Pensiamo al bene comune della nostra collettività
Quo vadis, Architettura ad Alghero? Leggi i quesiti » |
Antonello Muroni |
Voglio subito specificare che Il sottoscritto, e l’intero Consiglio di Amministrazione offrono e hanno offerto il proprio modesto contributo alla gestione della società consortile del Dipartimento a rimborso zero. Nessuno di noi riceve denari per il tempo speso a cercare di risolvere i problemi contingenti e del quotidiano: pulizie, manutenzioni ordinarie e straordinarie, pagamento utenze e risoluzioni di problemi di vario tipo. Nessun carrozzone, nessuna vergogna, ma solo persone che dedicano tempo e responsabilità ad una realtà che Alghero merita.
Infatti ritengo strategica la presenza del Dipartimento di Architettura. Alghero può e deve avere la consapevolezza di poter diventare una Città Universitaria. Per la nostra società, un investimento sul sapere deve essere centrale, strategico ed economico, ed essere accompagnato da un nuovo approccio culturale nel rapporto tra città ed Università, ma non solo: essere una città universitaria non significa soltanto ospitare un’università sul proprio territorio.
Ora è necessario fare un salto culturale. Bisogna che questa identità, già forte e consolidata, entri nel Dna della città per fare del Dipartimento, delle sue strutture di eccellenza nel campo della formazione, un carattere distintivo.
È una delle leve fondamentali dello sviluppo per diventare un grande centro di eccellenza culturale e un irrinunciabile motore di sviluppo economico e sociale per la nostra città. Mi piace specificare che il Dipartimento di Architettura porta in città un ricaduta economica importante, quantificabile tra i 3 e 4 milioni di euro all’anno.
Tutto questo si può fare, se si riesce, oltre agli attori istituzionali coinvolgere altri attori, sopratutto imprenditori lungimiranti. Ritengo che quattro siano gli organi istituzionale di base: Ateneo, Comune, Regione e Dipartimento. Se ciascuno potesse fare sino in fondo la sua parte e se trovassimo una comune visione, potremmo farcela.
L’Amministrazione comunale dal 2002 ha dimostrato di avere a cuore le sorti della Facoltà di Architettura destinando importantissimi spazi e investendo cifre importanti per la riqualificazione di questi spazi, come il progetto per i lavori di ristrutturazione ed adeguamento alle norme antincendio e norme CEI degli impianti elettrici e sicurezza dell’ex scuola materna ing. Sella, da destinare a sede di Architettura con un importo totale complessivo di € 819.141,95, e di cifre altrettanto importanti per “Ex Orfanotrofio Diocesano”e in seguito programmando un futuro ancora più solido con l’imminente disponibilità del complesso Santa Chiara.
Il vero problema nasce dalla soppressione dell’Università diffusa in Sardegna voluto, voglio ricordare, dalla Giunta Soru nel 2008, che, dopo aver predicato demagogicamente la “società della conoscenza” ha cancellato i corsi di laurea diffusi nel territorio.
Mentre, nel 2010 la Giunta Cappellacci ha ripartito il fondo a favore delle sedi universitarie decentrate destinando quasi 6 milioni di euro per la prosecuzione e il completamento dei corsi, dimenticandosi completamente degli impegni presi ad Alghero per Alghero.
La distribuzione delle risorse premia le seguenti sedi: oltre 500mila euro all’Università di Sassari per il corso istituito nella sede di Olbia, quasi 3 milioni di euro al Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale di Nuoro, oltre 2 milioni al Consorzio Uno di Oristano e 413 mila euro al Consorzio AUSI di Iglesias!.
Purtroppo la mancanza di fondi ha sempre impedito alla SCARL di poter dare le risposte che il Dipartimento di Architettura, ma soprattutto i fruitori principali meritavano e meritano: gli studenti. Oggi la società consortile non è di fatto ancora sciolta, ma immagino lo sarà a breve: personalmente non sono mai stato interpellato in merito alle problematiche in corso dall’attuale amministrazione.
L’obiettivo principale è in parte raggiunto grazie al precedente e all’attuale “Preside”, infatti l’Università di Alghero, sin dall'inizio ha creato dei rapporti nazionali e internazionali di altissimo livello, questo potrebbe consentirci di sfruttare al massimo i raccordi con altri dipartimenti stranieri e diventare addirittura una Scuola internazionale.
Smettiamola una volta per tutte di litigare e pensiamo al bene comune della nostra collettività, proviamo a cogliere i valori positivi che emergono dalla società, noi stessi che lavoriamo o nel mio caso abbiamo lavorato nelle istituzioni siamo stati spesso troppo assorbiti dai comportamenti litigiosi, o comunque poco cooperativi, che caratterizzano la nostra società politica.
Troviamo una soluzione al problema dei finanziamenti per l’università della città di Alghero, riuscendo ad avere nella forma tecnicamente più efficace, più consona, il riconoscimento di un finanziamento regionale specifico per AAA, in quanto sede "non suburbana".
Personalmente ritengo che l’intero complesso del Santa Chiara, debba essere messo a disposizione del Dipartimento di Architettura, stabilendo una chiara fruibilità degli spazi a disposizione della città.
Ritengo un falso problema quello dell’Archivio Storico che può essere allocato presso i locali (completamente ristrutturati) che ora ospitano la biblioteca Comunale in via Mazzini, il primo piano e quasi completamente libero.
Antonello Muroni è presidente della Società Consortile per i Servizi Universitari e la Formazione ad Alghero.
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NE DISCUTONO
Il Comune ha contribuito generosamente Massimo Canu, assessore all'Urbanistica, Lavori Pubblici e Politiche Abitative |
Quattro attori per AAA Arnaldo 'Bibo' Cecchini, direttore del Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica di Alghero |
Investire in cultura è guardar lontano Giuliana Frau, dottoranda presso il Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica di Alghero |
Subito un tavolo di lavoro comune Natacha Lampis, presidente della Commissione Cultura, Istruzione e Politiche Sociali |
Per un accordo con il Comune e collaborazione della Regione Attilio Mastino, Rettore dell'Università degli Studi di Sassati | Pensiamo al bene comune della nostra collettività Antonello Muroni, presidente della Società per i Servizi Universitari e la Formazione |
Non è una "mission impossible", se gioca tutta la squadra Marco Tedde, capogruppo del Pdl | Il Comune, come un padre, deve pensare a tutti i suoi figli Matteo Tedde, capogruppo del Pd |
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