Attrezzature vietate sotto costa: nei guai un pescatore
Super multa a un pescatore dilettante che ha calato le reti a venti metri dalla costa.
E' andata male a un cittadino algherese che ieri pomeriggio voleva fare razzia di pesce sotto costa.
Si è avvicinato con una piccola barca a remi nello specchio acqueo davanti agli "scogli piatti", zona Calabona, e ha calato in mare una rete di 800 metri.
Un abuso ambientale ma anche una trappola per i bagnanti che stanno approfittando delle belle giornate autunnali per godere ancora un po' di mare.
Sono stati proprio i cittadini presenti lungo la scogliera a segnalare l'episodio alla sala operativa della Capitaneria di porto sollecitando un intervento.
Sul posto indicato sono arrivati i mezzi navali, un gommone e la motovedetta, e una squadra da terra. I marinai al comando del tenente di vascello Giuseppe Prigigallo, hanno accertato l'effettiva presenza della rete e hanno provveduto a salparla, rimuovendo così una fonte di pericolo per la pubblica incolumità.
Hanno inoltre fermato un pescatore che, interrogato in capitaneria, ha confessato di essere stato lui a calare la rete ammettendo la responsabilità.
L'autorità marittima ha contestato un illecito amministrativo, per aver usato strumenti vietati e di lunghezza non consentita per la pesca sportiva-ricreativa, e ha elevato una multa da quattromila euro.
Le attrezzature sono state poste sotto sequestro.
E' andata male a un cittadino algherese che ieri pomeriggio voleva fare razzia di pesce sotto costa.
Si è avvicinato con una piccola barca a remi nello specchio acqueo davanti agli "scogli piatti", zona Calabona, e ha calato in mare una rete di 800 metri.
Un abuso ambientale ma anche una trappola per i bagnanti che stanno approfittando delle belle giornate autunnali per godere ancora un po' di mare.
Sono stati proprio i cittadini presenti lungo la scogliera a segnalare l'episodio alla sala operativa della Capitaneria di porto sollecitando un intervento.
Sul posto indicato sono arrivati i mezzi navali, un gommone e la motovedetta, e una squadra da terra. I marinai al comando del tenente di vascello Giuseppe Prigigallo, hanno accertato l'effettiva presenza della rete e hanno provveduto a salparla, rimuovendo così una fonte di pericolo per la pubblica incolumità.
Hanno inoltre fermato un pescatore che, interrogato in capitaneria, ha confessato di essere stato lui a calare la rete ammettendo la responsabilità.
L'autorità marittima ha contestato un illecito amministrativo, per aver usato strumenti vietati e di lunghezza non consentita per la pesca sportiva-ricreativa, e ha elevato una multa da quattromila euro.
Le attrezzature sono state poste sotto sequestro.
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