È troppo tardi per fermarsi
Lo si dice per la TAV, per il Ponte sullo Stretto, per un Palazzo dei congressi, per un circonvallazione, come lo si diceva per il Concorde o per i Moai di Rapa Nui.
Ad esempio si può dire se non costruiamo quell’autostrada o quella linea ad Alta Capacità o le barriere mobili a Venezia, perdiamo i fondi regionali, nazionali o europei.
Non è un argomento.
Se – putacaso – quell’opera fosse inutile o sbagliata, in tutto o in parte, in generale o nella particolare versione di progetto, il vero spreco sarebbe farla comunque, anche se ci fossero i soldi per farla.
La domanda è: quell’opera è utile, molto o poco, inutile, dannosa, molto o poco?
Realizzare – ad esempio - quella strada è efficace per garantire una migliore mobilità? Contribuisce a definire un’organizzazione migliore della città? Favorisce o no il consumo di suolo e possibilità speculative? È coerente con altre azioni per una mobilità migliore e sostenibile? Si sono valutate alternative? Si è misurato l’impatto di lungo periodo? Quel tracciato è il migliore possibile o – almeno – è migliore di altri tracciati?
Un Consiglio provinciale a Sondrio o ad Agrigento che fosse impegnato in una decisione di questo tipo dovrebbe aver tempo e agio di esaminare i progetti, gli studi, le alternative, la congruenza con gli strumenti di Piano in essere e con quelli in divenire, dovrebbe avvalersi del parere di tecnici competenti e dovrebbe poter decidere (il che vuol dire che se il progetto non funziona dovrebbe non approvarlo anche a costo di perdere un’eventuale fetta di finanziamenti), dovrebbe attivare processi di dibattito pubblico.
Certo deve fare in fretta. Forse un paio di mesi sarebbero potuti bastare e avanzare. A Sondrio hanno fatto così. Speriamo che anche Agrigento, almeno in futuro …
Arnaldo 'Bibo' Cecchini |
Non è un argomento.
Se – putacaso – quell’opera fosse inutile o sbagliata, in tutto o in parte, in generale o nella particolare versione di progetto, il vero spreco sarebbe farla comunque, anche se ci fossero i soldi per farla.
La domanda è: quell’opera è utile, molto o poco, inutile, dannosa, molto o poco?
Realizzare – ad esempio - quella strada è efficace per garantire una migliore mobilità? Contribuisce a definire un’organizzazione migliore della città? Favorisce o no il consumo di suolo e possibilità speculative? È coerente con altre azioni per una mobilità migliore e sostenibile? Si sono valutate alternative? Si è misurato l’impatto di lungo periodo? Quel tracciato è il migliore possibile o – almeno – è migliore di altri tracciati?
Un Consiglio provinciale a Sondrio o ad Agrigento che fosse impegnato in una decisione di questo tipo dovrebbe aver tempo e agio di esaminare i progetti, gli studi, le alternative, la congruenza con gli strumenti di Piano in essere e con quelli in divenire, dovrebbe avvalersi del parere di tecnici competenti e dovrebbe poter decidere (il che vuol dire che se il progetto non funziona dovrebbe non approvarlo anche a costo di perdere un’eventuale fetta di finanziamenti), dovrebbe attivare processi di dibattito pubblico.
Certo deve fare in fretta. Forse un paio di mesi sarebbero potuti bastare e avanzare. A Sondrio hanno fatto così. Speriamo che anche Agrigento, almeno in futuro …
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