Alghero in battaglia per il diritto alla salute
Maggioranza e opposizione d'accordo contro l'Atto aziendale della Asl. Pd «A casa il direttore sanitario».
Dieci giorni per azzerare l'Atto aziendale della Asl. Parte la battaglia contro lo strumento di pianificazione accusato di smantellare la sanità algherese. L'ospedale Marino è a rischio.
Diverse strutture, a cominciare da Dialisi e Nefrologia, Oncologia ed Endoscopia chirurgica, verrebbero declassate per dipendere da Sassari.
Il consiglio comunale, senza distinzioni di bandiera, si ribella approvando all'unanimità un ordine del giorno per difendere il presidio ospedaliero da chi cerca di smembrarne le competenze.
Il documento, inizialmente proposto dal consigliere Pd Raimondo Cacciotto e poi riscritto con l'apporto di maggioranza e opposizione, chiede al sindaco di lottare insieme ai consiglieri regionali e alle forze politiche e sociali, per tutelare la sanità del territorio e il diritto alla salute dei cittadini. Ma anche «per garantire l'autonomia organizzativa e gestionale del presidio e del distretto sanitario di Alghero».
L'assemblea civica inoltre chiede la conferma della volontà di prevedere un nuovo ospedale e garanzie sui tempi di completamento dei lavori di ristrutturazione in corso da anni al Civile, «che procedono troppo lentamente».
A breve l'argomento sanità sarà al centro di una seduta straordinaria del consiglio convocata in forma aperta dal presidente Gabriella Esposito.
A breve l'argomento sanità sarà al centro di una seduta straordinaria del consiglio convocata in forma aperta dal presidente Gabriella Esposito.
Conferenza stampa Pd |
La necessità di creare un fronte comune tra tutti gli amministratori dell'hinterland è stata ribadita nella tarda mattinata di sabato dal segretario regionale del Pd Silvio Lai durante un incontro nella sede del partito algherese, alla presenza del sindaco Stefano Lubrano, del consigliere regionale Mario Bruno e dei rappresentanti democratici cittadini.
Tutti d'accordo nel voler rispedire al mittente l'atto aziendale: «Va ritirato e riscritto da zero», è stato detto. Oltre ad essere «politicamente inaccettabile e fuori da ogni logica di programmazione», ha evidenziato Lai, non considera la presenza dell'azienda ospedaliero-universitaria: «L'idea di accentrare i servizi su Sassari, smantellandoli ad Alghero, non farà altro che favorire un'altra struttura in competizione con la Asl». Inoltre, «se cala il livello del servizio pubblico ad Alghero si favoriscono inevitabilmente altri territori».
Nella passata annualità le uscite sanitarie nell'Isola sono cresciute di un miliardo e 400 milioni di euro. «Ma nessun servizio è stato migliorato», ha aggiunto Lai, che ha parlato di «saccheggio delle risorse a favore di sanità privata e circuiti farmaceutici». Ce n'è abbastanza, secondo il segretario Pd per mandare a casa i manager delle Asl e l'assessore alla Sanità.
Tutti d'accordo nel voler rispedire al mittente l'atto aziendale: «Va ritirato e riscritto da zero», è stato detto. Oltre ad essere «politicamente inaccettabile e fuori da ogni logica di programmazione», ha evidenziato Lai, non considera la presenza dell'azienda ospedaliero-universitaria: «L'idea di accentrare i servizi su Sassari, smantellandoli ad Alghero, non farà altro che favorire un'altra struttura in competizione con la Asl». Inoltre, «se cala il livello del servizio pubblico ad Alghero si favoriscono inevitabilmente altri territori».
Nella passata annualità le uscite sanitarie nell'Isola sono cresciute di un miliardo e 400 milioni di euro. «Ma nessun servizio è stato migliorato», ha aggiunto Lai, che ha parlato di «saccheggio delle risorse a favore di sanità privata e circuiti farmaceutici». Ce n'è abbastanza, secondo il segretario Pd per mandare a casa i manager delle Asl e l'assessore alla Sanità.
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