Pino Piras visto da Giancarlo Monticelli
Sarà presentato sabato 6 ottobre,a teatro civico, Memories.
E' un volume curato dal regista Giancarlo Monticelli contenente gli scritti autobiografici inediti di Pino Piras, nei quali racconta di sé, della sua famiglia e delle scelte personali e artistiche.
Alla serata organizzata dall’associazione culturale Cabirol, con l’amministrazione comunale e l’editore Carlo Delfino, interverranno artisti e studiosi.
A commentare le memorie di Pino Piras ci saranno Antonio Budruni, autore della prefazione, Emiliano Di Nolfo, Pino Ferraris, Berto Calaresu, Pippo Giomi e Daniela Mulas, Gianni Maltana, Pasquale Marras, Giampaolo Piga, Raffaele Sari Bozzolo, Claudio Gabriel Sanna, Gavino Sole, Enzo Leone e Manuel Maltana.
Memorie di Pino Piras |
Alla serata organizzata dall’associazione culturale Cabirol, con l’amministrazione comunale e l’editore Carlo Delfino, interverranno artisti e studiosi.
A commentare le memorie di Pino Piras ci saranno Antonio Budruni, autore della prefazione, Emiliano Di Nolfo, Pino Ferraris, Berto Calaresu, Pippo Giomi e Daniela Mulas, Gianni Maltana, Pasquale Marras, Giampaolo Piga, Raffaele Sari Bozzolo, Claudio Gabriel Sanna, Gavino Sole, Enzo Leone e Manuel Maltana.
Il libro, con il testo originale algherese e la traduzione in italiano, consentirà anche a chi non l'ha conosciuto, algherese o no, di apprezzare lo spessore umano e artistico di Pino Piras.
Le sue canzoni, in quegli anni, sono cantate da tutti, i ragazzi imparano a suonare la chitarra con le sue melodie, spesso facili da suonare e divertenti, con tematiche nettamente diverse da quelle affrontate dalla musica tradizionale algherese di quel periodo.
«Aquexes són Memories escriptes sense gran actenciò per la forma gramatical pecò he scrivit com parl, ama lo poc de grafia catalana que he amparat de sol».Così Pino Piras spiega nelle sue memorie, che raccontano della sua vita, a partire dagli anni della guerra, quando la sua famiglia si trasferì a Villanova:
«Quant sem tornats a l’Alguer, lo dabaix ontì abitaven és estat dividit ama un’altra familia que era sense un lloc per dromir; eren probes pescadors que teniven jà quatre fills, Aqueixa familia se dieva de txisto: Miserina. Lo nom que lo popul dona és sempre el.loquent. Al meu pare l’aquirraven, de txisto, Mastrogirat; per com m’han racontat i per lo què l’he vist io, han endivinat en ple».Pino Piras è stato colui che più di ogni altro autore ha interpretato in maniera autentica la cultura popolare, con vivaci e taglienti critiche contro il potere, contro il finto moralismo, contro le ingiustizie, raccontando il disagio sociale della sua gente, della gente del centro storico di Alghero. Spesso ha anche raccontato di fatti e di persone ben riconoscibili, con la sottigliezza degli stornelli pungenti, canzoni i cui titoli o i refrain sono diventati modi di dire degli algheresi, per meglio specificare vizi e virtù di un qualcuno.
Le sue canzoni, in quegli anni, sono cantate da tutti, i ragazzi imparano a suonare la chitarra con le sue melodie, spesso facili da suonare e divertenti, con tematiche nettamente diverse da quelle affrontate dalla musica tradizionale algherese di quel periodo.
Pino Piras irrompe con la sua originalità, con i problemi, anche gravi, della società del periodo: la necessità di un’occupazione, la tristezza e il dolore, l’allegria e il divertimento, tutto visto con l’occhio acuto, intelligente, della gente della strada.
Agli inizi degli anni 70, apre ad Alghero il Bar del Folklore, leggendario, locale del centro storico nel quale si esibiscono, oltre a lui, tanti altri artisti e diventa meta preferita degli appassionati della musica popolare.
La serata comincerà alle 20,30 e l'ingresso è gratuito.
La serata comincerà alle 20,30 e l'ingresso è gratuito.
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