Quattro mosse contro l'inquinamento acustico
Antonello Secci e Carmelo Spada, rispettivamente presidente del Wwf Sardegna e responsabile Progetto
“Inquinamento acustico” della stessa associazione, hanno elencato all’amministrazione comunale di Alghero le loro proposte nel corso di un incontro che si è svolto alcuni giorni fa in municipio.
Queste le regole:
1. L’intrattenimento musicale all’esterno delle attività della somministrazione unica deve rispettare i limiti di emissioni acustica prevista dalla normativa vigente.
2. I titolari delle attività che vogliono svolgere intrattenimento musicale all’esterno delle proprie attività devono utilizzare strumentazione quali casse acustiche unidirezionali, limitati watt e compressori del suono tarati e certificati da tecnico abilitato come stabilito dalla normativa vigente. Inoltre le emissioni acustiche non devono travalicare i limiti fisici del suolo pubblico in concessione. In caso contrario si applicano le norme di ordine pubblico previste per i concerti di rilevanza pubblica.
3. L’intrattenimento musicale all’esterno delle attività commerciali si conclude, senza possibilità di deroga, alle ore 24,00.
4. Nel centro storico lo svolgimento di intrattenimento con musica dal vivo è possibile esclusivamente con strumenti a corda e/o fiato e senza amplificazione all’interno dei locali sino alle ore 24,00.
I due rappresentanti del Wwf hanno chiesto serrati controlli per far rispettare queste regole, con fonometro alla mano, negli orari notturni. Inoltre, l'associazione ambientalista-animalista si rivolge alle associazioni di categoria dei pubblici esercenti per definire congiuntamente un protocollo di autodisciplina della stessa categoria che contemperi le giuste e legittime esigenze delle parti.Infine il Wwf Sardegna riconosce il problema dell’assenza in città di spazi pubblici attrezzati e fruibili per l'intrattenimento giovanile e rilancia l'esigenza di recuperare lo stabile in decadenza dell'ex Caval Marì, sul lungomare Dante.
Uno spazio, a detta dei due esponenti Wwf che «opportunamente attrezzato potrebbe essere affidato e co-gestito dalle associazioni degli studenti dell’università di Alghero, degli studenti degli istituti superiori e della consulta studentesca provinciale insieme alle diverse associazioni culturali operanti in città. Una simile soluzione restituirebbe dignità a quella struttura che ora versa in un squallido stato di abbandono in pieno centro cittadino».
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