Sanità, la protesta si sposta a Sassari
Un altro consiglio comunale aperto per dire no all'Atto aziendale della Asl.
Ospedale |
Il consiglio comunale di Alghero, convocato in seduta straordinaria e aperta presso l'Ipia, respinge con forza al mittente il disegno persistente di ulteriore declassamento della sanità di Alghero che emerge dalla bozza dell'atto aziendale della Asl di Sassari. L’assemblea civica ha approvato ieri all’unanimità un ordine del giorno unitario con il quale esprime una valutazione fortemente negativa in ordine all’Atto Aziendale proposto dalla competente Direzione della Asl, che, a giudizio dei consiglieri, «prevede scelte deleterie come, tra le altre, il declassamento di Dialisi e Oncologia medica, l’accorpamento all'ospedale Civile delle unità presenti al Marino senza aver prima realizzato la nuova struttura ospedaliera prevista dal piano sanitario regionale».
Il consiglio comunale chiede con fermezza, a tutela della sanità del territorio e del diritto alla salute dei cittadini, la rivisitazione dello stesso Atto Aziendale alla luce delle istanze responsabilmente avanzate dal Comune di Alghero.
Al presidente del consiglio comunale Gabriella Esposito è stato dato mandato per la convocazione dell’assemblea civica presso la Direzione Generale della Asl, a Sassari, in concomitanza con l’incontro previsto per il giorno 22 febbraio fra i sindaci del Distretto Sanitario di Alghero e la stessa Direzione Generale.
Il consiglio comunale chiede con fermezza, a tutela della sanità del territorio e del diritto alla salute dei cittadini, la rivisitazione dello stesso Atto Aziendale alla luce delle istanze responsabilmente avanzate dal Comune di Alghero.
Al presidente del consiglio comunale Gabriella Esposito è stato dato mandato per la convocazione dell’assemblea civica presso la Direzione Generale della Asl, a Sassari, in concomitanza con l’incontro previsto per il giorno 22 febbraio fra i sindaci del Distretto Sanitario di Alghero e la stessa Direzione Generale.
Lo stesso presidente del Consiglio, il sindaco Stefano Lubrano e la giunta comunale dovranno impegnarsi «affinché sia garantito il dovuto massimo coinvolgimento a sostegno delle legittime rivendicazioni di tutti i Comuni del territorio, delle popolazioni interessate, degli operatori sanitari, delle associazioni e delle forze politiche e sindacali».
L’ordine del giorno chiede infine al primo cittadino e all'amministrazione di valutare «la sussistenza di eventuali profili di illegittimità del procedimento finalizzato alla adozione dell’Atto Aziendale con riferimento soprattutto alla carenza delle adeguate forme di programmazione regionale allo stesso Atto necessariamente sovraordinate».
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