A volte le sorprese avvengono
Andrò a votare per le primarie di Italia Bene Comune.
Non so se voterò al secondo turno, se ci sarà. Andrò a votare solo se ci saranno Vendola o Puppato o Tabacci.
In un paese normale sarebbero questi i tre favoriti.
Al primo turno voterò con convinzione per Nichi Vendola.
Lo so, a volte (recentemente troppo spesso) si innamora troppo delle belle parole e della bella costruzione di frase (mi sta un po’ antipatico, perché succede troppo spesso anche a me); nel tentare di aprirsi spazi fa un po’ di confusione sui riferimenti (mi pare che gli piacesse oltre al cardinal Martini anche quel padre Pio che Giovanni XXIII non amava affatto e molto a ragione).
Ma diciamo la verità: sta con la FIOM; è per i diritti di tutti, e per la scuola pubblica.
Contrariamente ai due candidati “in testa” e come gli altri due in seconda fila, è un buon amministratore (le “lenzuolate” di Bersani sono cattiva amministrazione).
E poi, diciamola tutta, ci ha provato a uscire dalla trappola dell’irrilevanza politica della sinistra, quella trappola nella quale il compagno Ferrero (lunga vita al compagno Ferrero!) si ritrova, volentieri, prigioniero.
Vincerà le primarie Vendola? Temo di no, anche se tra tutti è l’unico che potrebbe vincere le elezioni (forse anche Puppato e Tabacci). Ma il risultato di Vendola sarà decisivo per non consegnare l’Italia a Luca Cordero di Montezemolo. Quindi anche gli elettori di sinistra che pensano che serva votare Bersani perché non sopportano Renzi (come è comprensibile che avvenga) hanno mille ragioni per votare Vendola.
A volte le sorprese avvengono. Se poi vanno in finale Vendola e Puppato ci penseremo. Intanto andiamo in tanti a votare Vendola alle primarie.
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