Incognita Alitalia all'aeroporto di Alghero
La compagnia aerea potrebbe abbandonare il Riviera del Corallo. Meridiana in pista?«Qualora Cai Alitalia oltre alla tratta Alghero-Milano Linate, nell’imminente futuro, dovesse decidere di lasciare anche il collegamento con Roma cosa accadrà?», si chiede il segretario della Filt Cgil Arnaldo Boeddu.
Aereo Alitalia in pista ad Alghero |
Ad oggi, anche dopo la firma del decreto di proroga di un ulteriore anno della continuità territoriale da parte del ministro Passera, non c'è alcuna garanzia sulla permanenza di Alitalia nella base di Fertilia.
Incertezza quindi per i sei dipendenti della società aerea che prestano servizio nello scalo algherese.
«Infatti, qualora Cai Alitalia oltre alla tratta Alghero-Milano Linate, nell’imminente futuro, dovesse decidere di lasciare anche il collegamento con Roma cosa accadrà?», si chiede il segretario della Filt Cgil Arnaldo Boeddu.
Un altro dubbio del rappresentante sindacale è come mai Meridiana avrebbe deciso di sostituirsi ad Alitalia sul collegamento per Milano, dal momento che «quella rotta era in perdita ogni volta che veniva esercita».Nessuna informazione anche in merito alla frequenza dei voli o sui collegamenti della «“seconda continuità territoriale”, ovvero quelli che collegavano Alghero con Torino e Bologna», dice Boeddu, che si augura, nel caso in cui Meridiana si dovesse candidare a garantire queste tratte, «vengano effettuate con aeromobili di ultima generazione».
Anche se il segretario della Cgil Trasporti è sicuro che «il collegamento Alghero-Bologna verrà garantito con un aeromobile ad eliche, inviso dai clienti, mentre nulla è dato sapere sull’Alghero- Torino».
Ma, in assenza di conferme ufficiali, c'è da mettere in conto che Meridiana possa anche decidere di non subentrare ad Alitalia sui voli per Milano e Bologna: «In questo caso - aggiunge Boeddu - i cittadini del Nord Ovest avrebbero vissuto l’ennesima beffa».
Infine una riflessione sulla continuità territoriale: «Sebbene il diritto alla mobilità debba essere assicurato da chi ha responsabilità politiche, senza mai scordare che è un diritto garantito dalla nostra Carta Costituzione, l’attuale giunta regionale è riuscita a derubricarlo se non addirittura renderlo talmente farraginoso da restituirlo ai cittadini vuoto e privato dei suoi contenuti».
Infine una riflessione sulla continuità territoriale: «Sebbene il diritto alla mobilità debba essere assicurato da chi ha responsabilità politiche, senza mai scordare che è un diritto garantito dalla nostra Carta Costituzione, l’attuale giunta regionale è riuscita a derubricarlo se non addirittura renderlo talmente farraginoso da restituirlo ai cittadini vuoto e privato dei suoi contenuti».
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