La circonvallazione tra annunci e responsabilità
Svolga pure l'opposizione il suo ruolo incalzando la giunta Lubrano. Non dimentichi però che sino all'altro ieri è stata maggioranza in questa città.
Carlo Mannoni |
L'argomento relativo alla circonvallazione di Alghero, nel tratto che congiungerà l'ingresso della città sulla SS 291 con le uscite per Bosa e Villanova Monteleone, è tornato di attualità in questi giorni con l'approvazione della necessaria variante urbanistica da parte del consiglio comunale. L'opera costituisce il tratto verso sud della più ampia circonvallazione, sino alla strada dei "Due Mari", che potrà essere completata solo con il lotto finale della Sassari-Alghero tutt'ora privo di finanziamento, come ho già scritto e denunciato su questo sito.
Per la circonvallazione sud ci sono due finanziamenti della Regione: il primo di 4 milioni (primo lotto) deliberato dalla giunta Soru il 9 settembre 2008, il secondo di 6,5 milioni (secondo lotto) della giunta Cappellacci, deliberato "la prima volta" il 15 settembre 2010. Per la giunta Cappellacci lo stesso finanziamento verrà infatti deliberato o sottoscritto ben tre volte nel giro di due anni, accompagnato da altrettanti comunicati.
Fate attenzione alle date che nell'attività di un'amministratore aiutano a districarsi tra annunci e dichiarazioni di vario tipo. Oggi l'ex sindaco Tedde mette in risalto i suoi meriti per quest'intervento e coglie l'occasione per sollecitare il sindaco Lubrano a far presto. Così facendo mette il cappello, come si suol dire, sull'opera per quando verrà realizzata. Appena ieri, però, ovvero il 25 marzo 2011, lo stesso Tedde riceveva in pompa magna, a S.Anna, Cappellacci e nel corso dell'incontro, davvero festoso, annunciava il bando di gara per il primo lotto "entro la fine dell'anno" (testuali parole).
Non era voluto esser da meno il presidente della Regione che, richiamando il finanziamento della sua giunta deliberato il 15 settembre del 2010, aveva dichiarato in modo solenne: "La circonvallazione oggi vede la luce in termini di sigillo al processo amministrativo" (anche qui testuali parole). Non so a quale tipo di sigillo si riferisse In quell'occasione Cappellacci. Doveva trattarsi senz'altro di un sigillo speciale dato che sarebbero dovuti trascorrere altri sette mesi perché la giunta regionale deliberasse, il 13 ottobre 2011, una seconda approvazione del finanziamento, con relativo annuncio (il secondo).
Che ci faceva allora Cappellacci ad Alghero in quella bella mattina primaverile del 25 marzo 2011 se il "suo" finanziamento sarebbe stato approvato definitivamente dalla giunta regionale solo sette mesi dopo? Ma che dico! Sette più altri nove mesi, perché soltanto il 31 luglio del 2012 sarebbe stato firmato a Cagliari l'accordo di programma Regione-Comune di Alghero che rende ora "effettivamente" spendibili i 6,5 milioni. Tra un sigillo amministrativo e l'altro erano trascorsi ben 20 mesi dalla prima delibera di finanziamento del settembre 2010.
E l'appalto del primo lotto promesso da Tedde entro il 2011? Una promessa che, si sapeva, non sarebbe stata mantenuta per il semplice motivo che in quel momento l'allora sindaco non aveva ancora inviato alla Regione la documentazione per il procedimento di verifica ambientale dell'intervento. A parte la variante urbanistica approvata solo l'altro ieri dal Consiglio comunale, la documentazione ambientale sarebbe stata inviata in modo completo a Cagliari solo nel successivo mese di giugno e la giunta regionale si sarebbe espressa, in termini di compatibilità ambientale, il 23 febbraio 2012.
Che dunque l'opposizione in consiglio comunale, Marco Tedde in testa, svolga pure al meglio il suo ruolo incalzando e stimolando la giunta Lubrano. Non dimentichi, tuttavia, che sino all'altro ieri è stata maggioranza in questa città, con relative responsabilità nel governo cittadino. E, a tal proposito, se fate i conti noterete che dal 9 settembre 2008, data del finanziamento di 4 milioni, al 23 febbraio 2012, data della delibera regionale di regolarità ambientale, sono trascorsi ben 3 anni e 5 mesi durante i quali Lubrano e i suoi assessori non erano certamente in carica!
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