«Basta distorsioni della verità». Parla l'Alguerugby
Il presidente Fabio Corbia chiarisce la posizione della società sportiva.
Nella diatriba tra amministrazione e Amatori Rugby, e tra forze politiche di segno opposto, per la gestione del campo di Maria Pia si inserisce anche l'altra società sportiva cittadina tirata in ballo.
Il presidente di Alguerugby Fabio Corbia parla di «distorsione manipolata e strumentalizzata dei fatti».
Intanto non ci sarebbe alcuno sfratto in corso dell'Amatori, tiene a ribadire: «L'amministrazione comunale e il sindaco Stefano Lubrano hanno per lunghi mesi tentato una mediazione fra le due società che portasse alla stipula di una nuova concessione, sempre a favore dell'Amatori, ma che contenesse anche lo spazio (6/10 ore alla settimana) per l'Alguerugby, come previsto dal regolamento comunale: niente clausole vessatorie quindi, come sostenuto piuttosto impropriamente dall'ex sindaco Tedde».
Non regge, a suo dire, nemmeno il pretesto dell'usura del manto erboso: «Allora perché ci è stata offerta la disponibilità della struttura con contratto privato, o con allenamenti congiunti fra le nostre giovanili e quelle dell'Amatori?», chiede Corbia che ripercorre le tappe della questione, nata a ottobre del 2010, quando la neonata società Alguerugby chiede l'utilizzo di uno spazio pubblico per le proprie attività sportive, all'allora giunta Tedde. Richiesta rimasta inascoltata.
«Alguerugby non ha chiesto nessun favore politico né a lui né tanto meno alla attuale amministrazione Lubrano o ad altre parti politiche, ma ha sempre e solo chiesto in virtù della legge e dei regolamenti in essere, una concessione legittima ma non per questo attribuzione di proprietà o di uso esclusivo».
«Alguerugby che piaccia o no, è una realtà, che in nemmeno tre anni di vita, - ribadisce il presidente - è stata campione sarda under 16, ed è arrivata quarta ai giochi sportivi studenteschi nazionali, organizza tornei giovanili (Mediterrugby), fa solidarietà, fa aggregazione, fa attività di divulgazione del rugby nelle scuole, tutto ciò volontariamente e senza nessuna retribuzione».
Al momento le squadre si allenano in un campo privato, realizzato da genitori degli stessi atleti e dirigenti, il Camp Nou al Carmine, «il cui salato canone di locazione è completamente a carico degli associati», tiene a puntualizzare Corbia.
«Alguerugby non ha mai chiesto di cacciare la gloriosa Amatori rugby Alghero da Maria Pia, ma ha sempre e solo chiesto di poter usufruire parzialmente della struttura comunale, pagando le tariffe dovute, e avendone la massima cura, e dando priorità alla prima squadra».
Un momento della protesta di piazza |
Il presidente di Alguerugby Fabio Corbia parla di «distorsione manipolata e strumentalizzata dei fatti».
Intanto non ci sarebbe alcuno sfratto in corso dell'Amatori, tiene a ribadire: «L'amministrazione comunale e il sindaco Stefano Lubrano hanno per lunghi mesi tentato una mediazione fra le due società che portasse alla stipula di una nuova concessione, sempre a favore dell'Amatori, ma che contenesse anche lo spazio (6/10 ore alla settimana) per l'Alguerugby, come previsto dal regolamento comunale: niente clausole vessatorie quindi, come sostenuto piuttosto impropriamente dall'ex sindaco Tedde».
Non regge, a suo dire, nemmeno il pretesto dell'usura del manto erboso: «Allora perché ci è stata offerta la disponibilità della struttura con contratto privato, o con allenamenti congiunti fra le nostre giovanili e quelle dell'Amatori?», chiede Corbia che ripercorre le tappe della questione, nata a ottobre del 2010, quando la neonata società Alguerugby chiede l'utilizzo di uno spazio pubblico per le proprie attività sportive, all'allora giunta Tedde. Richiesta rimasta inascoltata.
«Alguerugby non ha chiesto nessun favore politico né a lui né tanto meno alla attuale amministrazione Lubrano o ad altre parti politiche, ma ha sempre e solo chiesto in virtù della legge e dei regolamenti in essere, una concessione legittima ma non per questo attribuzione di proprietà o di uso esclusivo».
«Alguerugby che piaccia o no, è una realtà, che in nemmeno tre anni di vita, - ribadisce il presidente - è stata campione sarda under 16, ed è arrivata quarta ai giochi sportivi studenteschi nazionali, organizza tornei giovanili (Mediterrugby), fa solidarietà, fa aggregazione, fa attività di divulgazione del rugby nelle scuole, tutto ciò volontariamente e senza nessuna retribuzione».
Al momento le squadre si allenano in un campo privato, realizzato da genitori degli stessi atleti e dirigenti, il Camp Nou al Carmine, «il cui salato canone di locazione è completamente a carico degli associati», tiene a puntualizzare Corbia.
«Alguerugby non ha mai chiesto di cacciare la gloriosa Amatori rugby Alghero da Maria Pia, ma ha sempre e solo chiesto di poter usufruire parzialmente della struttura comunale, pagando le tariffe dovute, e avendone la massima cura, e dando priorità alla prima squadra».
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