Architettura da Alghero a Sassari?
Il rischio di un trasferimento della sede staccata è concreto. Il direttore scrive all'amministrazione.
Cantiere vecchio ospedale |
Spazi sempre più stretti e inadeguati per gli aspiranti architetti. L’ex Asilo Sella non basta più per accogliere i corsi di laurea in Architettura, Urbanistica e Design.
A gennaio scadrà anche l’accordo con la Curia vescovile per l’utilizzo dei locali nel vecchio orfanotrofio. Restano le aule ricavate accanto agli uffici amministrativi nel Palazzo del Pou Salit.
E da quest’anno anche il liceo artistico ha messo a disposizione parte dell’istituto di Maria Pia per le lezioni degli studenti universitari.
«Non ci stiamo, non abbiamo più spazio», protesta Arnaldo Cecchini, direttore del Dipartimento di Architettura, che in dieci anni di attività si è distinta a tal punto da incassare prestigiosi riconoscimenti. «Abbiamo grossi problemi per la didattica, stiamo chiedendo continuamente sacrifici ai nostri studenti».
Al momento sono circa cinquecento gli allievi iscritti, più 25 tra assegnisti e dottorandi, più una cinquantina di docenti. Stanno decollando tre master internazionali e nuovi laboratori, come quello di animazione digitale. Attività pensate anche in vista del trasferimento, con l’inizio dell’anno accademico, nel rinnovato complesso del vecchio ospedale sui bastioni. Trasloco, previsto in coincidenza con l’avvio del nuovo anno accademico, ma slittato a data da destinarsi.
«Non sappiamo ancora quando ci sarà consegnata la nuova sede – prosegue Cecchini – così come non sappiamo la destinazione di una parte dell’edificio, che una delibera della precedente giunta ha destinato ad archivio storico del Comune». Una scelta sbagliata secondo il responsabile di Architettura che insiste perché venga realizzata un’aula magna, a disposizione non solo dell’università, ma da utilizzare come sala conferenze ad uso pubblico. «Se così non fosse – aggiunge Cecchini – sarebbe una grave sottrazione di spazi pubblici alla collettività».
Il direttore del Dipartimento ha inviato una lettera all’amministrazione comunale per chiedere un incontro urgente per discutere delle difficoltà logistiche della sede universitaria: «Se non ci sono le condizioni per mantenere un Dipartimento in una sede staccata, con la qualità necessaria e in condizioni minime di agibilità e funzionamento – si legge nella comunicazione inviata al Comune – dovremo rassegnarci a cercare una collocazione nella città sede del nostro Ateneo».
Un argomento che verrà posto sul tavolo del prossimo Consiglio di Dipartimento, il 24 ottobre.
Il direttore del Dipartimento ha inviato una lettera all’amministrazione comunale per chiedere un incontro urgente per discutere delle difficoltà logistiche della sede universitaria: «Se non ci sono le condizioni per mantenere un Dipartimento in una sede staccata, con la qualità necessaria e in condizioni minime di agibilità e funzionamento – si legge nella comunicazione inviata al Comune – dovremo rassegnarci a cercare una collocazione nella città sede del nostro Ateneo».
Un argomento che verrà posto sul tavolo del prossimo Consiglio di Dipartimento, il 24 ottobre.
Altri in
Recenti in
Recenti in
Commenti