Ecco la svolta per Porto Conte e Capo Caccia
Alghero Migliore e Alguerosa lanciano la loro proposta.
Innanzitutto serve un riordino degli organi di governo.
Nel disegno descritto, nel corso di un'affollata riunione pubblica, nella sala della Misericordia, dai capigruppo Maria Graziella Serra (C'è un'Alghero Migliore) e Rosa Accardo (Alguerosa) il presidente, l'assemblea, il consiglio direttivo –verrebbero riformati a fondo.
La presidenza del Parco sarebbe affidata al sindaco, per garantire una gestione unitaria e coerente del territorio comunale, perché, come spiega Accardo, «è il garante e rappresentante di tutti i cittadini e anche per evitare le contrapposizioni che in passato si sono verificate tra il Parco e l'amministrazione».
Sulla composizione dell'Assemblea, l'organo di indirizzo politico, Accardo illustra i principi guida: «Occorre garantire una più agile deliberazione, la riduzione dei costi e allo stesso tempo l'inclusione della Regione e della Provincia che sono importanti per il governo del Parco».
Per questo l'Assemblea che attualmente corrisponde all'intero consiglio comunale (24 consiglieri), dovrebbe essere ridotta e undici membri: il presidente, otto consiglieri comunali, un rappresentante della Regione e uno della Provincia di Sassari.
L'elezione degli otto consiglieri avverrebbe con la stessa procedura delle commissioni consiliari (rispettando la proporzione di cinque consiglieri di maggioranza e tre di minoranza), mentre i rappresentanti della Regione e della Provincia potrebbero essere i rispettivi assessori all'ambiente o loro delegati. In caso di parità nelle votazioni, il voto del presidente vale il doppio.
Sempre secondo la proposta di Alguerosa e C'è un'Alghero Migliore, i due membri del Consiglio Direttivo (organo con compiti gestionali) sarebbero nominati dall'Assemblea scegliendo tra persone che non siano consiglieri comunali e rispettando criteri di competenza, trasparenza e pubblicità.
Un altro passaggio obbligato per le due forze politiche è la gestione unitaria di Parco terrestre e Area marina.
I due enti sono emanazioni di leggi distinte (la prima regionale, la seconda nazionale), e per questo «un'unificazione formale delle due aree protette sarebbe molto complicata nel breve e medio periodo, spiega Toni Torre - Tuttavia esistono alcune formule che possono di fatto portare la gestione sotto lo stesso tetto, ad esempio istituendo all’interno dell’amministrazione comunale il settore “Area Marina Protetta” ed affidandone la direzione al direttore del Parco (a costo zero), e lavorando per un'effettiva integrazione e coordinamento operativo delle strutture tecniche e degli uffici, cosa che la normativa nazionale auspica».
Alguerosa e C'è' un'Alghero Migliore propongono inoltre una drastica riduzione dei costi degli organi di governo e di gestione.
Per questo, il presidente/sindaco dovrebbe essere a costo zero (invece degli attuali 5,660€ mensili).
I due membri del Consiglio Direttivo percepirebbero un emolumento pari alla metà di quello di un assessore (anziché gli attuali 2,477€), mentre per i membri dell'Assemblea si applicherebbero le stesse regole di una commissione consigliare, senza alcuna indennità aggiuntiva.
Un'altra importante riduzione dei costi potrebbe provenire se la revisione dei conti del Parco si affidasse agli stessi revisori del bilancio comunale.
Tra i temi del dibattito, una delle più importanti questioni emerse è la partecipazione e il coinvolgimento dei soggetti, operatori economici e abitanti.
Il segretario cittadino dell'Idv Gianni Piredda, che pur condivide i principi generali della proposta, sottolinea che «è indispensabile prevedere forme di coinvolgimento e inclusione dei soggetti che operano nel Parco e che sono interessati al suo sviluppo, tutela e valorizzazione».
Una delle proposte in questo senso è quella di allargare la Consulta già prevista dallo statuto del Parco, «oppure – come suggerisce Ivan Blečić – di istituire un Forum (una specie di "Stati Generali" del Parco): un ampio organo consultivo composto da rappresentanti delle associazioni ambientaliste, quartieri algheresi, e operatori economici (agricoltori, operatori turistici, ecc.) secondo criteri di inclusività, ampia rappresentanza e pluralismo».
L'incontro si apre con l'intervento di Paola Correddu sul percorso che ha portato all'istituzione del parco.
Al dibattito prendono la parola diversi rappresentanti di associazioni ambientaliste e politici.
Maria Graziella Serra, chiude la pubblica discussione facendo notare che la maggior parte degli interventi hanno condiviso la logica che ha ispirato la proposta.
«Sono state portate all'attenzione diverse esigenze e idee per rendere effettiva la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini e dei soggetti del Parco. Su questo – chiosa Serra – dobbiamo continuare a ragionare e dibattere per dare una risposta coerente alla giusta esigenza di reale partecipazione».
Nel disegno descritto, nel corso di un'affollata riunione pubblica, nella sala della Misericordia, dai capigruppo Maria Graziella Serra (C'è un'Alghero Migliore) e Rosa Accardo (Alguerosa) il presidente, l'assemblea, il consiglio direttivo –verrebbero riformati a fondo.
La presidenza del Parco sarebbe affidata al sindaco, per garantire una gestione unitaria e coerente del territorio comunale, perché, come spiega Accardo, «è il garante e rappresentante di tutti i cittadini e anche per evitare le contrapposizioni che in passato si sono verificate tra il Parco e l'amministrazione».
Sulla composizione dell'Assemblea, l'organo di indirizzo politico, Accardo illustra i principi guida: «Occorre garantire una più agile deliberazione, la riduzione dei costi e allo stesso tempo l'inclusione della Regione e della Provincia che sono importanti per il governo del Parco».
Per questo l'Assemblea che attualmente corrisponde all'intero consiglio comunale (24 consiglieri), dovrebbe essere ridotta e undici membri: il presidente, otto consiglieri comunali, un rappresentante della Regione e uno della Provincia di Sassari.
L'elezione degli otto consiglieri avverrebbe con la stessa procedura delle commissioni consiliari (rispettando la proporzione di cinque consiglieri di maggioranza e tre di minoranza), mentre i rappresentanti della Regione e della Provincia potrebbero essere i rispettivi assessori all'ambiente o loro delegati. In caso di parità nelle votazioni, il voto del presidente vale il doppio.
Sempre secondo la proposta di Alguerosa e C'è un'Alghero Migliore, i due membri del Consiglio Direttivo (organo con compiti gestionali) sarebbero nominati dall'Assemblea scegliendo tra persone che non siano consiglieri comunali e rispettando criteri di competenza, trasparenza e pubblicità.
Un altro passaggio obbligato per le due forze politiche è la gestione unitaria di Parco terrestre e Area marina.
I due enti sono emanazioni di leggi distinte (la prima regionale, la seconda nazionale), e per questo «un'unificazione formale delle due aree protette sarebbe molto complicata nel breve e medio periodo, spiega Toni Torre - Tuttavia esistono alcune formule che possono di fatto portare la gestione sotto lo stesso tetto, ad esempio istituendo all’interno dell’amministrazione comunale il settore “Area Marina Protetta” ed affidandone la direzione al direttore del Parco (a costo zero), e lavorando per un'effettiva integrazione e coordinamento operativo delle strutture tecniche e degli uffici, cosa che la normativa nazionale auspica».
Alguerosa e C'è' un'Alghero Migliore propongono inoltre una drastica riduzione dei costi degli organi di governo e di gestione.
Per questo, il presidente/sindaco dovrebbe essere a costo zero (invece degli attuali 5,660€ mensili).
I due membri del Consiglio Direttivo percepirebbero un emolumento pari alla metà di quello di un assessore (anziché gli attuali 2,477€), mentre per i membri dell'Assemblea si applicherebbero le stesse regole di una commissione consigliare, senza alcuna indennità aggiuntiva.
Un'altra importante riduzione dei costi potrebbe provenire se la revisione dei conti del Parco si affidasse agli stessi revisori del bilancio comunale.
Tra i temi del dibattito, una delle più importanti questioni emerse è la partecipazione e il coinvolgimento dei soggetti, operatori economici e abitanti.
Il segretario cittadino dell'Idv Gianni Piredda, che pur condivide i principi generali della proposta, sottolinea che «è indispensabile prevedere forme di coinvolgimento e inclusione dei soggetti che operano nel Parco e che sono interessati al suo sviluppo, tutela e valorizzazione».
Una delle proposte in questo senso è quella di allargare la Consulta già prevista dallo statuto del Parco, «oppure – come suggerisce Ivan Blečić – di istituire un Forum (una specie di "Stati Generali" del Parco): un ampio organo consultivo composto da rappresentanti delle associazioni ambientaliste, quartieri algheresi, e operatori economici (agricoltori, operatori turistici, ecc.) secondo criteri di inclusività, ampia rappresentanza e pluralismo».
L'incontro si apre con l'intervento di Paola Correddu sul percorso che ha portato all'istituzione del parco.
Al dibattito prendono la parola diversi rappresentanti di associazioni ambientaliste e politici.
Maria Graziella Serra, chiude la pubblica discussione facendo notare che la maggior parte degli interventi hanno condiviso la logica che ha ispirato la proposta.
«Sono state portate all'attenzione diverse esigenze e idee per rendere effettiva la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini e dei soggetti del Parco. Su questo – chiosa Serra – dobbiamo continuare a ragionare e dibattere per dare una risposta coerente alla giusta esigenza di reale partecipazione».
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