Un lungo percorso segnato da 115 paia di scarpe, uno per ogni donna uccisa nel 2012. Accanto una targa riporta il nome delle vittime di quello che si sta configurando come un vero massacro.
Un sentiero triste e silenzioso nel cuore della città, voluto e realizzato dal movimento C'è un'Alghero Migliore per portare a riflettere la comunità locale nella Giornata contro la violenza sulle donne.
La fila di scarpe, che partiva da Largo san Francesco fino al Teatro civico, voleva rappresentare anche un momento di denuncia politica:
«Siamo convinti che questa giornata non deve essere solo una ricorrenza rituale - scrivono i militanti di C'è un'Alghero Migliore - abbiamo voluto ricordare le vittime, i loro nomi, le loro vite. Alle parole e alle manifestazioni devono anche corrispondere politiche adeguate per fermare la violenza di genere».
Secondo il gruppo anche Alghero deve fare la sua parte nella sensibilizzazione dei cittadini e delle cittadine verso questa tragica piaga, «e per questo ci facciamo promotori ed invitiamo tutti a firmare la "Convenzione nazionale contro la violenza maschile sulle donne - femminicidio».
«La Convenzione invita le istituzioni a un confronto aperto e chiede al governo di verificare l’efficacia del Piano Nazionale contro la violenza varato nel 2011, con revisione del Piano stesso insieme al coordinamento promotore della Convenzione».
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