Pioggia di attestati di solidarietà per il sindaco Orani
Intanto le indagini dei carabinieri proseguono per risalire all'identità degli autori del gesto intimidatorio.
Tonino Orani |
Unanime la condanna delle istituzioni del territorio nei confronti del gesto intimidatorio rivolto al sindaco di Ittiri Tonino Orani.
Ignoti hanno esploso due colpi di fucile contro la porta e una finestra dell'abitazione in cui risiede il primo cittadino.
Ignoti hanno esploso due colpi di fucile contro la porta e una finestra dell'abitazione in cui risiede il primo cittadino.
In attesa che le indagini dei carabinieri rivelino l'identità degli autori, arrivano numerosi attestati di solidarietà.
Così in un telegramma la presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici:
«Nel condannare fermamente il violento atto intimidatorio di cui sei stato vittima, a nome mio personale, dell'amministrazione che presiedo e di tutta la comunità provinciale, esprimo piena e incondizionata solidarietà e manifesto viva e forte preoccupazione per un episodio di gravità inaudita, che concorre con altri a creare un clima sfavorevole per il regolare svolgimento della vita democratica e civile di questo territorio. In attesa fiduciosa che il lavoro degli inquirenti permetta di individuare i responsabili di un gesto tanto scellerato, ribadisco la totale avversità nei confronti di chi pensa di poter piegare con la forza la volontà delle istituzioni di operare per il bene comune».
Anche il sindaco di Alghero Stefano Lubrano ha espresso solidarietà al sindaco Orani: «Il preoccupante episodio intimidatorio che ha colpito il primo cittadino e con lui tutta la comunità ittirese deve essere condannato con forza. L’amministrazione di Alghero e gli algheresi sono vicini a Tonino Orani e all’istituzione democratica che rappresenta, colpita così ignobilmente. Abbiamo la certezza che le forze dell’ordine sapranno garantire il vivere civile e la legalità, dopo il verificarsi di questo episodio che ha scosso tutti ma che non fermerà l’azione amministrativa del Sindaco nell’interesse di tutti gli ittiresi».
Anche il sindaco di Alghero Stefano Lubrano ha espresso solidarietà al sindaco Orani: «Il preoccupante episodio intimidatorio che ha colpito il primo cittadino e con lui tutta la comunità ittirese deve essere condannato con forza. L’amministrazione di Alghero e gli algheresi sono vicini a Tonino Orani e all’istituzione democratica che rappresenta, colpita così ignobilmente. Abbiamo la certezza che le forze dell’ordine sapranno garantire il vivere civile e la legalità, dopo il verificarsi di questo episodio che ha scosso tutti ma che non fermerà l’azione amministrativa del Sindaco nell’interesse di tutti gli ittiresi».
«Si tratta dell’ennesimo gesto criminale contro i rappresentanti delle istituzioni locali - ha scritto il sindaco di Porto Torres, Beniamino Scarpa - Episodi del genere dovrebbero imporre una seria e urgente riflessione sulle difficoltà che devono affrontare i sindaci nel loro lavoro quotidiano. Spesso siamo costretti a operare in solitudine e non veniamo sostenuti nemmeno da quei rappresentanti della classe dirigente che dovrebbero starci vicini, soprattutto in periodi particolari come quello che stiamo attraversando», scrive Beniamino Scarpa. «Rinnovo – conclude il primo cittadino di Porto Torres – tutto il mio affetto personale nei tuoi confronti e la solidarietà dell’amministrazione comunale».
Presa di posizione anche del sindaco di Sassari e presidente del Consiglio delle Autonomie Locali della Sardegna Gianfranco Ganau: «Siamo vicini al Sindaco di Ittiri Tonino Orani e gli esprimiamo tutta la nostra solidarietà ed il nostro affetto per il vile attentato subito questa notte. La lunga serie di episodi criminali ed atti intimidatori rivolti contro rappresentanti degli Enti Locali della nostra isola non si ferma e cresce la nostra preoccupazione per quella che può essere considerata a tutti gli effetti un'emergenza da affrontare con il massimo impegno e con totale fermezza. Chiediamo al Governo che vengano immediatamente rispettati gli impegni assunti nei mesi scorsi e ribaditi anche nell'ultima recente visita del Ministro Cancellieri».
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