La marginalità del territorio di Alghero
Può il rapporto del governo regionale col territorio della comunità di Alghero ridursi ad una mera telefonata di assicurazioni tutta da verificare?
Carlo Mannoni |
Ho scritto alcuni giorni or sono su questo sito un articolo dal titolo "L'equivoco dei fondi per la Sassari-Alghero". Mi riferivo ad una imbarazzante visita ad Alghero da parte dell'assessore regionale dei lavori pubblici Angela Nonnis, venuta sul territorio ad informare cittadini, amministratori ed operatori economici sui fondi di cassa mancanti non solo per completare i due lotti in corso della Sassari-Alghero (dall'attuale 4 corsie a Cantoniera Rudas) ma anche per pagare le imprese, molte delle quali di subappaltatori locali, per una parte dei lavori eseguiti.
Dopo i "procurerò", "interverrò" e "sensibilizzerò", corrispondenti al niente in termini di risorse effettive, era arrivata al cellulare del segretario accompagnatore dell'assessore, nel corso dell'incontro pubblico, una telefonata dall'Anas con la notizia che i fondi erano praticamente in arrivo.
A chi le chiedeva certezze sulla clamorosa notizia, che ricordava tanto la nota campanella di scuola di fine lezione che salva l'alunno impreparato dall'interrogazione in corso, l'assessore aveva risposto con dei rassicuranti "vigilerò"' e "sensibilizzerò".
C'era da chiedersi, dinanzi ad una situazione obiettivamente complessa come quella, se il rapporto dell'autorità di governo regionale col territorio della comunità di Alghero potesse ridursi ad una mera telefonata di assicurazioni tutta da verificare. È bastata quella telefonata, però, a scatenare un seguito di notizie del tipo "ho risolto tutto io". Lo ha fatto dapprima Pietrino Fois, sponsor politico di Angela Nonnis (è merito nostro!), e subito dopo non è voluto essere da meno il sindaco Lubrano (è merito mio!).
C'era da chiedersi, dinanzi ad una situazione obiettivamente complessa come quella, se il rapporto dell'autorità di governo regionale col territorio della comunità di Alghero potesse ridursi ad una mera telefonata di assicurazioni tutta da verificare. È bastata quella telefonata, però, a scatenare un seguito di notizie del tipo "ho risolto tutto io". Lo ha fatto dapprima Pietrino Fois, sponsor politico di Angela Nonnis (è merito nostro!), e subito dopo non è voluto essere da meno il sindaco Lubrano (è merito mio!).
Chi conosce l'Anas sa che le notizie di fonte romana debbono essere sempre prese col beneficio d'inventario, soprattutto ora che la congiuntura finanziaria è negativa. Ed infatti, come non pochi dubitavano, di quei fondi sono arrivate le briciole: il 20 per cento del credito maturato per alcuni subappaltatori, niente per gli altri. Riprenderanno i lavori? Chi lo sa, l'assessore Nonnis resta trepidante in attesa di una nuova telefonata.
Da questa notizia emerge, in tutta la sua desolazione, la marginalità del territorio algherese nella politica regionale. L'ultimo esempio è il finanziamento regionale sulle fibre ottiche "nei più grossi centri urbani dell'isola per il collegamento degli uffici pubblici presenti nel territorio", come si legge in un comunicato stampa della giunta regionale, finanziati con 9 milioni di euro nei comuni di Nuoro, Oristano, Olbia e Iglesias ( prima c'erano stati quelli nei comuni di Cagliari, Sassari, Lanusei e Tempio). Tra questi comuni non c'è Alghero.
La lezione? Una tutta locale, ovvero l'assenza di iniziative da parte del Comune rivolte alla Regione. Il comune, infatti, non ha partecipato a fine 2011 alla manifestazione di interesse bandita dalla Regione per i comuni con più di 25mila abitanti. Certamente una responsabilità del Commissario straordinario, che però era di "area", come si dice in gergo politico. Una domanda, però: cosa aveva lasciato di pronto la giunta Tedde appena decaduta su un argomento così importante, dato che il bando regionale è del 12 ottobre 2011 e la delibera di programma del 30 agosto, mentre le dimissioni della maggioranza del consiglio comunale erano intervenute il successivo 28 novembre?
L'altra lezione è a livello di Regione che, destinando i finanziamenti ai comuni con più di 25mila abitanti, avrebbe dovuto considerare di interesse regionale l'intervento sulla fibre ottiche e finanziare con risorse adeguate tutti i comuni sopra i 25mila abitanti (oggi mancano Alghero, Carbonia, Selargius e Quartu. S.Elena) e non mettere i comuni l'un contro l'altro in una selezione senza senso.
Le lezioni servono se le si percepiscono e se si approntano le misure correttive che queste suggeriscono. Speriamo che, almeno in questo caso, ciò accada.
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