Inquinamento in porto: chi sono i responsabili?
Foto Wwf la chiazza 15 giorni fa
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Il responsabile della sezione locale Carmelo Spada chiede di sapere chi sta depositando taniche di oli esausti sul molo.
La seconda scia odorosa segnalata dal Wwf si trovava a ridosso di due cassonetti, e si è rivelata essere frutto di liquami.
Ma com'è la situazione ad oggi?
«Sono state spostate le transenne e asportata la sabbia e la segatura con le quali si è tamponato lo sversamento dell’olio esausto ed è scomparsa la nuova tanica che era stata depositata nello stesso sito», rileva Spada chiedendo alle autorità competenti chi abbia rimosso i materiali.
Foto WWF la chiazza al 30 settembre
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Nel documento inviato agli organi di vigilanza, agli enti pubblici, all'Autorità marittima e alla Procura, Spada lancia anche una proposta: «Chiediamo di poter posizionare un cartello-monito che spieghi i danni ambientali e, nello specifico al mare, che possono essere causati dagli oli esausti. Infatti, quattro litri si allargano nelle acque fino a coprire una superficie pari a quella di un campo di calcio».
«I consorzi che raccolgono l'olio usato lo trasferiscono agli impianti di rigenerazione per renderlo riutilizzabile e non disperderlo nell'ambiente - prosegue il portavoce del Wwf - da 100 chili di olio lubrificante usato se ne ottengono 70 di olio lubrificante nuovo, 5 di gasolio, 12 di bitume. In Italia il consorzio obbligatorio oli esausti raccoglie il 90 per cento degli oli usati, ma quel 10 per cento che rimane senza un corretto smaltimento danneggia la salute e l'ambiente».
Foto Wwf discarica in banchina
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