Allo sbando
Prima di iniziare la predica, sarà il caso che illustri a coloro che leggeranno chi sia il predicatore e da quale pulpito parli.
Enrico Muttoni |
Ho sessantacinque anni, sono un ex dirigente pensionato, laureato in chimica, cattolico romano, e sardo di adozione; sposato da quarant'anni con la stessa donna, tre figli emigrati, quattro nipoti.
Nonché ex iscritto e simpatizzante IdV. Ebbene, a quaranta giorni dalle elezioni politiche più incerte della storia nazionale, sono allo sbando.
Sono allo sbando perché il panorama politico che si sta componendo in vista del voto è davvero sconcertante: mi trovo infatti davanti un offerta politica tra le più incerte e confuse. Come se fossi entrato al mercato e avessi trovato sui banchi solo roba stantia, scaduta, marcia, puzzolente o per la quale sono allergico.Perché, a parte appelli e propositi generici per la ripresa economica, per la lotta alla disoccupazione, alla
criminalitá organizzata e per un mai specificato sviluppo, non é mai stato cosí evidente il vuoto di idee. Come sono evidenti, nei partiti e nelle coalizioni, le contraddizioni interne. Che fanno sí che un cittadino come il
sottoscritto non riesca a riconoscersi in un simbolo elettorale, e non riesca ad intuire cosa vorrebbero fare gli eletti in materia di economia, sviluppo, scuola, carceri, sanitá e via elencando.
Nonché ex iscritto e simpatizzante IdV. Ebbene, a quaranta giorni dalle elezioni politiche più incerte della storia nazionale, sono allo sbando.
Sono allo sbando perché il panorama politico che si sta componendo in vista del voto è davvero sconcertante: mi trovo infatti davanti un offerta politica tra le più incerte e confuse. Come se fossi entrato al mercato e avessi trovato sui banchi solo roba stantia, scaduta, marcia, puzzolente o per la quale sono allergico.Perché, a parte appelli e propositi generici per la ripresa economica, per la lotta alla disoccupazione, alla
criminalitá organizzata e per un mai specificato sviluppo, non é mai stato cosí evidente il vuoto di idee. Come sono evidenti, nei partiti e nelle coalizioni, le contraddizioni interne. Che fanno sí che un cittadino come il
sottoscritto non riesca a riconoscersi in un simbolo elettorale, e non riesca ad intuire cosa vorrebbero fare gli eletti in materia di economia, sviluppo, scuola, carceri, sanitá e via elencando.
Se non campare alla giornata correndo a tappare (con le tasse e l'erosione programmata delle pensioni) le falle man mano che queste si aprono.
Questa assenza di idee (sulla diagnosi dei mali sono tutti d'accordo) è accompagnata dalle assicurazioni dei compilatori delle liste elettorali che confermano e garantiscono sulle qualità dei candidati.
Potró quindi scegliere tra: il partito di Berlusconi, che dá la certezza della totale sudditanza al capo e alla sua psiche; il Pd, che é una riedizione non confessionale della Dc, che dá la certezza dell'applicazione del manuale Cencelli; il M5S, che dá la certezza, in caso di vittoria, della piú totale incertezza, nonostante le molte idee condivisibili; ed il partito di Monti, che per affinitá culturale dovrebbe essere quello a me piú vicino.
Questa assenza di idee (sulla diagnosi dei mali sono tutti d'accordo) è accompagnata dalle assicurazioni dei compilatori delle liste elettorali che confermano e garantiscono sulle qualità dei candidati.
Potró quindi scegliere tra: il partito di Berlusconi, che dá la certezza della totale sudditanza al capo e alla sua psiche; il Pd, che é una riedizione non confessionale della Dc, che dá la certezza dell'applicazione del manuale Cencelli; il M5S, che dá la certezza, in caso di vittoria, della piú totale incertezza, nonostante le molte idee condivisibili; ed il partito di Monti, che per affinitá culturale dovrebbe essere quello a me piú vicino.
Ma più passa il tempo e più Mario Monti mi ricorda Mariotto Segni, soffocato dall'abbraccio mortale dei suoi sedicenti amici: due personalità incapaci di riunire attorno a sé il partito degli onesti, semplicemente perché questo non esiste.
Nella galassia dei partiti minori c'è la supernova del movimento di Ingroia, che a questo punto mi sembra più un sindacalista dei magistrati che un politico.
Essere magistrato non è di per sé una garanzia di saggezza e competenza, visto che a Taranto si preferisce far arrugginire un miliardo di euro di acciaio (e perdere clienti e commesse) anziché incassare la somma e bloccarla in banca per utilizzarla nel risanamento ambientale.
Ci sono quelli di Sel, che se possono essere ritenuti competenti in fatto di sinistra e libertá, non lo sono in
materia di ecologia, vista la loro incapacitá propositiva e attuativa in fatto di salvaguardia ambientale.
Resta la sinistra-sinistra, che non é piú estrema per ragioni anagrafiche. Che ha tante doti, ma qualche difetto: la avversione aprioristica contro la Chiesa cattolica, gli Stati Uniti, e il metodo Marchionne, per esempio.
Andró comunque a votare. E se sará possibile, voteró per una lista comprendente un candidato/a che conosco e apprezzo, a prescindere dalla compagine politica.
Nella galassia dei partiti minori c'è la supernova del movimento di Ingroia, che a questo punto mi sembra più un sindacalista dei magistrati che un politico.
Essere magistrato non è di per sé una garanzia di saggezza e competenza, visto che a Taranto si preferisce far arrugginire un miliardo di euro di acciaio (e perdere clienti e commesse) anziché incassare la somma e bloccarla in banca per utilizzarla nel risanamento ambientale.
Ci sono quelli di Sel, che se possono essere ritenuti competenti in fatto di sinistra e libertá, non lo sono in
materia di ecologia, vista la loro incapacitá propositiva e attuativa in fatto di salvaguardia ambientale.
Resta la sinistra-sinistra, che non é piú estrema per ragioni anagrafiche. Che ha tante doti, ma qualche difetto: la avversione aprioristica contro la Chiesa cattolica, gli Stati Uniti, e il metodo Marchionne, per esempio.
Andró comunque a votare. E se sará possibile, voteró per una lista comprendente un candidato/a che conosco e apprezzo, a prescindere dalla compagine politica.
Se questa persona non prenderà corpo, restando un ectoplasma, voterò per Beppe Grillo. Perché dopo essere stato buggerato dai Maya, la fine del mondo la voglio vedere davvero.
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