Scoperti pescatori di frodo
Sotto sequestro un palamito di 500 metri e 15 chili di pesce potenzialmente tossico.
L'operazione contro la pesca di frodo è stata effettuata dalla guardia costiera di Porto Torres nelle acque del porto industriale. Oltre al sequestro delle attrezzature non segnalate e del pescato, è scattata la denuncia a piede libera a carico di ignoti per la pesca abusiva.
L'allarme nella sala operativa della capitaneria di porto turritana è scattato intorno alle 21,30. Una segnalazione indicava la presenza di una piccola barca intenta a calare le reti nell'approdo industriale.
Sul posto si è precipitato il personale a bordo del battello GC 827, unità leggera in grado di manovrare agevolmente nelle acque portuali.
Favoriti dall'oscurità, i pescatori di frodo si sono dati alla fuga, ma i marinai della guardia costiera sono riusciti comunque ad individuare la rete nonostante non fosse segnalata, e hanno provveduto a recuperarla. L'attrezzo è risultato lunga circa 500 metri. All'amo circa quindici chili di pesce.
Gli esemplari ancora vivi sono stati rigettati in mare, gli altri conferiti in discarica in quanto, visto il sito di cattura, non idonei al consumo umano.
Il Comando della Capitaneria di Porto di Porto Torres ricorda infatti che i divieti di pesca in area industriale sono imposti, oltre che per ragioni di sicurezza della navigazione, anche per l'alto tasso di inquinamento nell'area che rende il pescato non commestibile in quanto potenzialmente contaminato. Il prodotto ittico sequestrato, infatti, era sicuramente destinato alla commercializzazione illecita e sarebbe finito sulle tavole di ignari cittadini.
Altri in
Recenti in
Recenti in
Commenti