Chimica verde e bonifiche: i progetti vanno avanti
Il sindaco Scarpa: «A Roma conferme sull’attuazione degli interventi».
Vanno avanti i progetti di reindustrializzazione nel sito produttivo di Porto Torres.
Nel corso della riunione che si è svolta a Roma, al Ministero dello Sviluppo Economico, sono arrivate conferme sui piani dell’area turritana.
Al tavolo istituzionale con il governo, gli enti locali, i sindacati e l’Eni ha partecipato anche il sindaco di Porto Torres Beniamino Scarpa.
«Durante l’incontro che aveva come oggetto i progetti che riguardano l’area di Porto Torres ci è stato confermato che gli interventi proseguono secondo programma. È in atto la fase di realizzazione degli impianti della Chimica Verde e si stanno portando avanti tutte le procedure per le bonifiche. Dal governo e dalla Regione c’è l’impegno per le autorizzazioni dei progetti in corso ed è prevista una riunione tecnica il prossimo 22 novembre», sottolinea il sindaco.
«Durante l’incontro che aveva come oggetto i progetti che riguardano l’area di Porto Torres ci è stato confermato che gli interventi proseguono secondo programma. È in atto la fase di realizzazione degli impianti della Chimica Verde e si stanno portando avanti tutte le procedure per le bonifiche. Dal governo e dalla Regione c’è l’impegno per le autorizzazioni dei progetti in corso ed è prevista una riunione tecnica il prossimo 22 novembre», sottolinea il sindaco.
«L’incontro è stata soddisfacente: abbiamo appreso che le iniziative sostenute dalla nostra amministrazione comunale sin dall’inizio, anche quando erano in molti a non crederci, sono in corso. In questa partita per la reindustrializzazione dell’area produttiva noi siamo al fianco di Eni, che sta portando avanti nel nostro territorio un’impresa industriale innovativa, riconosciuta come tale anche dall’Università di Sassari che presto avvierà un Master nel settore», aggiunge Beniamino Scarpa.
Durante la riunione è stato approfondito il tema dell’indotto dell’ex petrolchimico. «È stata ribadita l’importanza del rispetto degli accordi firmati dalle istituzioni e dalle organizzazioni sindacali. Nei progetti devono essere coinvolti i lavoratori delle imprese che hanno operato per anni nello stabilimento. Confidiamo che si vada verso la strada della loro completa tutela e noi vigileremo al riguardo».
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