Il vademecum di Legambiente per una città pulita
L'associazione ambientalista stila un decalogo in vista del rinnovo del servizio di igiene urbana.
Spazzatura in città (immagine di repertorio) |
I dieci comandamenti di Legambiente per una città pulita.
L'associazione ha riassunto in dieci punti le proposte da presentare al Comune, alle prese con un'indagine in vista della redazione del nuovo capitolato d'appalto per il rinnovo del servizio di igiene urbana, in scadenza a ottobre 2013.
«Nonostante alcuni positive azioni della nuova amministrazione - specifica il presidente Luciano Deriu - la città di Alghero è lontana dal risolvere il problema della pulizia. Ci sono ancora molte cose da fare. In un futuro prossimo ci sarà una nuova gestione e potrà essere quella l’occasione per affrontare il problema a tutto campo. Legambiente ha messo a punto una proposta di dieci cose da fare».
Secondo l'associazione ambientalista si dovrebbe intervenire partendo dalla pulizia delle strade, organizzando un servizio di spazzamento e lavaggio sistematico e puntuale.
«L’attuale amministrazione ha messo in atto un sistema di spazzamento che ha già dato i primi positivi risultati. Il sistema deve essere ampliato e potenziato».
Le proposte di Legambiente
- Diffondere prima la raccolta domiciliare e poi la tariffazione puntuale.
La diffusione delle raccolte differenziate domiciliari secco/umido permette di aumentare velocemente i quantitativi di rifiuti avviati a riciclaggio, di aumentare la qualità dei rifiuti raccolti, grazie al controllo sul conferito da parte degli operatori di igiene urbana, di ridurre i rifiuti destinati a smaltimento, e di quantificare in modo puntuale la quantità di rifiuti prodotta dalle famiglie facendole pagare con il nuovo sistema di tariffazione e non con la vecchia tassa. La tariffa (la Tia o la futura Tares) grazie al principio “chi inquina paga” permette di responsabilizzare i cittadini e le categorie produttive, inducendoli ad ridurre la produzione di rifiuti anche per contenere le spese.
- Porta la sporta
Moltissime buste in distribuzione nel commercio sono ancora non degradabili e altre sono fintamente biodegradabili (come i sacchetti di plastica tradizionale con gli additivi chimici). Il Comune promuove una campagna di comunicazione finalizzata a sensibilizzare i cittadini sull’uso delle sporte riutilizzabili e i commercianti, i venditori ambulanti e le catene della distribuzione ad informarli sulle norme stabilite dalla Legge 24 marzo 2012 in merito alle uniche tipologie di buste per asporto merci (shopper) commercializzabili, e cioè quelli effettivamente biodegradabili e compostabili.
- Mille compostiere
- Acqua del sindaco
- Bandi di gare ecologici
- Green Public Procurement
ll Comune promuove attraverso nuove tipologie di gare la diffusione di prodotti ad imballaggio zero o a basso impatto ambientale (come i pannolini lavabili o compostabili per le gli asili nido, i pasti per le mense scolastiche, i prodotti d’ufficio).
- Protocolli con il commercio per dispenser e vuoti a rendere
Altri accordi dovranno essere siglati per l’abolizione della pubblicità su volantini cartacei nelle abitazioni che finiscono nelle strade e che possono essere sostituiti da pubblicità telematiche in punti nevralgici della città predisposti dal Comune
- Ecoeventi
- Mercato del riuso
- Obbligo alla raccolta differenziata presso i grandi produttori
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