Manca l'accordo per uscire dall'empasse
Maggioranza divisa sugli incarichi. Sechi: «Posizione rigida del Pd».
Consiglio comunale |
Fumata nera per il centrosinistra. Ancora una riunione chiusa con un nulla di fatto per la maggioranza di Stefano Lubrano alle prese con la definizione degli assetti dei vari organismi a partecipazione comunale.
Venerdì ancora un faccia a faccia tra Pd, Lista Lubrano, Alguerosa e C'è un'Alghero Migliore. Presenti i capigruppo, i segretari o portavoce delle forze politiche più i consiglieri regionali Mario Bruno e Carlo Sechi.
Dalla riunione, l'ennesima nelle ultime settimane, doveva saltare fuori una proposta da presentare al sindaco. Una sorta di pacchetto chiavi in mano con la suddivisione dei vari incarichi che la maggioranza avrebbe dovuto consegnare al capo della coalizione ieri.
Ma l'appuntamento è saltato perché le quattro frange dello schieramento non sono arrivate alla sintesi. Le posizioni sembrano inconciliabili e non si riesce a comporre il puzzle delle poltrone non assegnate.
Il Partito democratico non intende fare un passo indietro sulla presidenza del Parco di Porto Conte. Incarico che vorrebbe affidare a Gavino Tanchis. Ma deve superare le resistenze degli altri compagni di squadra. In particolare Alguerosa si mette di traverso: «Con questa rigidità non ci sono margini di mediazione», riferisce Carlo Sechi. Gli alleati hanno ricevuto mandato dal sindaco di colmare le caselle vuote, come i consigli di amministrazione di Meta, Asi e consorzio del porto.
«Noi con questo spirito abbiamo partecipato all'incontro, ma il Pd pone come condizione che prima di discuta del Parco». Alguerosa si accontenterebbe della presidenza di Meta, o di due postazioni in altri enti. Mentre non è in discussione la composizione della giunta che resta appannaggio del primo cittadino. Anche se tutti iniziano a domandarsi cosa c'è che non va nei tre nominativi forniti da Alghero Migliore per l'assessorato all'Ambiente, rimasto vacante dopo il dietro-front di Chiara Rosnati, oltre un mese fa.
Negli ultimi giorni i bene informati riferivano di un tentativo di scombinare i piani lanciando la proposta del biologo Toni Torre, già nel direttivo dell'Azienda speciale Parco di Porto Conte e vicino ad Alguerosa, per la gestione delle deleghe restituite dalla rappresentante di Ceam. «Noi non abbiamo chiesto nessun assessorato - chiarisce Carlo Sechi - ma al nostro interno abbiamo figure valide».
C'è poi in piedi il caso Paola Saluzzi. I rumors sull'ipotesi di affidare alla nota conduttrice televisiva il compito di presiedere la Fondazione Meta fanno sobbalzare i seguaci di Lubrano: «Speriamo sia solo uno scherzo - commenta qualcuno - va bene un testimonial ma Meta ha bisogno di un presidente sul posto, che conosca la realtà locale».
Ma l'appuntamento è saltato perché le quattro frange dello schieramento non sono arrivate alla sintesi. Le posizioni sembrano inconciliabili e non si riesce a comporre il puzzle delle poltrone non assegnate.
Il Partito democratico non intende fare un passo indietro sulla presidenza del Parco di Porto Conte. Incarico che vorrebbe affidare a Gavino Tanchis. Ma deve superare le resistenze degli altri compagni di squadra. In particolare Alguerosa si mette di traverso: «Con questa rigidità non ci sono margini di mediazione», riferisce Carlo Sechi. Gli alleati hanno ricevuto mandato dal sindaco di colmare le caselle vuote, come i consigli di amministrazione di Meta, Asi e consorzio del porto.
«Noi con questo spirito abbiamo partecipato all'incontro, ma il Pd pone come condizione che prima di discuta del Parco». Alguerosa si accontenterebbe della presidenza di Meta, o di due postazioni in altri enti. Mentre non è in discussione la composizione della giunta che resta appannaggio del primo cittadino. Anche se tutti iniziano a domandarsi cosa c'è che non va nei tre nominativi forniti da Alghero Migliore per l'assessorato all'Ambiente, rimasto vacante dopo il dietro-front di Chiara Rosnati, oltre un mese fa.
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C'è poi in piedi il caso Paola Saluzzi. I rumors sull'ipotesi di affidare alla nota conduttrice televisiva il compito di presiedere la Fondazione Meta fanno sobbalzare i seguaci di Lubrano: «Speriamo sia solo uno scherzo - commenta qualcuno - va bene un testimonial ma Meta ha bisogno di un presidente sul posto, che conosca la realtà locale».
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