Cambia il prof di matematica: studenti fuori dai cancelli per protesta
Genitori e studenti in rivolta all’Istituto tecnico Angelo Roth. Le famiglie paventano il rischio della mancanza di continuità formativa. Ma non ci sarà nessun dietro front. La dirigente scolastica ribadisce la scelta.
Una classe ieri mattina non ha varcato i cancelli della scuola di via Diez in polemica con la dirigente scolastica per la decisione di sostituire l’insegnante di matematica a un mese dall’inizio delle lezioni. Sono rimasti fuori i ragazzi della 2F insieme ai familiari che da settimane si lamentano per il cambio di docente ad anno scolastico iniziato.
«Per i nostri figli si tratta di un evidente disagio anche in riferimento alla soluzione di continuità non solo della figura del docente ma soprattutto di un metodo di studio e di lavoro di fatto consolidato e gradito dai ragazzi», spiegano i genitori in una lettera inviata alla sia alla preside Viviana Cuccu che all’Ufficio scolastico provinciale.
Le famiglie paventano il rischio della mancanza di continuità formativa. Precisano che la protesta non è contro qualcuno, ma sono preoccupate perché temono che l’attuale professore, si assenti spesso. A loro dire, gli anni passati aveva accumulato parecchi giorni lontano dalla cattedra, che, anche se legittimi, secondo i rappresentanti di istituto dei genitori possono condizionare l’apprendimento della materia. «Su quattro lezioni due sono saltate – protestano – e siamo appena all’inizio dell’anno scolastico», protestano i genitori.
Il malumore però è soprattutto nei confronti della dirigenza: «Siamo delusi perché ancora oggi non ci è stato detto cosa c’è dietro la decisione di fare un incomprensibile “valzer delle cattedre di matematica” cui non sottostà una benché minima giustificazione né di metodo ne di merito». E ieri la decisione di far perdere la mattinata di lezione ai propri figli nella speranza che, sollevando un polverone oltre le mura dell’istituto, la dirigente scolastica rivedesse la decisione ripristinando il precedente insegnante.
Ma non ci sarà nessun dietro front. Viviana Cuccu ribadisce la scelta: «È prerogativa della dirigenza scolastica valutare tutte le condizioni e assegnare i docenti nelle varie classi – riferisce – ho incontrato sia gli studenti che i genitori e ho cercato di spiegare loro le motivazioni di un certo tipo di didattica». Inoltre la dirigente chiarisce di aver dato ampie rassicurazioni alle famiglie circa la continuità del percorso di istruzione, anche nei casi in cui l’insegnante, esercitando un suo pieno diritto, dovesse mancare dal lavoro per qualche giorno: «Ho dato disponibilità a organizzare corsi di approfondimento – prosegue Viviana Cuccu - e una docente ha addirittura presentato un progetto per far lavorare più insegnanti nella stessa aula in compresenza, una metodologia già sperimentata in altre scuole. Ma i genitori hanno rifiutato».
Protesta davanti all'Istituto tecnico Roth |
«Per i nostri figli si tratta di un evidente disagio anche in riferimento alla soluzione di continuità non solo della figura del docente ma soprattutto di un metodo di studio e di lavoro di fatto consolidato e gradito dai ragazzi», spiegano i genitori in una lettera inviata alla sia alla preside Viviana Cuccu che all’Ufficio scolastico provinciale.
Le famiglie paventano il rischio della mancanza di continuità formativa. Precisano che la protesta non è contro qualcuno, ma sono preoccupate perché temono che l’attuale professore, si assenti spesso. A loro dire, gli anni passati aveva accumulato parecchi giorni lontano dalla cattedra, che, anche se legittimi, secondo i rappresentanti di istituto dei genitori possono condizionare l’apprendimento della materia. «Su quattro lezioni due sono saltate – protestano – e siamo appena all’inizio dell’anno scolastico», protestano i genitori.
Il malumore però è soprattutto nei confronti della dirigenza: «Siamo delusi perché ancora oggi non ci è stato detto cosa c’è dietro la decisione di fare un incomprensibile “valzer delle cattedre di matematica” cui non sottostà una benché minima giustificazione né di metodo ne di merito». E ieri la decisione di far perdere la mattinata di lezione ai propri figli nella speranza che, sollevando un polverone oltre le mura dell’istituto, la dirigente scolastica rivedesse la decisione ripristinando il precedente insegnante.
Ma non ci sarà nessun dietro front. Viviana Cuccu ribadisce la scelta: «È prerogativa della dirigenza scolastica valutare tutte le condizioni e assegnare i docenti nelle varie classi – riferisce – ho incontrato sia gli studenti che i genitori e ho cercato di spiegare loro le motivazioni di un certo tipo di didattica». Inoltre la dirigente chiarisce di aver dato ampie rassicurazioni alle famiglie circa la continuità del percorso di istruzione, anche nei casi in cui l’insegnante, esercitando un suo pieno diritto, dovesse mancare dal lavoro per qualche giorno: «Ho dato disponibilità a organizzare corsi di approfondimento – prosegue Viviana Cuccu - e una docente ha addirittura presentato un progetto per far lavorare più insegnanti nella stessa aula in compresenza, una metodologia già sperimentata in altre scuole. Ma i genitori hanno rifiutato».
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