Ok al tracciato ma con riserva
Al secondo tentativo passa in aula il progetto per la futura circonvallazione. Attacco del Pdl sul Parco.
Consiglio comunale |
L'elaborato preliminare è stato approvato da 19 consiglieri di maggioranza e opposizione. L'unica a dire no è stata l'esponente del movimento Cinque stelle Giorgia Distefano.
Un voto, quello del centro sinistra, finalizzato a non perdere i finanziamenti. Ma nelle fasi successive, il tracciato, pensato dal precedente governo di centro destra, subirà certamente delle modificazioni per essere più aderente alle idee della nuova amministrazione in carica.
«La nostra idea di un'opera del genere è in parte diversa rispetto al progetto proposto - spiega infatti il capogruppo del Pd Matteo Tedde - lo abbiamo ereditato e, a causa di imprecisioni progettuali, si rischiava di perdere una parte dei finanziamenti e di compromettere l'intera opera».
Due gli emendamenti presentati. Il primo, del Partito democratico, ma non poteva essere accolto perché i tecnici non hanno dato parere favorevole ed è stato quindi riformulato dall'intera maggioranza, finalizzato a inserire nella delibera la possibilità, in futuro, di intervenire con modifiche al percorso sulla base di nuove esigenze urbanistiche, ambientali o di sviluppo urbano.
In questo caso l'integrazione, messa ai voti, è stata approvata solo dalla maggioranza, con i voti contrari dell'opposizione, tranne Michele Pais del Pdl che si è astenuto.
«Credo che il centro sinistra abbia dimostrato grande senso di responsabilità nei confronti della città - prosegue Matteo Tedde - abbiamo messo al primo posto l'interesse collettivo e stiamo cercando di non perdere i finanziamenti per un'opera importantissima per i cittadini».
Il flop al primo tentativo ribadisce il consigliere democratico, non è dovuto a crisi in atto per la caccia di poltrone ma alla volontà di approfondire i problemi: «Un segno di maturità politica che mette al centro di tutto il confronto, che non deve essere inteso come divisione, ma piuttosto rappresenta un metodo per l'assunzione di decisioni più consapevoli».
Non la pensano così gli avversari politici che in una nota diffusa ieri sferravano un'altro attacco alla squadra del sindaco Lubrano in riferimento al primo tentativo andato a vuoto: «L’irresponsabile mancata approvazione della circonvallazione, nasconde i sospetti di motivazioni poco nobili legate alla “verifica” spartitoria all’interno della maggioranza di cui ancora non se ne conosce l’epilogo ma i cui effetti rischiano di essere drammatici per la città», avevano dichiarato tre consiglieri del Pdl Michele Pais, Marco Tedde e Gianni Martinelli.
Il pomo della discordia a loro dire sono il parco di Porto Conte e i posti di sottogoverno: «Dopo aver tanto sbandierato un nuovo corso della politica all’insegna dell’abolizione dei CdA, della riduzione delle indennità, l’amministrazione Lubrano, o meglio la sua maggioranza di sinistra, contraddice il programma del sindaco esprimendosi contro l’ordine del giorno presentato dal PdL sul Parco di Porto Conte teso a fissare la modifica lo statuto dell’Ente secondo tre principi fondamentali: 1) abolizione del consiglio di amministrazione del Parco; 2) riduzione dell’assemblea dagli attuali 24 membri a 10; riduzione delle indennità di carica, che ricordiamo essere attualmente fissate in 55 mila euro per il presidente e 25 mila per i membri del CdA».
Il documento è stato messo in congelatore: «Il sindaco ha dovuto correre ai ripari chiedendo al PdL di ritirare l’ordine del giorno assumendo l’impegno di portare all’attenzione della Commissione Ambiente, una proposta di modifica dello statuto del Parco coerente con gli impegni assunti nei confronti della città».
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Non la pensano così gli avversari politici che in una nota diffusa ieri sferravano un'altro attacco alla squadra del sindaco Lubrano in riferimento al primo tentativo andato a vuoto: «L’irresponsabile mancata approvazione della circonvallazione, nasconde i sospetti di motivazioni poco nobili legate alla “verifica” spartitoria all’interno della maggioranza di cui ancora non se ne conosce l’epilogo ma i cui effetti rischiano di essere drammatici per la città», avevano dichiarato tre consiglieri del Pdl Michele Pais, Marco Tedde e Gianni Martinelli.
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