Il signor “Nessuno escluso” della giunta di Alghero
Il signor “Nessuno escluso” in questa vicenda ha, senz’altro, un nome ed un cognome.
Tra i quesiti, con relativa risposta del funzionario comunale “Responsabile del procedimento”, emerge il n. 11 sul personale da assumere in caso di aggiudicazione. Nella risposta lo stesso funzionario precisava che il riferimento, tra il personale da assumere, all’attuale Coordinatore dell’Asilo e della Ludoteca
Carlo Mannoni |
Sarà, quasi sicuramente, una persona di valore, ma non so chi sia né ha importanza saperlo.
Preferirei, infatti, che tale espressione non si riferisse ad alcuno in particolare e che il suo senso avesse, invece, rilevanza generale.
Che fosse rivolta, cioè, alla generalità di cittadini nel suo significato più nobile dell’inclusione sociale.
Tanto nobile che se fossi sindaco la porrei come parola d’ordine di un’intera legislatura. Pensate: “Nessuno escluso”!
Ma veniamo al concreto. Incuriosito dalle strane incursioni della giunta Lubrano nella sfera dei dirigenti comunali in materia contrattuale, dopo l’eclatante vicenda del portale internet del Comune direttamente affidato dalla stessa giunta ad una ditta continentale, argomento da me trattato su questo giornale on line, mi sono soffermato, incuriosito, sulla delibera n. 1 approvata dal sindaco e dai suoi assessori lo scorso 9 gennaio.
La delibera si riferisce al bando di gara per l’affidamento per un triennio della gestione dell’asilo e della ludoteca di via Giovanni XXXIII, bando di gara che peraltro era già stato pubblicato il 2 giugno 2012 e successivamente revocato per espressa direttiva della giunta Lubrano (delibera n. 65 dell’1/10/2012).
Ma veniamo al concreto. Incuriosito dalle strane incursioni della giunta Lubrano nella sfera dei dirigenti comunali in materia contrattuale, dopo l’eclatante vicenda del portale internet del Comune direttamente affidato dalla stessa giunta ad una ditta continentale, argomento da me trattato su questo giornale on line, mi sono soffermato, incuriosito, sulla delibera n. 1 approvata dal sindaco e dai suoi assessori lo scorso 9 gennaio.
La delibera si riferisce al bando di gara per l’affidamento per un triennio della gestione dell’asilo e della ludoteca di via Giovanni XXXIII, bando di gara che peraltro era già stato pubblicato il 2 giugno 2012 e successivamente revocato per espressa direttiva della giunta Lubrano (delibera n. 65 dell’1/10/2012).
Nella delibera di gennaio si “stabilisce (e ciò costituisce un ordine per i dirigenti comunali) che
”dovrà essere applicata la clausola sociale uniformandosi all’articolo 37 della contratto nazionale delle cooperative sociali, inerente l’assunzione di tutto il personale attualmente in servizio, nessuno escluso”.
Ecco dunque il menzionato signor “Nessuno escluso” fare capolino in una delibera comunale.
La “clausola sociale” è nota ai dirigenti comunali tanto che era già presente nel precedente bando del 2012, successivamente revocato. Essa ha lo scopo di tutelare i lavoratori e le lavoratrici delle cooperative del settore socio-sanitario-assistenziale-educativo in caso di cambio di gestione del servizio con un'impresa che subentra alla precedente.
Ma se la clausola non solo è nota ai dirigenti comunali di Alghero ma addirittura ne è obbligatoria la sua applicazione agli appalti pubblici dei servizi, a che pro, mi sono chiesto, quel perentorio “si stabilisce” perché nessun lavoratore o lavoratrice “della cooperativa” perda il posto di lavoro, compreso il signor “Nessuno escluso”?
Mi sono domandato, cioè, se il signor ”Nessuno escluso” faccia o meno parte della cooperativa. In caso positivo a che titolo il richiamo perentorio ai dirigenti da parte della giunta comunale? La clausola è infatti obbligatoria e va applicata sempre ed integralmente. Se invece il signor ”Nessuno escluso” non fa parte della cooperativa, la direttiva del sindaco Lubrano e dei suoi assessori sfiora l’abuso ed i dirigenti possono non ottemperarvi. Ci troviamo per caso in questa seconda ipotesi?
Il mio intervento terminerebbe qua, in attesa di un chiarimento da parte degli organi del comune, se non fosse che leggendo gli atti del precedente bando ho scoperto che la relativa gara d’appalto era stata revocata per disposizione della giunta Lubrano (delibera n. n. 65 dell’1/10/2012) perché, tra l’altro, erano
La “clausola sociale” è nota ai dirigenti comunali tanto che era già presente nel precedente bando del 2012, successivamente revocato. Essa ha lo scopo di tutelare i lavoratori e le lavoratrici delle cooperative del settore socio-sanitario-assistenziale-educativo in caso di cambio di gestione del servizio con un'impresa che subentra alla precedente.
Ma se la clausola non solo è nota ai dirigenti comunali di Alghero ma addirittura ne è obbligatoria la sua applicazione agli appalti pubblici dei servizi, a che pro, mi sono chiesto, quel perentorio “si stabilisce” perché nessun lavoratore o lavoratrice “della cooperativa” perda il posto di lavoro, compreso il signor “Nessuno escluso”?
Mi sono domandato, cioè, se il signor ”Nessuno escluso” faccia o meno parte della cooperativa. In caso positivo a che titolo il richiamo perentorio ai dirigenti da parte della giunta comunale? La clausola è infatti obbligatoria e va applicata sempre ed integralmente. Se invece il signor ”Nessuno escluso” non fa parte della cooperativa, la direttiva del sindaco Lubrano e dei suoi assessori sfiora l’abuso ed i dirigenti possono non ottemperarvi. Ci troviamo per caso in questa seconda ipotesi?
Il mio intervento terminerebbe qua, in attesa di un chiarimento da parte degli organi del comune, se non fosse che leggendo gli atti del precedente bando ho scoperto che la relativa gara d’appalto era stata revocata per disposizione della giunta Lubrano (delibera n. n. 65 dell’1/10/2012) perché, tra l’altro, erano
”state rilevate criticità connesse all’espletamento della procedura, anche in relazione ai quesiti avanzati” dai concorrenti.
Tra i quesiti, con relativa risposta del funzionario comunale “Responsabile del procedimento”, emerge il n. 11 sul personale da assumere in caso di aggiudicazione. Nella risposta lo stesso funzionario precisava che il riferimento, tra il personale da assumere, all’attuale Coordinatore dell’Asilo e della Ludoteca
“deve intendersi come non apposto”.
Voleva forse dire che il Coordinatore non faceva né fa parte dell’organico della cooperativa?
A seguito di tale quesito e relativa risposta, il dirigente comunale responsabile dei Servizi Sociali provvedeva a prorogare, in data 21/9/2012, la scadenza del bando ed a stabilire che l’organico “tutelato” dell’asilo e della ludoteca fosse di 21 (coordinatore escluso) e non di 22 unità (coordinatore compreso) come erroneamente stabilito nel bando stesso.
L’unità esclusa dalla determinazione del dirigente ed ora riammessa dalla giunta Lubrano con la delibera n. 1 del 9 gennaio 2013, corrisponde per caso, mi chiedo, al signor “Nessuno escluso”?
A seguito di tale quesito e relativa risposta, il dirigente comunale responsabile dei Servizi Sociali provvedeva a prorogare, in data 21/9/2012, la scadenza del bando ed a stabilire che l’organico “tutelato” dell’asilo e della ludoteca fosse di 21 (coordinatore escluso) e non di 22 unità (coordinatore compreso) come erroneamente stabilito nel bando stesso.
L’unità esclusa dalla determinazione del dirigente ed ora riammessa dalla giunta Lubrano con la delibera n. 1 del 9 gennaio 2013, corrisponde per caso, mi chiedo, al signor “Nessuno escluso”?
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