«Sul Parco la Caporetto della giunta Lubrano»
Per il centro destra nella maggioranza al governo della città c'è una guerra interna per la presidenza di Casa Gioiosa.
I primi screzi si sono consumati ieri nell'aula di via Columbano, in occasione del dibattito sul bilancio preventivo: «Violentando il regolamento consiliare in prima battuta la sinistra ha tentato di interrompere la seduta del consiglio comunale, per poi proseguirla oggi pomeriggio al fine di avere la giustificazione per non partecipare alla concomitante assemblea del Parco. Ciò al fine di non fare emergere le gravi contrapposizioni sulla scelta del fortunato che dovrà occupare la poltrona», attaccano i consiglieri di minoranza.
«Le robuste barricate dialettiche erette dai consiglieri di centrodestra hanno fatto fallire la miseranda iniziativa. Non paghi, il sindaco e la maggioranza hanno svillaneggiato il capogruppo del PdL Marco Tedde che aveva proposto di accelerare i tempi per poter così votare prima della mezzanotte, al fine di evitare di mettere a carico dei cittadini algheresi la "doppia seduta" e risparmiare importanti risorse pubbliche».
Tedde e compagni tengono a precisare anche che «il bilancio, che poggia sulle politiche finanziarie della precedente giunta di centrodestra e nel quale non vi è nemmeno un cenno delle proposte e delle idee sbandierate da Lubrano e dalla sinistra in campagna elettorale, è caratterizzato da ben 12 opere pubbliche progettate e finanziate dalla giunta Tedde con circa 20 milioni di euro».
L'assemblea del Parco «ha certificato la 'Caporetto" dell'amministrazione Lubrano che ha disertato la seduta continuando la rissa sulla poltrona di presidente - incalzano i consiglieri di opposizione - Altro spreco di risorse per un'assemblea convocata invano e fatta fallire per interessi di piccolissimo cabotaggio politico, in barba ai propositi di risparmio».
«In questo quadro poco edificante - chiude la nota del centro destra - fa meraviglia l'atteggiamento supino del gruppo C'è un Alghero Migliore, che ha basato la sua azione politica su promesse -evidentemente vane- di particolare attenzione verso la meritocrazia, la competenza ed il rinnovamento della politica. Invece, niente di nuovo».
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