Un ponte di pace tra Sardegna e Africa
Presentato il Forum Sardegna, l'Isola verso il sud.
Ieri mattina, nella Sala Angioy della Provincia di Sassari, sono state illustrate nuove rotte di pace, sviluppo e innovazione nel Mediterraneo per iniziativa dell’Associazione Rondine Cittadella della Pace, con il contributo della Provincia di Sassari, della Fondazione Banco di Sardegna e della Camera di Commercio Nord Sardegna.
L'apertura del Forum è prevista venerdì 21 settembre alle ore 21.30 al porto di Alghero con la manifestazione "ImpPorto la pace" organizzata in collaborazione con il Comune di Alghero. Rondine presenterà lo spettacolo "Dissonanze in accordo" che, iniziando dalla voce di Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto, unisce una performance di visual art alle testimonianze dei giovani studenti di Rondine, provenienti da luoghi di guerra e che raccontano la rinascita in una consapevolezza che va oltre il nemico, verso la persona.
Il Forum proseguirà il giorno seguente, 22 settembre, con incontri che toccheranno temi come politica, cultura, economia e sviluppo. Gli studenti di Sponda Sud incontreranno i giovani sardi ai tavoli di lavoro su cultura ed economia per ricercare nuove opportunità di collaborazione concreta tra i loro paesi.
Tanti gli interventi previsti, dall'apertura al mattino alle 9.30 all'Auditorium Itc Dessì Lamarmora con la sessione "Rondine e la riEvoluzione araba: realtà ed opportunità di collaborazione giovanile per la pace" moderata dal giornalista Rai Gianni Garrucciu; il pomeriggio, dalle ore 15.00, si alterneranno gli interventi di diverse personalità di spicco tra cui Elzir Izzedin, presidente delle Comunità Islamiche di Italia a Savino Pezzotta, primo presidente della Fondazione per il Sud, da Attilio Mastino rettore dell' Università di Sassari agli imprenditori della Sponda sud.
Ieri mattina, nella Sala Angioy della Provincia di Sassari, sono state illustrate nuove rotte di pace, sviluppo e innovazione nel Mediterraneo per iniziativa dell’Associazione Rondine Cittadella della Pace, con il contributo della Provincia di Sassari, della Fondazione Banco di Sardegna e della Camera di Commercio Nord Sardegna.
Conferenza stampa nella sala Angioy |
Due giorni, il 21 e 22 settembre, in cui Alghero e Sassari accoglieranno gli studenti di Egitto, Libia e Tunisia che, insieme con i giovani sardi, analizzeranno gli avvenimenti che stanno trasformando la realtà del Mediterraneo per instaurare nuove forme di cooperazione.
«La Sardegna ha un ruolo centrale dal punto di vista geografico, abbiamo scelto Rondine perché è un laboratorio per i nostri giovani e vogliamo investire in un dialogo tra persone che rappresentino culture diverse», ha detto la presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici. «Se non lavoriamo nella costruzione di nuove classi dirigenti è inutile il concetto di pace sembrerebbe vuoto - ha aggiunto Gavino Sini, presidente della Camera di Commercio Nord Sardegna - è la pace che consente di dare dinamismo, non è un punto di arrivo ma una declinazione quotidiana».
«Sono stato a Sarajevo, all’incontro mondiale per la pace dove le culture convivono. Quello che noi cerchiamo di fare in piccolo a Rondine dove abbiamo scelto di mettere insieme giovani che sono insieme per creare un nuovo futuro, per diventare nuovi leader -ha sottolineato il presidente di Rondine Franco Vaccari - La stessa sfida che abbiamo fatto con i giovani della Sponda Sud: alla fine dei 3 anni noi abbiamo scommesso di creare impresa, posti di lavoro, anche in Sardegna, in Trentino regione anch’essa coinvolta nel programma del progetto Sponda Sud. Come facciamo a cambiare se non dentro uno spazio di libertà. Sono ingredienti della qualità».
Ha preso poi la parola uno dei giovani partecipanti del progetto Sponda Sud, Barbara Idili «La Sardegna occupa una posizione strategica nel mediterraneo: il progetto sponda sud nasce perché le nostre istituzioni vogliono aprirsi a questi Paesi e creare dei ponti. Sono le persone che si incontrano, non le culture: voglio davvero costruire qualcosa con i miei amici della Sponda Sud».
Hanno concluso la conferenza stampa due giovani partecipanti al progetto Sponda Sud, Imen dalla Tunisia e Maha dall’Egitto; «Attraverso questo momento di transizione noi vogliamo aprirci all’Italia - ha detto Imen - abbiamo creato basi solide per un continuo scambio; vivendo e lavorando con i miei amici sardi è scoppiata un’energia che ci permetterà di creare realtà migliori per i nostri Paesi».
«Sono stato a Sarajevo, all’incontro mondiale per la pace dove le culture convivono. Quello che noi cerchiamo di fare in piccolo a Rondine dove abbiamo scelto di mettere insieme giovani che sono insieme per creare un nuovo futuro, per diventare nuovi leader -ha sottolineato il presidente di Rondine Franco Vaccari - La stessa sfida che abbiamo fatto con i giovani della Sponda Sud: alla fine dei 3 anni noi abbiamo scommesso di creare impresa, posti di lavoro, anche in Sardegna, in Trentino regione anch’essa coinvolta nel programma del progetto Sponda Sud. Come facciamo a cambiare se non dentro uno spazio di libertà. Sono ingredienti della qualità».
Ha preso poi la parola uno dei giovani partecipanti del progetto Sponda Sud, Barbara Idili «La Sardegna occupa una posizione strategica nel mediterraneo: il progetto sponda sud nasce perché le nostre istituzioni vogliono aprirsi a questi Paesi e creare dei ponti. Sono le persone che si incontrano, non le culture: voglio davvero costruire qualcosa con i miei amici della Sponda Sud».
Hanno concluso la conferenza stampa due giovani partecipanti al progetto Sponda Sud, Imen dalla Tunisia e Maha dall’Egitto; «Attraverso questo momento di transizione noi vogliamo aprirci all’Italia - ha detto Imen - abbiamo creato basi solide per un continuo scambio; vivendo e lavorando con i miei amici sardi è scoppiata un’energia che ci permetterà di creare realtà migliori per i nostri Paesi».
L'apertura del Forum è prevista venerdì 21 settembre alle ore 21.30 al porto di Alghero con la manifestazione "ImpPorto la pace" organizzata in collaborazione con il Comune di Alghero. Rondine presenterà lo spettacolo "Dissonanze in accordo" che, iniziando dalla voce di Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto, unisce una performance di visual art alle testimonianze dei giovani studenti di Rondine, provenienti da luoghi di guerra e che raccontano la rinascita in una consapevolezza che va oltre il nemico, verso la persona.
Il Forum proseguirà il giorno seguente, 22 settembre, con incontri che toccheranno temi come politica, cultura, economia e sviluppo. Gli studenti di Sponda Sud incontreranno i giovani sardi ai tavoli di lavoro su cultura ed economia per ricercare nuove opportunità di collaborazione concreta tra i loro paesi.
Tanti gli interventi previsti, dall'apertura al mattino alle 9.30 all'Auditorium Itc Dessì Lamarmora con la sessione "Rondine e la riEvoluzione araba: realtà ed opportunità di collaborazione giovanile per la pace" moderata dal giornalista Rai Gianni Garrucciu; il pomeriggio, dalle ore 15.00, si alterneranno gli interventi di diverse personalità di spicco tra cui Elzir Izzedin, presidente delle Comunità Islamiche di Italia a Savino Pezzotta, primo presidente della Fondazione per il Sud, da Attilio Mastino rettore dell' Università di Sassari agli imprenditori della Sponda sud.
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