Promozione e valorizzazione del territorio assenti nonostante la crisi stia aggredendo il tessuto economico ma anche quello sociale.
Il sindaco aveva garantito la nomina del presidente di Meta entro Natale, poi entro il 10 febbraio e ora entro il 6 marzo.
Ben otto assemblee a ciò finalizzate sono andate deserte.
Gli abbiamo creduto e gli abbiamo dato fiducia. Ora la misura è colma.
Purtroppo, all'abbandono di Meta in balia delle onde si sommano l'
interim del sindaco nella presidenza del Parco di Porto Conte, la richiesta di dimissioni a mezzo stampa del presidente Secal Marino, reo di aver fatto l'errore di essere presente ad una riunione di giunta, l'assenza del direttore dell'Area Marina Protetta e la scarsa attenzione verso i nodi finanziari di Alghero in House che balla sull'orlo del precipizio.
Non sono stati programmati e promossi il Capodanno e il Carnevale. E Pasqua, pur essendo alle porte, è stata dimenticata. In difetto di nomina entro il 6 marzo saremo costretti a chiedere l'intervento delle autorità preposte a tutelare la conformità a legge della gestione e funzionamento delle fondazioni e di quelle deputate al controllo dell'esistenza di danni per l'ente locale.
Oggi, sia chiaro, Meta è amministrata in modo del tutto illegale e dannoso per gli interessi degli algheresi. È un vero e proprio florilegio di atti che costituiscono l'esempio scolastico di ciò che non si può fare nell'amministrare un'ente. Tutto ciò è inspiegabile e non più accettabile. La guerra delle poltrone non può andare a discapito dei cittadini algheresi.
Il sindaco deve esercitare le sue prerogative. Deve smettere le vesti del Capitan tentenna e deve dimostrare di avere in mano le redini dell'amministrazione della città.
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