutture dell’ex Cotonificio e della ex Vetreria per servizi alla cittadinanza ed in particolare per i nostri giovani. Le biblioteche cittadine assumeranno un ruolo primario nella promozione culturale nella nostra città, strutture vive di partecipazione creativa.
Il tema dell’identità catalana di Alghero è un valore aggiunto non ancora pienamente valorizzato. La Catalogna ci guarda al di là del mare: è nostra intenzione intensificare i rapporti istituzionali e gli interscambi culturali e commerciali favorirà la conservazione del nostro patrimonio culturale ed identitario. Ma anche le altre identità del nostro territorio (la città di fondazione, Fertilia, le borgate rurali, ma anche la sardità), dovranno emergere nelle loro peculiarità e punti di forza e trovare occasione di diffusione e valorizzazione.
Occorrono investimenti per mettere in sicurezza la maggior parte delle SCUOLE CITTADINE, oggi insicure e vere fonti di dispersione energetica. Il 40% degli istituti manca di spazi attrezzati per attività sportive, musicali e artistiche. Va dunque definito un Piano per l’edilizia scolastica capace di affrontare in termini concreti queste problematiche e di favorire una riconversione sostenibile che, in prospettiva, riguardi anche gli altri edifici pubblici: in questa opera di recupero e ripensamento delle scuole coinvolgeremo le varie anime della scuola. Vogliamo che, compatibilmente con gli orari didattici, le scuole siano aperte a cittadini e associazioni e coinvolte nella vita sociale e culturale della città, diventando punti di snodo aperti alla ricchezza e alla contaminazione interculturale. Intendiamo anche stimolare un collegamento permanente con altre realtà culturali al fine di rendere immediate le occasioni di conoscenza attive oltre l’ambito strettamente scolastico.
La presenza della facoltà di Architettura è un elemento centrale per il sistema educativo e culturale di Alghero, anche oltre gli evidenti benefici di carattere economici e sociale. Vogliamo assegnarle tutti gli spazi necessari per le sue attività didattiche e di ricerca, spazi che saranno anch’essi utilizzabili da tutta la città: tra questi, in particolare puntiamo a una grande biblioteca pubblica a gestione congiunta tra Comune e Università, un’aula magna, sale multimediali. La presenza dell’Università può essere l’occasione per rafforzare la nascita di centri e gruppi di ricerca e diventare incubatrice di imprese e attività in settori ad alto valore aggiunto. Architettura ad Alghero è l’unica Facoltà (ora Dipartimento) che non ha sede a Cagliari o Sassari e va riconosciuta e finanziata come sede decentrata.
Ci impegniamo a recuperare il ruolo primario del Comune riguardo al servizio fondamentale dell’istruzione, operando di concerto con le diverse istituzioni scolastiche, mediante la promozione di iniziative culturali e il supporto di quelle autoprodotte dal mondo della scuola. Ci impegneremo per ristabilire e valorizzare il rapporto con le istituzioni competenti in materia (ministero dell’Istruzione e sue emanazioni in ambito locale, Regione, Provincia) a difesa dei legittimi interessi della popolazione studentesca di Alghero e del territorio. Sempre nell’ottica dell’apertura e della partecipazione, vogliamo istituire una consulta rappresentativa del mondo dell’istruzione e formazione algherese, che abbia un ruolo consultivo nei confronti dell’assessore della Pubblica istruzione.
Non è più rinviabile un’azione di promozione complessiva volta alla salvaguardia della lingua e della cultura algherese, ruolo che il Comune deve esercitare attivamente riappropriandosi dei suoi compiti statutari, in collaborazione con le entità pubbliche e le associazioni locali che operano a tale scopo.
Occorre inoltre stimolare una più efficace azione di conoscenza e di fruizione delle offerte sportive in città, andare verso la realizzazione di un polo polisportivo e realizzare la copertura della Piscina comunale.
DISAGIO SOCIALE, PRIORITÀ PROGRAMMATICA
I piani sanitari e sociali assegnano ai Comuni ed alle aziende Sanitarie il ruolo di promuovere, in maniera sinergica ed attraverso azioni integrate il benessere fisico, psichico, sociale ed economico dei cittadini; secondo i piani sanitari nazionali ed europei, investire in salute significa prima di tutto investire nello sviluppo umano e nel benessere sociale ed economico. Lo strumento per garantire i servizi sociosanitari integrati nel territorio è il Piano Locale Unitario dei Servizi alla Persona (Plus). Nell’ambito delle politiche sociali e sociosanitarie è, dunque, prioritario attuare una progettazione integrata e partecipata come prevista dalla L.R. 23/05 attraverso l’attivazione della valutazione dei bisogni del territorio e della programmazione condivisa con tutti gli attori in campo: i portatori di interessi singoli o associati, ASL, Comuni, privato sociale, volontariato.
Il Comune di Alghero deve appropriarsi di un protagonismo che sinora non ha espresso all’interno del Distretto Sanitario , assumendo la funzione di Comune capofila, che gli compete in quanto Comune di maggiori dimensioni, o ancora meglio dotandosi di un PLUS autonomo che consentirebbe un migliore utilizzo dei fondi nell’interesse dei servizi rivolti al cittadino e secondo le specificità del territorio di appartenenza. Questo consentirebbe una maggiore incisività delle azioni integrate rivolte alle nuove povertà, alla famiglia, agli anziani, ai minori, ai disabili ed ai portatori di un disagio, agli adolescenti ed alla scuola come luogo di azioni di prevenzione.
I Servizi sociali e sanitari nelle loro diverse articolazioni e nelle azioni congiunte devono sostenere, potenziare, secondo quanto previsto dalle leggi, il benessere globale delle persone ed, in particolare, garantire la miglior qualità di vita possibile delle fasce più deboli, come anziani, disabili psichici, portatori di handicap, malati, famiglie a rischio e minori a rischio.
L’amministrazione comunale è chiamata a fornire in tale ambito servizi di supporto diretto, come: interventi professionali di tipo psicologico e sociale, asili nido, assistenza educativa domiciliare, assistenza domiciliare integrata, affido familiare, inserimenti lavorativi, tirocini formativi. Intendiamo garantire, attraverso la co-progettazione con la ASL, gli interventi di integrazione ed inclusione sociale nel settore della salute mentale (Centro Alzheimer da realizzare, in accordo con l’AZIENDA Sanitaria Locale, nell’ambito della rete regionale di riabilitazione e sostegno alle famiglie; attuare il progetto del Centro di Salute mentale aperto 24 ore su 24) e delle dipendenze patologiche, favorire gli inserimenti lavorativi, aprire centri di aggregazione di quartiere, promuovere attività sportive integrate volte a favorire l’inclusione sociale dei minori a rischio e dei disabili.
Tutte le azioni di promozione della salute e di miglioramento della qualità di vita non devono essere tese verso una mera assistenza, ma, accanto alla necessità di intervenire nelle emergenze quotidiane legate al tema del disagio sociale, occorre attuare una politica che consenta di passare dal "sussidio" alla "sussidiarietà" per la crescita personale, sociale e culturale delle persone e delle famiglie.
SANITÀ: TERRITORIALIZZAZIONE E NUOVO POLO OSPEDALIERO
La gestione del SETTORE SANITARIO è affidata alla Regione Sardegna che ha avviato un’azione di ridimensionamento degli ospedali algheresi all’interno di una politica di centralizzazione, contro la quale è necessaria una forte attività di pressione a livello regionale. Occorre fare in modo che Alghero mantenga la propria autonomia nell’ambito della Azienda Sanitaria Locale e conservi almeno tutte le discipline attualmente presenti negli attuali presidi, potenziandole e unificandole in un’unica gestione che metta il cittadino al centro di un’applicazione concreta del diritto alla salute.
Gli obiettivi:
– la realizzazione di un nuovo Polo Ospedaliero e la messa in sicurezza di interi reparti dell’Ospedale Civile e di quello Traumatologico e Riabilitativo;
– il rafforzamento dei servizi dell’assistenza territoriale, della medicina del territorio e delle attività di prevenzione.
UN COMUNE TRASPARENTE PER UNA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA
Trasparenza, imparzialità, partecipazione: saranno i principi fondamentali della nuova Casa Comunale. Saranno obiettivi prioritari:
Fine del cosiddetto “spoils system” e della pratica clientelare con cui le forze di governo distribuiscono cariche istituzionali;
Riorganizzazione degli uffici comunali, razionalizzazione delle risorse umane e ottimizzazione delle competenze;
Introduzione del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) per consentire ad ogni cittadino l’accesso agli atti di tutta l’attività amministrativa;
Pubblicazione sul sito del Comune di tutti gli incarichi in organismi pubblici e in società partecipate; la procedura di assegnazione sarà all’insegna della massima trasparenza;
Concorsi pubblici per tutte le assunzioni, con criteri trasparenti e verificabili da tutti i cittadini;
Sistema di rotazione per l’attribuzione degli incarichi, con meccanismo che favorisca i giovani professionisti.
Istituzione della figura del Consigliere Comunale Aggiunto per dare attuazione ai principi d'uguaglianza, di pari dignità, d'integrazione degli stranieri e della cultura multietnica;
Realizzazione di una autentica partecipazione democratica, utilizzando anche gli attuali strumenti di comunicazione web. La partecipazione riguarderà sia le grandi scelte (in particolare sarà molto intensa ed estesa per il PUC, il Piano energetico e il nuovo capitolo per i rifiuti) sia le piccole, importanti opere di quartiere, in cui gli abitanti saranno coinvolti nella progettazione e – quando possibile – nella realizzazione e gestione;
Attuazione del metodo della rendicontazione dell’attività svolta da parte del Sindaco e della Giunta, con cadenze sistematiche, in tutti i quartieri e le borgate cittadine.
Il bilancio partecipato.
BILANCIO DA RISANARE
Il BILANCIO COMUNALE è attualmente caratterizzato da un grave disavanzo finanziario.
Proponiamo:
Il recupero dell’evasione contributiva attraverso l’incrocio di dati;
Sistemi di progressività finalizzati a defiscalizzare in parte le fasce più deboli della popolazione;
Verifica e razionalizzazione della spesa pubblica e “messa a punto” della macchina amministrativa per migliorare efficienza e risparmio;
Riesame delle forme e della funzionalità delle società in house e delle fondazioni;
Forte impegno per il reperimento di risorse dai fondi europei, statali e regionali, indirizzato a progetti di sviluppo sostenibile;
Valorizzazione delle risorse umane interne all’amministrazione comunale al fine di ridurre la necessità di attingere a professionalità esterne.
Altri in
Recenti in
Recenti in
Commenti