Vinyls, Provincia delusa dopo il vertice romano
«No al fallimento di Vinyls finché non sarà risolta la situazione dei lavoratori».
È la posizione che il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, ha difeso ieri pomeriggio nel corso del lunghissimo incontro che si è tenuto a Roma, nella sede del Ministero dello Sviluppo economico. Ribadendo il concetto condiviso una settimana fa al termine del confronto con le organizzazioni sindacali di categoria, Alessandra Giudici – che all’appuntamento romano si è presentata insieme all’assessore provinciale delle Politiche del Lavoro, Rosario Musmeci – ha manifestato tutta la propria contrarietà rispetto alla gestione di questa vicenda.
«Per oltre un anno siamo stati tenuti lontani da questa partita», ha detto Alessandra Giudici nel corso dell’incontro convocato dal Ministero e aperto a Regioni, Province e Comuni che hanno interesse diretto sul destino degli impianti Vinyls di Marghera e Porto Torres e rispettive organizzazioni sindacali territoriali.
«Per oltre un anno siamo stati tenuti lontani da questa partita», ha detto Alessandra Giudici nel corso dell’incontro convocato dal Ministero e aperto a Regioni, Province e Comuni che hanno interesse diretto sul destino degli impianti Vinyls di Marghera e Porto Torres e rispettive organizzazioni sindacali territoriali.
«Ora, all’improvviso, ci viene prospettato un tavolo di confronto con Matrìca anziché con Eni, che deve restare il nostro interlocutore rispetto a una vicenda su cui ha specifiche responsabilità dirette».
La Provincia di Sassari ha poi lanciato un appello affinché «gli operai, che continuano a essere impiegati in ossequio alle leggi sui lavori di pubblica sicurezza, vengano pagati». Da mesi non percepiscono lo stipendio, è stato l’allarme di Alessandra Giudici e Rosario Musmeci, «e come se non bastasse, sebbene la disponibilità del “titolo spendibile” sia stata annunciata da più di una settimana, gli operai non hanno visto ancora un euro». Urgono fatti, insomma, ed è questo il motivo per cui il presidente della Provincia di Sassari ha chiesto «che venga convocato quanto prima, possibilmente entro la fine di ottobre, un altro incontro utile per fornire ai lavoratori, ai rappresentanti sindacali e agli amministratori locali le risposte che attendiamo».
Nell’arco dell’intera giornata l’assessore Musmeci ha tentato invano di mettersi in contatto con l’assessore regionale del Lavoro, Antonello Liori, per chiedere conto della delibera che la giunta Cappellacci avrebbe dovuto licenziare in questi giorni, grazie alla quale la Regione avrebbe dovuto consentire il superamento della quota di mille euro per lavori di pubblica utilità, così come concordato con i sindacati. «Anche dall’assessore Liori attendiamo una solerte conferma – ha detto Musmeci – rispetto agli impegni di cui si era fatto carico di persona».
La Provincia di Sassari ha poi lanciato un appello affinché «gli operai, che continuano a essere impiegati in ossequio alle leggi sui lavori di pubblica sicurezza, vengano pagati». Da mesi non percepiscono lo stipendio, è stato l’allarme di Alessandra Giudici e Rosario Musmeci, «e come se non bastasse, sebbene la disponibilità del “titolo spendibile” sia stata annunciata da più di una settimana, gli operai non hanno visto ancora un euro». Urgono fatti, insomma, ed è questo il motivo per cui il presidente della Provincia di Sassari ha chiesto «che venga convocato quanto prima, possibilmente entro la fine di ottobre, un altro incontro utile per fornire ai lavoratori, ai rappresentanti sindacali e agli amministratori locali le risposte che attendiamo».
Nell’arco dell’intera giornata l’assessore Musmeci ha tentato invano di mettersi in contatto con l’assessore regionale del Lavoro, Antonello Liori, per chiedere conto della delibera che la giunta Cappellacci avrebbe dovuto licenziare in questi giorni, grazie alla quale la Regione avrebbe dovuto consentire il superamento della quota di mille euro per lavori di pubblica utilità, così come concordato con i sindacati. «Anche dall’assessore Liori attendiamo una solerte conferma – ha detto Musmeci – rispetto agli impegni di cui si era fatto carico di persona».
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