Turisti in calo del 10 per cento: la preoccupazione di Federalberghi
Report negativo al termine della stagione turistica.
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| Turisti in giro per il centro |
Se da un lato l'aeroporto Riviera del Corallo registra una performance da record sotto il profilo dei passeggeri trasportati, il quadro non è affatto roseo se si guardano i bilanci delle strutture ricettive.
A dipingerlo è Giorgio Macciocu, presidente regionale di Federalberghi-Confcommercio: «La stagione 2012 ha confermato tutte le previsioni e le anticipazioni negative. Al calo del 6 per cento delle presenze registrato lo scorso anno, assistiamo, quest’anno, sulla base delle prime stime elaborate, ad una perdita di circa il 10 per cento di turisti».
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| Giorgio Macciocu |
Una flessione che si riflette pesantemente negli introiti delle attività che ruotano intorno all’industria della vacanza. «I fatturati delle strutture turistiche – riferisce il numero uno sardo di Federalberghi - andranno incontro a un ulteriore decremento a causa della revisione al ribasso delle tariffe che è stata necessaria per continuare ad attirare la clientela». A sentire l’associazione di categoria infatti si è scatenata nel mercato una vera e propria guerra a causa della crisi internazionale che ha coinvolto principalmente i paesi del Mediterraneo, diretti concorrenti della Sardegna.
Le speranze di una chiusura di stagione meno mortificante sono a questo punto rivolte ad un parziale recupero che si potrà avere nei mesi di settembre e ottobre ad esclusivo vantaggio dei più coraggiosi che manterranno gli alberghi aperti nei periodi di spalla.
La perdita di appeal dell’Isola è imputabile, ribadisce Macciocu, alla mancanza di una strategia nella politica dei trasporti: «Come al solito, anche quest'anno, abbiamo assistito ad una serie di decisione estemporanee "last minute" che, non sono state altro che dei palliativi con effetti praticamente inesistenti». Per il portavoce degli albergatori sardi senza strategie adeguate e programmazioni mirate a promuovere il territorio e a risolvere il problema trasporti, si rischia, il prossimo anno, di ripetere la deludente performance del 2012: «Ancora una volta le speranze dei sardi che contano sullo sviluppo turistico quale volano dell'economia isolana sono state completamente disattese – lamenta Giorgio Macciocu - La nostra categoria insiste sul fatto che si debba investire sul turismo in modo strutturale e programmato».
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