Approdo fuori legge sotto la torre del Porticciolo
Cale trasformate in ormeggi fai da te. Scatta il sequestro. Operazione della Capitaneria di Porto Torres e Alghero.
Deposito sequestrato a Porticciolo |
Abbandonate tra le rocce almeno trenta barche, prive di motore o segni identificativi, più varie strutture artigianali, come scivoli o verricelli, per le operazioni di varo e alaggio degli scafi.
Le opere e il deposito di natanti sono finiti sotto sequestro e il Compartimento marittimo di Porto Torres ha fatto scattare una notizia di reato a carico di ignoti, per "innovazioni abusive e nuove opere in prossimità del demanio marittimo, esecuzione di lavori non autorizzati su beni paesaggistici e distruzione e deturpamento di bellezze naturali".
«L’area, in un contesto di totale degrado ambientale, è presumibile fosse utilizzata come approdo occasionale», si legge nella nota dell'autorità marittima.
Il materiale sequestrato dovrà essere rimosso prima possibile e il sito dovrà essere bonificato, e non solo per ragioni di tipo ambientale o paesaggistico: «Al momento – prosegue il documento – il sito costituisce un potenziale pericolo per il libero transito nella caletta e per un’eventuale attività di balneazione durante la stagione estiva». La guardia costiera richiederà la collaborazione al Comune di Alghero «per ripristinare un’area di alto pregio ambientale della costa nord occidentale della Sardegna».
L'operazione rientra in una più ampia attività di indagine che la Capitaneria di Porto Torres, insieme ai marinai della guardia costiera di Alghero, ha portato avanti per tutta l'estate.
Nella spiaggia della Speranza, è stata accertata, nel mese di agosto, a presenza di imbarcazioni e vari materiali, in stato di abbandono. Anche in questo caso sono scattati i sigilli, e l’amministrazione civica dovrà accollarsi l’impegno per la rimozione, dopo il via libera dell’autorità giudiziaria alla confisca del materiale sequestrato.
Caso analogo all'Argentiera dove una cala è stata trasformata in una specie di punto di approdo improvvisato, dove in demanio marittimo sorgevano manufatti in cemento e in metallo posizionati come bitte d’ormeggio di natanti e piani per le attrezzature da pesca. In questo caso il comune di Sassari ha già terminato le operazioni di sgombero dei materiali abusivi.
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