L'indifferenza sta uccidendo la lingua algherese
Lancia l'allarme l'Associació per a la Salvaguardia del Patrimoni Historicocultural de l’Alguer alla vigilia dell'inaugurazione dei nuovi corsi.
I corsi saranno articolati in due livelli: il primo incentrato soprattutto sull’acquisizione dell'abilità di lettura e scrittura; un altro caratterizzato da approfondimenti di storia della letteratura algherese, che quest'anno saranno dedicati al poeta Ramon Clavellet.
Le iscrizioni possono essere fatte per telefono (079 981320) o per posta elettronica (salvaguarda@alice.it).
Locandina corsi |
Sono aperte le iscrizioni ai corsi gratuiti d'algherese organizzati dall'Associació per a la Salvaguardia del Patrimoni Historicocultural de l’Alguer.
Le lezioni si terranno nella sede di via Porrino, 40, e cominceranno venerdì 23 novembre alle ore 18,30.
Sono ormai 22 anni che l'Associació per a la Salvaguarda organizza corsi gratuiti di algherese al fine di sensibilizzare la comunità locale sulla grave situazione in cui si trova la lingua storica di Alghero, che senza adeguati interventi istituzionali di rivalorizzazione rischia di scomparire.
«Tale problema purtroppo - spiegano dall'associazione - non viene percepito come tale da gran parte dei cittadini e finora non è stato affrontato dalle istituzioni con la determinazione che meriterebbe. Ancora oggi troppi ignorano che, se l'algherese non è più parlato come un tempo, ciò è dovuto al fatto che l'italiano sta portando a termine un processo di sostituzione linguistica cominciato secoli addietro. Processo che dapprima ha privato la lingua locale di spazi di comunicazione formale, trasformandola in dialetto, e poi ne ha determinato, in modo sempre più esteso, un abbandono dell'uso».
«Se oggi non si interviene, - prosegue l'Associació per a la Salvaguarda - la prossima generazione assisterà alla morte della nostra lingua. Occorre pertanto contrastare l'indifferenza attuale con una sensibilizzazione diffusa, proponendo la conoscenza o l'approfondimento della lingua, nella convinzione che non si accetta passivamente il degrado e la fine di ciò che si conosce. Frequentare i corsi di algherese acquista così anche un significato di impegno individuale affinché la nostra città non perda la sua antica lingua, che è ciò che più di ogni altra cosa la qualifica e caratterizza».
«Tale problema purtroppo - spiegano dall'associazione - non viene percepito come tale da gran parte dei cittadini e finora non è stato affrontato dalle istituzioni con la determinazione che meriterebbe. Ancora oggi troppi ignorano che, se l'algherese non è più parlato come un tempo, ciò è dovuto al fatto che l'italiano sta portando a termine un processo di sostituzione linguistica cominciato secoli addietro. Processo che dapprima ha privato la lingua locale di spazi di comunicazione formale, trasformandola in dialetto, e poi ne ha determinato, in modo sempre più esteso, un abbandono dell'uso».
«Se oggi non si interviene, - prosegue l'Associació per a la Salvaguarda - la prossima generazione assisterà alla morte della nostra lingua. Occorre pertanto contrastare l'indifferenza attuale con una sensibilizzazione diffusa, proponendo la conoscenza o l'approfondimento della lingua, nella convinzione che non si accetta passivamente il degrado e la fine di ciò che si conosce. Frequentare i corsi di algherese acquista così anche un significato di impegno individuale affinché la nostra città non perda la sua antica lingua, che è ciò che più di ogni altra cosa la qualifica e caratterizza».
I corsi saranno articolati in due livelli: il primo incentrato soprattutto sull’acquisizione dell'abilità di lettura e scrittura; un altro caratterizzato da approfondimenti di storia della letteratura algherese, che quest'anno saranno dedicati al poeta Ramon Clavellet.
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