I sei quesiti del Referendum in casa Pd
Il Partito democratico impegnato nella campagna referendaria interna.
Questa mattina nella sede del Pd algherese sono stati illustrati i sei quesiti.
Di seguito l'elenco:
- Riforma fiscale. In Italia la pressione fiscale è più alta di quella di tutti i principali paesi europei, e a questo primato corrisponde una distribuzione del carico fiscale sfavorevole ai fattori di produzione e in particolare al lavoro. Il Partito Democratico deve impegnarsi a calare le tasse sui lavoratori e i ceti produttivi partendo da una riduzione dell’Irpef. Il finanziamento di questa riforma fiscale deve avvenire attraverso una riduzione della spesa pubblica e l’introduzione di una tassazione sui patrimoni finanziari delle famiglie più abbienti.
- Reddito minimo. Ricondurre il diritto al welfare, nel senso proprio di benessere, tra i diritti fondamentali del cittadino, indipendentemente dalla sua condizione lavorativa, è un passaggio fondamentale per l’evoluzione della società italiana verso gli standard europei. Bisogna ripensare la struttura degli ammortizzatori sociali, per trasformarli in strumenti di inclusione sociale delle categorie che oggi ne sono ancora esclusi, in particolare i giovani e le donne.
- Incandidabilità. Il sospetto sull’integrità e l’onestà di chi governa, ad ogni livello, la cosa pubblica mina alla radice l’efficacia di ogni politica di contrasto all’illegalità, e spesso – a monte – ne inibisce anche semplicemente l’adozione. Per ripristinare quella che riteniamo la precondizione per una seria azione di legislazione e di governo contro ogni forma di illegalità è imprescindibile vietare la candidatura e introdurre l’immediata decadenza da funzioni di rappresentanza e governo di tutti i condannati anche con sentenza non definitiva per gravi delitti non colposi.
- Consumo di suolo. Il suolo libero, agricolo o coperto da vegetazione è una risorsa limitata e non rinnovabile del Paese e dei suoi cittadini. Con esso si produce cibo, si controlla il ciclo delle acque evitando disastri, si cattura anidride carbonica contribuendo a non peggiorare i cambiamenti climatici, si sostiene la biodiversità. Per questo, chiediamo che il Partito Democratico promuova una legge che tuteli gli spazi non urbanizzati, introduca il monitoraggio degli usi del suolo, incentivi il recupero degli immobili non utilizzati o sottoutilizzati e cancelli la legge che consente l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti dei comuni.
- Matrimonio gay. Un referendum sul matrimonio per ricordare che il matrimonio civile è un istituto a cui ogni cittadino deve poter accedere – se vuole – e quindi sentirsi uguale a tutti gli altri cittadini, avere accesso al diritto alla felicità e contribuire a rendere il Paese un luogo migliore, perché un Paese dove i diritti sono accessibili è un Paese migliore per tutti.
- Alleanze. Alle prossime elezioni politiche il Partito Democratico dovrà essere il perno di un patto tra le forze progressiste e democratiche del Paese, a partire da quelle con cui già amministra in molti territori, accogliendo al suo interno il contributo della società civile. Uno schema aperto, che rifiuta le logiche politiciste e che non cerchi sponde – incomprensibili per i nostri elettori – in quelle forze politiche che non solo hanno lungamente condiviso la stagione del berlusconismo, ma che con il suo partito ancora oggi governano comuni, provincie e regioni.ù
Articoli correlati:
Altri in
Recenti in
Recenti in
Commenti